Connettiti con Renovato 21

Spirito

L’Ascensione di Gesù nelle meditazioni di Sant’Ambrogio

Pubblicato

il

 

 

 

 

Nella ricorrenza liturgia dell’Ascensione di Gesù in Cielo, Renovatio 21 vuole augurare a tutti i propri lettori una Santa Festa, una di quelle ricorrenze per cui un tempo le scuole erano chiuse e non si lavorava, fino a quando la Chiesa degli uomini non ha voluto piegarsi al mondo laicizzando le proprie importanti ricorrenze liturgiche. 

 

Oggi ricorre anche il centoquattresimo anniversario della prima apparizione della Beata Vergine Maria a Fatima, apparsa per la prima volta ai tre pastorelli di Cova da Iria il 13 maggio 1917. 

 

Nel messaggio di Fatima vi è un contenuto escatologico enorme, e che oggi stiamo vivendo forse senza nemmeno accorgercene perché ormai anestetizzati da quello che è l’obiettivo del Principe di questo Mondo: anestetizzare le coscienze per dannare le anime.

Ascendo ad Patrem meum et Patrem vestrum, Deum meum et Deum vestrum, Alleluia.

 

Nella festività odierna, offriamo una breve ma ricchissima meditazione di Sant’Ambrogio, vescovo di Milano, sull’Ascensione di Gesù Cristo in Cielo, dove siede alla destra del Padre. 

 

Buona lettura e buona Festa dell’Ascensione a tutti. 

 

Ascendo ad Patrem meum et Patrem vestrum, Deum meum et Deum vestrum, Alleluia.

 

Ma poniamo ora attenzione appunto alle parole di quel comando: «Non mi toccare, perché non sono ancora salito al Padre. Ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”» (Gv 20,17) 

«Se scenderò nell’Ade, tu sei presente; se prenderò le mie ali prima dell’aurora per abitare all’estremità del mare, anche là mi guiderà la tua mano»

 

Come, Signore Gesù, non eri salito? Come potevi star lontano dal Padre, se nelle sue mani avevi consegnato lo spirito? O quand’è che puoi star lontano da Lui, se tu sei sempre nel Padre, sempre col Padre? Del resto Tu stesso hai detto: «Se scenderò nell’Ade, tu sei presente; se prenderò le mie ali prima dell’aurora per abitare all’estremità del mare, anche là mi guiderà la tua mano» (Sal 138,8). 

 

O come puoi salire, Tu che sei sempre in ogni luogo?

 

Tu senza dubbio, come Figlio dell’uomo, sei disceso, e, nel discendere, non ti sei allontanato dal Padre, ma sei disceso per noi affinché noi ti vedessimo con gli occhi e col pensiero, credessimo in te.

 

Perciò sei anche salito per noi, perché noi ti seguissimo col pensiero, non potendoti vedere con gli occhi. Sei salito per gli apostoli, ai quali hai detto: «Chi ha visto me, ha visto il Padre» (Gv 14,9). Giovanni, peraltro, ben sapeva dove cercarti. Ti cercò presso il Padre, e ti trovò, e perciò disse: «E il Verbo era presso Dio» (Gv 1,1). 

«Pensate alle cose di lassú, non a quelle della terra»

 

Sei salito anche per Paolo, il quale, non contento di seguirti da solo, ha insegnato anche a noi come seguirti e dove possiamo trovarti, affermando: «Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassú, dove Cristo sta assiso alla destra di Dio» (Col 3,1).

 

E affinché non pensassimo che questo è affare degli occhi, piuttosto che dell’anima, ha soggiunto: «Pensate alle cose di lassú, non a quelle della terra» (Col 3,2).

 

Sant’Ambrogio, Esposizione del Vangelo Secondo Luca, Libro 10, 158-159

 

Continua a leggere

Spirito

Il conservatorismo è davvero «suicida»: per una volta, mons. Viganò dà ragione a Bergoglio

Pubblicato

il

Da

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha replicato alle dichiarazioni di papa Francesco recentemente raccolte da una TV americana, dove il pontefice ha accusato i vescovi conservatori di avere un «atteggiamento suicida».

 

Monsignor Viganò risponde al Bergoglio dicendo, che, per una volta, è d’accordo con lui.

 

«L’avete sentito: “un conservatore è qualcuno che si aggrappa a qualcosa e non vuole vedere oltre. È un atteggiamento suicida… chiudersi in una scatola dogmatica”» dice l’arcivescovo in un post su X, accompagnato da un video.

