Gender
La rete si interroga sul numero di agenti donne nella scorta di Trump
La rete rumoreggia: ma quante donne ci sono tra gli agenti del Secret Service che scortano Donald Trump?
Una è visibile coprire frontalmente il presidente appena rialzatosi dal podio. Visibilmente più bassa dei colleghi, fatica a stringerli nella «testuggine» umana che dovrebbe proteggere il presidente.
I’ve always thought that women shouldn’t be in the president’s Secret Service detail, but this clip PROVES that they shouldn’t.
The woman agent here is too short to fully protect Trump, if there had been a 2nd shooter, she left his head fully exposed!!!!pic.twitter.com/zrcCh4Qupy— Micah Toole (@toole_micah) July 13, 2024
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Altre agenti-donna sono stati immortalati nei momenti concitati in cui Trump viene immesso nell’auto della scorta.
Molti notano che una di queste sembra non riuscire a rimettere la pistola nella fondina.
Women have no business in this line of work to protect anyone, much less President Trump.
What a shit show they were. pic.twitter.com/A35Q32Ugj7
— Sara Rose ???????????? (@saras76) July 14, 2024
Vari osservatori si stanno interrogando sulla quantità di personale femminile visibile nelle drammatiche immagini.
Why are there so many women on Trump’s #secretservice detail? Is #DEI responsible for the #assassin getting this close? #Trump pic.twitter.com/g1Q5OwPIP1
— @™️bombs (@TMbmbs) July 14, 2024
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Si scopre così che anche il Secret Service – l’agenzia armata che presiede alla sicurezza dei presidenti – ha spinto sull’acceleratore in fatto di DEI, cioè diversity, equality, inclusion «diversità, equità e inclusione – cioè i valori che aziende e istituzioni dovrebbero applicare a programmi, politiche, strategie e procedure rivolte sia dei dipendenti che dei clienti. Ricorderete gli scandali dei transessuali che diventano testimonial di birra, un prodotto il cui target è in genere il maschio eterosessuale: è un esempio di DEI.
Aziende e istituzioni si dedicano al DEI per aumentare dei punteggi, come per la scala ONU detta ESG (Environmental, Social, Governance: ambiente, sociale e governance), che in alcuni casi può ora essere dirimente, come nella situazione di appalti pubblici.
Ecco dunque che salta fuori un servizio TV che mostra come il DEI sia penetrato nel Servizio Segreto, con tanto di giretto di addestramento dato ad una YouTuber a caso.
Director of Secret Service Kimberly Cheatle said she’s aiming to make the Secret Service more diverse and hire more women.
This female agent couldn’t even holster her gun today during the attempted ass*ss*nat*on of Trump.
DEI hire?? pic.twitter.com/0tgBZqXstC
— Libs of TikTok (@libsoftiktok) July 14, 2024
Secondo quanto riportato, il Secret Service ha iniziato un programma per arrivare al 30% di reclute femminili entro il 2030.
Da settembre 2022 il capo del Servizio Segreto è una donna, Kimberly A. Cheatle, che vi lavora dal 1995. La donna è stata nominata dal presidente Biden, di cui seguiva la sicurezza ai tempi in cui era vicepresidente sotto Obama. In molti ora chiedono le sue immediate dimissioni.
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Gender
La prima donna primo ministro del Giappone si oppone al «matrimonio» omosessuale
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Gender
Il Parlamento austriaco vieta il linguaggio «inclusivo di genere» nelle sue comunicazioni ufficiali
Il presidente del Parlamento austriaco ha vietato l’uso del cosiddetto linguaggio «inclusivo di genere» nelle comunicazioni ufficiali dell’organo legislativo.
Walter Rosenkranz, presidente del Nationalrat (Consiglio nazionale, la Camera bassa del Parlamento austriaco), ha recentemente annunciato che il Parlamento tornerà a utilizzare la forma maschile generica delle parole o, in alternativa, la forma maschile e femminile insieme, come nell’espressione «Gentili signore e signori» («Sehr geehrte Damen und Herren»).
In precedenza, il Parlamento di Vienna aveva adottato una variante ideologica che prevedeva l’inserimento di lettere maiuscole interne, due punti, asterischi o barre all’interno di sostantivi per includere persone di generi diversi, compresi coloro che si identificano come «transgender».
Questo adattamento linguistico, promosso da attivisti di sinistra in molte istituzioni austriache e tedesche, è estraneo alla lingua tedesca scritta. L’Associazione per la Lingua Tedesca ha più volte criticato questo linguaggio «inclusivo di genere», definendolo una «lingua ideologica» che «viola le regole ortografiche vigenti» e cerca di «rieducare» i cittadini. I sondaggi indicano che l’80-90% dei tedeschi rifiuta questo linguaggio ideologico.
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«Come istituzione governativa, dobbiamo rispettare le regole stabilite dal Consiglio per l’ortografia tedesca, l’unica istituzione riconosciuta dal governo», ha dichiarato Rosenkranz al quotidiano austriaco Krone. «Nel 2021, il Parlamento ha anche stabilito una base giuridica nel Piano di promozione delle donne. Voglio che le persone si attengano a questo e non inventino una propria lingua. Perché la vera uguaglianza si ottiene attraverso l’istruzione, le pari opportunità e il rispetto, non con i segni di punteggiatura».
«Il Parlamento è un luogo di democrazia, non di esperimenti linguistici», ha aggiunto. «Torniamo a una lingua che rispecchia lo spirito della Costituzione austriaca: universalmente comprensibile, oggettiva e inclusiva nel senso più autentico».
«Non a caso, il Bundestag tedesco e il Consiglio nazionale svizzero, così come quasi tutti i media stampati, non utilizzano un linguaggio neutro rispetto al genere», ha sottolineato il Presidente del Parlamento.
Le linee guida non si applicano ai discorsi tenuti nel Consiglio nazionale né ai testi presentati dai parlamentari, che, in virtù del loro mandato, sono liberi di redigere i propri documenti come preferiscono.
Rosenkranz, primo Presidente del Consiglio Nazionale austriaco nominato dal Partito della Libertà (FPÖ) è stato eletto dopo che l’FPÖ è diventato il partito più votato alle elezioni nazionali del 2024. Tuttavia, pur avendo ottenuto il maggior numero di voti, l’FPÖ non fa parte della coalizione di governo, poiché non dispone della maggioranza assoluta necessaria e gli altri partiti hanno rifiutato di allearsi con esso.
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Immagine di Gryffindor via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
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Il transgenderismo è in declino tra i giovani americani: «una moda in declino»
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