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La Cina verso eserciti di supersoldati geneticamente modificati resistenti alle radiazioni

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Un team di scienziati medici militari in Cina ha affermato lo scorso marzo di aver inserito un gene di tardigrado a nelle cellule staminali embrionali umane e di aver aumentato significativamente la resistenza di queste cellule alle radiazioni. Lo ha riportato il giornale di Hong Kong South China Morning Post.

 

I tardigradi sono esseri microscopici invertebrati detti anche estremofili, per la loro capacità di sopravvivere in condizioni estreme. Diffusi su tutto il pianeta e capaci di resistere per periodo molto lunghi in stato di congelamento o disseccamento, sono riscontrabili in Antartide come negli abissi degli Oceani e pure in Himalaya a 6000 metri.

 

«Il team cinese dietro l’esperimento sui geni degli animali estremofili afferma che potrebbe portare a super soldati che sopravvivono al fallout nucleare» scrive il quotidiano di Hong Kongo.

 

Il progetto è stato presentato per la prima volta su una rivista di scienze mediche militari in lingua cinese e sta guadagnando sempre più attenzione e interesse da parte dei media all’interno della comunità scientifica, ma sta anche sollevando seri dilemmi etici, nonostante l’esperimento sia difeso dai suoi supervisori come «totalmente legale».

 

Secondo i dettagli, gli scienziati militari affermano di aver «inserito con successo un gene del microscopico orso d’acqua nelle cellule staminali embrionali umane e di aver aumentato significativamente la resistenza di queste cellule alle radiazioni».

 

I ricercatori «hanno detto che il successo in questo esperimento senza precedenti potrebbe portare a soldati super resistenti che potrebbero sopravvivere alla ricaduta radioattiva», scrive il SCMP. L’iniziativa prevedeva l’introduzione sperimentale nel DNA umano (utilizzando cellule embrionali) di un gene chiave trovato nei tardigradi. Il gene in questione conferisce alla microscopica creatura una rara resistenza alle radiazioni e ad altri effetti ambientali estremi.

 

Gli scienziati hanno a lungo considerato che i tardigradi possano custodire segreti genetici che un giorno potrebbero essere la chiave per la sopravvivenza e la longevità umana. Il minuscolo animale a otto zampe «sono in grado di sopravvivere in una pentola di acqua bollente, sul fondo di una trincea sottomarina o anche nel vuoto freddo e oscuro dello spazio» scrive il giornale. «Ad agosto, un veicolo spaziale israeliano che trasportava tardigradi come parte di un esperimento scientifico si è schiantato sulla luna e gli scienziati ritengono che potrebbero essere sopravvissuti».

 

Dopo aver isolato il gene del tardigrado in grado di produrre proteine ​​simili a scudi in grado di proteggere dalle radiazioni e altri danni, il team cinese ha affermato di aver «trovato un modo per introdurre questo gene nel DNA umano utilizzando CRISPR-Cas9, uno strumento di modifica genetica ora disponibile nella maggior parte dei biolaboratori», scrive il quotidiano di Hongo Kong. «Nel loro esperimento di laboratorio, quasi il 90% delle cellule embrionali umane portatrici del gene tardigrado è sopravvissuto a un’esposizione letale ai raggi X, secondo il team guidato dal professor Yue Wen con il laboratorio di biotecnologia delle radiazioni presso l’Accademia delle scienze militari, Pechino».

 

Il team di scienziati, tuttavia, riconosce alcune enormi «incognite» sul percorso: «l’aggiunta di un gene alieno dell’orso d’acqua nelle cellule embrionali umane potrebbe portare a mutazioni dannose, o addirittura uccidere le cellule a causa del divario genetico tra le due specie, un rischio di cui il team di Yue era a conoscenza, secondo il loro articolo (…) Le proteine ​​​​di schermatura sono “uniche per i tardigradi. La risposta immunitaria dopo l’espressione tra specie è sconosciuta e può portare ad alcuni problemi di sicurezza”».

 

I ricercatori prevedono quindi una possibile applicazione futura della loro tecnica di manipolazione genetica incentrata su esperimenti con le creature estremofile in casi relativi al trattamento della malattia acuta da radiazioni per i primi soccorritori, personale militare o chiunque si trovi vicino a una zona di fallout nucleare, ipotizzando anche l’era del futuro «super soldato» e degli esseri umani geneticamente modificati in grado di sopravvivere all’apocalisse nucleare.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Cina – hanno accusato apertamente i funzionari dell’Intelligence americana – sta lavorando alacremente da anni alla produzione di supersoldati geneticamente modificati.

 

Come noto, la Cina, per lo meno pubblicamente, è il primo Paese ad aver impiegato la tecnica di ingegneria genetica CRISPR per il potenziamento degli esseri umani – le famose gemelline eugenetiche del biofisico He Jiankui, le quali sono state prodotte agendo su un gene che le rende immuni all’AIDS e, cosa meno conosciuta, fornisce loro capacità cerebrali superiori.

 

Bizzarramente, un anno fa era emerso come in Cina vi fossero esperti che stanno iniziando a produrre regole sul benessere dei bambini cinesi geneticamente modificati.

 

Il dottor He, nel frattempo, è stato scarcerato, partecipa a documentari e rilascia interviste, mentre le ricerche CRISPR ricevono milionate di dollari – e relativa, grottesca pubblicità personale natalizia – dall’immancabile Bill Gates.

 

L’eugenetica non è una brutta parola in Cina. Yousheng, lemma formato dal carattere 优 (yōu) che significa «eccellente, superiore» e da 生 (shēng) che significa «nascere, far nascere, vivere» – volendo, traduciamo pure come «nascita superiore» o «vita superiore», cioè «supernascita».

 

Come riportato da Renovatio 21, Pechino vuole salvare il tasso di natalità, ora in picchiata nonostante la fine della legge sul figlio unico, facilitando e sovvenzionando la riproduzione artificiale, liberalizzando la provetta persino per le donne single.

 

Chiunque dubiti delle mire eugenetiche della Cina si ricordi il caso del cestista Yao Ming. Già prima delle biotecnologie di manipolazione genica, un’eugenetica sportiva sarebbe stata intentata nel caso dell’altissimo e celeberrimo cestista di Shanghai Yao Mingo. Come scrive il libro Operation Yao Ming, Ming nacque dall’accoppiamento, caldamente incoraggiato dal Politburo, dell’uomo più alto della città con una campionessa di pallacanestro. Il risultato fu eccellente: 2,29 metri di altezza, e carriera nell’NBA.

 

Dallo spilungone dell’NBA, alle supergemelle di He Jiankui agli eserciti di supersoldati radiazione-resistenti, il passo è così lungo, dite?

 

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