 


Sostieni Renovatio 21

«Per una volta Bergoglio ha perfettamente ragione: il conservatorismo vuole “conservare” le apparenze esteriori della Tradizione, senza la sostanza dottrinale che la rende viva. Il conservatorismo è l’atteggiamento di coloro che criticano gli eccessi della chiesa sinodale ma si guardano bene dal metterne in discussione le cause, che sono da ricercare nel Vaticano II».

 

Monsignor Viganò quindi attacca quanti, definendosi «conservatori», hanno accettato il Concilio Vaticano II e lo stravolgimento del rito della Santa Messa e gli orrori conseguenti.

 

«Il conservatorismo è davvero un “comportamento suicida” perché crea una “scatola dogmatica” artificiale, fatta di Novus Ordo ad orientem con casule romane e canti gregoriani e anche di Vetus Ordo; fatta di citazioni selezionate di alcuni documenti conciliari, accidentalmente non contrastanti con il Magistero cattolico di sempre; fatta dell’apoteosi di Giovanni Paolo II e il rimpianto di Benedetto XVI, a cui tutti abbiamo voluto bene».

 

«Ma la Tradizione non è conservatorismo; la Tradizione non è una “scatola dogmatica” perché attinge all’acqua limpida e pura della divina sorgente, traendo dalla Grazia e dalla fedeltà al Vangelo e al Depositum Fidei la linfa vitale che la rende capace di guardare al futuro senza rinnegare il passato» dichiara Viganò.

 

«La Tradizione si sviluppa come un atleta, che passa dall’infanzia all’adolescenza e all’età adulta rimanendo sempre lo stesso e sviluppando il proprio corpo armoniosamente, in modo da poter affrontare le nuove sfide e vincerle. Semper idem, sempre la stessa».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da Twitter

 

Continua a leggere

Spirito

Bergoglio dice che i vescovi conservatori hanno un «comportamento suicida»

Pubblicato

il

Da

Papa Francesco ha descritto i vescovi «conservatori» come aventi un «atteggiamento suicida» perché chiusi «dentro una scatola dogmatica».   Le dichiarazioni sono state fatte durante un’intervista con Norah O’Donnell, giornalista del famoso programma americano di giornalismo di inchiesta 60 Minutes.   «Un conservatore è qualcuno che si aggrappa a qualcosa e non vuole vedere oltre», ha detto Francesco rispondendo a una domanda sui «vescovi conservatori negli Stati Uniti» che l’intervistatrice della TV statunitense CBS ha descritto come contrari agli «sforzi di Francesco di rivisitare insegnamenti e tradizioni».   «È un atteggiamento suicida perché un conto è tenere conto della Tradizione e considerare le situazioni del passato, un’altra è chiudersi in una scatola dogmatica», ha dichiarato papa Francesco, parlando in lingua spagnuola.  

Sostieni Renovatio 21

I suoi commenti facevano parte di un’intervista di un’ora con la O’Donnell della CBS realizzata alla fine di aprile, di cui solo una piccola parte era stata pubblicata. Ora sarà trasmessa per intero alla TV americana questa domenica e lunedì.   In un precedente spezzone dell’intervista fatto uscire, il Bergoglio – di fatto non nuovo all’insulto verso chi percepisce come altro da sé – denigrava i critici della tesi del cambiamento climatico definendoli «sciocchi».   «Ci sono persone che sono sciocche, e sciocche anche se mostri loro delle ricerche; non ci credono», aveva dichiarato l’argentino. «Perché? Perché non capiscono la situazione o per il loro interesse, ma il cambiamento climatico esiste».   Come scrive LifeSite, da tempo Francesco sembra esprimere malcontento nei confronti dei cattolici americani, spesso utilizzando la sua descrizione di «rigido» quando si riferisce a loro.   Alcuni episcopati statunitensi si sono distinti nel difendere elementi dell’insegnamento cattolico, spesso in apparente contrapposizione alla posizione di Francesco – compresi uomini come l’arcivescovo di San Francisco Salvatore Cordileone (che ha negato la comunione all’abortista Nancy Pelosi, divieto poi di fatto annullato dal Pontefice) e soprattutto come il vescovo Joseph Strickland e il cardinale Raymond Burke.   Come noto, è possibile dire che sia Strickland che Burke sono stati puniti: il primo è stato incredibilmente rimosso dalla sua diocesi di Tyler, in Texas, il secondo ha perso l’assistenza sanitaria vaticana ed è costretto a pagare l’affitto del suo appartamento in via della Conciliazione.   Il Burke era stato insultato da Bergoglio anche quando era stato male, con allusione alle sue posizioni sui vaccini – posizioni che Renovatio 21 conosce bene, avendo organizzando proprio con il cardinale Burke un convegno su vaccini e linee cellulari da feto abortito a Roma nel 2019.   La soluzione, forse, è quella offerta dal presidente argentino Milei, che nel tempo aveva chiamato Bergoglio «imbecille», «rappresentante del maligno», e di lì a peggio: tre mesi fa, in Vaticano, Francesco ha abbracciato tra grandi sorrisi il Milei, come niente fosse.   Che per entrare nelle simpatie del papa bisogni sintonizzarsi con il suo mondo di contumelie continue?

