Geopolitica
L’Irlanda sopprime l’alloggio gratuito per gli ucraini

Il primo ministro irlandese Leo Varadkar ha annunciato che il suo governo intende far pagare ai profughi ucraini il costo dell’alloggio nel Paese, osservando che l’Irlanda è stata finora tra gli Stati membri dell’UE più generosi in questo senso, ma non può più sostenerlo a causa della crisi immobiliare.
Parlando ai giornalisti durante una visita ufficiale in Corea del Sud nel fine settimana, Varadkar ha spiegato che «i numeri sono stati molto grandi. Sta esercitando una pressione enorme sugli alloggi».
La nuova politica, che il primo ministro spera di introdurre entro la fine dell’anno, ha lo scopo di diminuire il flusso di nuovi arrivati, in modo che le autorità irlandesi abbiano «più tempo per recuperare» gli alloggi e altre questioni.
Varadkar ha anche sottolineato che gli altri Stati membri dell’Unione Europea «non offrono, ad esempio, alloggi statali illimitati e gratuiti», spiegando che vorrebbe allineare le condizioni a quelle degli altri Paesi dell’Europa occidentale. Secondo il premier irlandese circa il 30% dei 500-800 ucraini che arrivano ogni settimana in Irlanda hanno chiesto protezione temporanea in un altro stato europeo prima di trasferirsi nel Paese.
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Il primo ministro ha però sottolineato che «qui gli ucraini continueranno ad essere i benvenuti».
Oltre a porre fine all’alloggio gratuito, il governo irlandese sta anche pianificando di modificare i benefici dell’assistenza sociale per incoraggiare i rifugiati ucraini a cercare lavoro. I dettagli devono ancora essere definiti.
Nel frattempo, il quotidiano tedesco Der Spiegel ha riferito sabato che gli sforzi di Berlino per integrare gli ucraini nel mercato del lavoro locale sembrano fallire. Il quotidiano ha citato diversi funzionari regionali che affermano che la nuova legislazione introdotta dal governo potrebbe effettivamente scoraggiare i nuovi arrivati dal cercare un lavoro.
Secondo le nuove regole, i rifugiati ucraini ora ricevono 502 euro al mese in «prestazioni per i cittadini» (Buergergeld) rispetto al pagamento di 410 euro al mese a cui avevano diritto in precedenza. Inoltre ora viene loro assegnato un appartamento invece che un alloggio condiviso.
Mattias Jendricke, amministratore distrettuale di Nordhausen, in Turingia, ha detto a Der Spiegel che il governo «ha reso loro la situazione troppo bella», mentre un altro funzionario ha osservato che «la disponibilità dei rifugiati ucraini a lavorare è diminuita significativamente con il passaggio ai benefici di cittadinanza».
Secondo il capo dell’Agenzia federale per l’occupazione, Andrea Nahles, il tasso di occupazione dei rifugiati ucraini ammonta al 19%. Alla fine di settembre, il loro numero in Germania ha superato il milione, secondo le stime del servizio di informazione Mediendienst Integration.
In Italia, come noto, erano state emanate disposizione affinché gli ucraini non pagassero l’autostrada e, pareva, fossero esenti da vaccini e green pass. Il canale RAI per i bambini ha offerto cartoni in ucraino.
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Immagine di Thomas Quine via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
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Geopolitica
Charlie Kirk una volta si era chiesto se se l’Ucraina avrebbe cercato di ucciderlo

L’attivista conservatore Charlie Kirk, ucciso in un attentato, aveva dichiarato di essere minacciato di morte ogni giorno per le sue posizioni critiche, in particolare contro il sostegno finanziario degli Stati Uniti al conflitto ucraino. Si dice che almeno una minaccia di omicidio, attribuita a un portavoce ucraino, potrebbe essere stata diretta personalmente a lui.
Nel 2023, il Centro per il contrasto alla disinformazione di Kiev ha accusato Kirk di promuovere la «propaganda russa». Nel 2024, un sito ucraino aveva incluso Kirk e la sua organizzazione, Turning Point USA, in una lista nera comprendente 386 individui e 76 gruppi americani contrari al finanziamento dell’Ucraina.
Il transessuale americano Sarah Ashton-Cirillo, già responsabile della comunicazione in lingua inglese per le Forze di Difesa Territoriali ucraine, aveva dichiarato di voler «dare la caccia» a quelli che aveva definito «propagandisti del Cremlino», annunciando un imminente attacco contro una figura vicina al presidente russo Vladimir Putin.
Aveva in seguito minacciato anche giornalisti americani, e dichiarato che «i russi non sono esseri umani».
.@charliekirk11 on Volodymyr Zelenskyy: “The gangster is coming back to extort more American politicians to try to get us further into a no-win war.” pic.twitter.com/AF53AP67rB
— Human Events (@HumanEvents) September 15, 2023
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«Proveranno a uccidere Steve Bannon, Tucker Carlson o forse me?» si era chiesto Kirk, citando altre note figure conservatrici dei media americani.
«Noi non siamo burattini di Putin né propagandisti russi, eppure il New York Times ci etichetta così, Twitter ci etichetta così», aveva affermato Kirk nel suo programma. «E quella persona, finanziata dal Tesoro degli Stati Uniti, dichiara: vi troveremo e vi uccideremo».
La questione se il governo degli Stati Uniti stesse finanziando Ashton-Cirillo è diventata oggetto di dibattito pubblico dopo che la sua dichiarazione è diventata virale, interessando anche l’allora senatore dell’Ohio JD Vance, oggi vicepresidente USA. Il transessuale statunitense fu quindi prontamente rimosso dalle forze armate ucraine.
Kirk è stato un critico costante dello Zelens’kyj, descrivendolo come «un bambino ingrato e capriccioso», un «go-go dancer» che non merita nemmeno un dollaro delle tasse americane e «un burattino della CIA che ha guidato il suo popolo verso un massacro inutile».
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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