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Vaccino COVID, il CEO di Moderna ammette: sarà come l’antinfluenzale, lo faranno le persone vulnerabili

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Incredibile momento di sincerità per Stéphane Bancel, l’amministratore delegato di Moderna.

 

Durante una intervista su Yahoo! News, il Bancel ha praticamente ammesso che il COVID sarà trattato come un’influenza stagionale e che solo gli anziani e coloro che hanno un sistema immunitario compromesso devono essere vaccinati.

 

L’improvvisa onestà del Bancello è a tratti disarmante: «Penso che sarà come per l’influenza. Se hai 25 anni, hai bisogno di un vaccino di richiamo ogni anno se sei in buona salute?»

 

«Potresti volerlo… ma penso che sarà simile all’influenza dove ci saranno persone ad alto rischio, persone di età superiore ai 50 anni, persone con comorbidità, persone con cancro e altre condizioni, persone con trapianti», ha aggiunto il vertice di Moderna.

 

Pur sottolineando la libertà che egli – ora – lascerebbe ai giovani («dovranno decidere da soli cosa vogliono fare») Bancel ricorda al pubblico che comunque il mercato non è esiguo: vi sarebbero, dice «1,5 miliardi di persone» con queste malattie e quindi vulnerabili al COVID.

 

Tutto questo mentre autorità politiche e sanitarie in tutto il mondo stanno spingendo i nuovi booster Pfizer e Moderna per i bambini di 5 anni.

 


Come riportato da Renovatio 21, la scorsa primavera a Davos Bancel si era lamentato del fatto che doveva buttare «30 milioni di dosi nella spazzatura» perché oramai «più nessuno vuole» i vaccini.

 

Il capo di Moderna due mesi fa aveva paragonato il vaccino annuale mRNA all’acquisto ciclico degli iPhone, che con evidenza lui cambia ogni anno. Di fatto ha già iniziato a spingere per vaccini mRNA tipo polivalente: terapia genica per influenza, COVID e virus respiratorio sinciziale umano (RSV) in unico vaccino mRNA annuale.

 

Moderna a fine estate ha fatto causa a Pfizer per violazione di brevetto. Due mesi fa è emerso che l’azienda, che come noto prima del COVID mai aveva venduto un prodotto, sta costruendo la prima fabbrica di mRNA al mondo a Melbourne, in Australia.

 

Come raccontato da Renovatio 21, il Bancel ha una storia speciale, con una gargantuesca coincidenza cosmica nel suo percorso professionale.

 

Prima di Moderna, Stéphane Bancel fu CEO della società francese BioMérieux, posseduta da Alain Merieux, considerato amico personale di Xi Jinping, che visità il laboratorio BSLM4 di BioMerieux a Lione nel 2014.

 

Secondo quanto appreso, i cinesi avrebbero contattato i francesi per la costruzione del laboratorio di Wuhan, il primo BSL4 del Paese, nel 2004: si, stiamo parlando proprio di lui, il biolaboratorio del pipistrello sinico.

 

Il progetto del laboratorio di Wuhano, iniziato nel 2003, è stato realizzato in collaborazione con la Francia. Parte del personale dei biolab ha ricevuto una formazione presso il laboratorio P4 Jean Mérieux a Lione.

 

Nel febbraio 2017, il primo ministro francese Bernard Cazeneuve, accompagnato dal ministro francese degli Affari sociali e della salute Marisol Touraine, e Yves Lévy, presidente dell’INSERM, hanno preso parte alla cerimonia di accreditamento del laboratorio a Wuhan.

 


Su un documento datato 2014 della Fondazione Mérieux ancora visibile in rete della Fondazione Merieux è possibile leggere che la crisi dell’Ebola, insieme «alla visita presidenziale cinese a Lione ha reso possibile di accelerare il completamento del laboratorio BSL4 in Cina come parte di una cooperazione sino-francese senza precedenti».

 

Nel 2011, dopo aver lavorato in BioMerieux, il Bancel divenne CEO di Moderna, di cui possiede il 9% delle azioni, che oggi valgono almeno un miliardo.

 

La carriera del Bancello è insomma segnata dal coronavirus: prima nella società che aiuterà i cinesi a costruire il laboratorio di Wuhano, poi nel Massachusetts nella società che per il virus di Wuhano, in teoria, dovrebbe aver trovato il vaccino.

 

Ora, quasi con indifferenza, ci dice che non è nemmeno così motivato a venderlo a tutti, come invece lo hanno aiutato a fare gli Stati pandemici nel biennio della follia.

 

Secondo la rivista Forbes, disponendo dell’8% delle azioni di Moderna (che, ripetiamo, prima del COVID non aveva mai portato sul mercato un prodotto), Bancel è ora tecnicamente un billionaire, un miliardario.

 

Secondo Business Insider, il fortunato francese ha dichiarato che darà via la maggior parte della sua fortuna, stimata in 4,1 miliardi di dollari.

 

 

 

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