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine screenshot da Twitter        
Continua a leggere

Spirito

Crocifisso vietato al municipio di Varsavia

Pubblicato

il

Da

La capitale della Polonia, Varsavia, ha dato istruzioni ai dipendenti pubblici di non esporre crocifissi e altri simboli religiosi sul posto di lavoro, scatenando la reazione dei gruppi conservatori.

 

Secondo il quotidiano Gazeta Wyborcza, ai funzionari non sarà permesso appendere croci e crocifissi ai muri o tenerli sulle scrivanie. Tuttavia, i dipendenti pubblici potranno comunque indossare croci sul posto di lavoro.

 

Le nuove norme fanno parte di un insieme più ampio di norme pensate per contrastare la discriminazione. Ai funzionari è stato chiesto di utilizzare un linguaggio neutro rispetto al genere, di rivolgersi alle persone con i loro pronomi preferiti e di non discriminare le coppie dello stesso sesso.

Sostieni Renovatio 21

«Varsavia è la prima città in Polonia ad adottare un documento del genere», ha detto la portavoce del municipio Monika Beuth.

 

Alcuni politici e gruppi religiosi hanno risposto sostenendo che tali norme sono inappropriate in un Paese a maggioranza cattolica. «Penso che questa decisione non sia necessaria», ha detto Szymon Holownia, presidente del Sejm, il Parlamento polacco. «Ho trovato un gran numero di croci sui muri del Sejm. Anche se personalmente non appenderò croci negli uffici pubblici, non penso che oggi in Polonia sia necessaria una guerra per decidere se le croci debbano essere tolte dai muri».

 

Il deputato conservatore Sebastian Kaleta ha promesso di chiedere alla procura di verificare se le politiche della capitale violano qualche legge, mentre il gruppo di attivisti cattolici Ordo Iuris ha invitato i cittadini a presentare denunce al municipio.

 

Il sindaco di Varsavia Rafal Trzaskowski ha difeso le nuove regole e ha criticato «l’hype nei media». Ha spiegato che le linee guida sono state messe in atto per garantire un ambiente inclusivo e sostenere la laicità della Polonia.

 

«Ognuno ha diritto alla propria fede, o alla sua mancanza. Tra questi figurano i dipendenti pubblici e gli impiegati. Chiunque venga in ufficio per gestire i propri affari ha il diritto di sentirsi in un ufficio neutrale. Così semplicemente», ha scritto giovedì il sindaco su X. «Nessuno intende intraprendere una battaglia contro alcuna religione a Varsavia».

 

Intervenendo in una conferenza stampa, Trzaskowski ha affermato che le norme non si applicheranno agli ospedali, alle scuole e ai centri di assistenza sociale. Ha inoltre chiarito che, sebbene le linee guida impediscano lo svolgimento di cerimonie religiose negli edifici governativi, non si applicheranno alle «celebrazioni storiche tradizionali», come la commemorazione della rivolta dei cittadini di Varsavia del 1944 contro l’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale.

Aiuta Renovatio 21

Come riportato da Renovatio 21, La politica polacca in questi mesi è in subbuglio. Quattro mesi fa il governo neoeletto ha fatto arrestare l’ex ministro degli Interni Mariusz Kamisnki. Al contempo, l’élite politica polacca sta affrontando un grande scandalo di diplomi falsi.

 

Con il nuovo governo filo-europeista, l’aborto sta avanzando al Parlamento polacco, dopo anni in cui era stato messo in stallo da continui interventi finiti anche alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

 

Il nuovo governo di Varsavia – dove la lobby LGBT sembra molto attiva – sta inoltre aprendo la strada al matrimonio gay, e discutendo cambiamenti per il finanziamento della chiesa. Il governo precedente aveva fatto approvare una legge per vietare l’educazione sessuale a scuola.

 

La società polacca è quindi sempre più spaccata, come dimostra anche la denuncia di un genitore di bambina prodotta in provetta contro l’ex governo per un testo scolastico in cui si criticava la fecondazione in vitro.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di Adrian Grycuk via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Poland

Continua a leggere

Più popolari