Cina
La Cina e la ristrutturazione del debito dello Sri Lanka

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Stipulati una serie di accordi preliminari con la China Exim Bank. Un intervento dalla doppia valenza: recuperare il più possibile, dato che la Cina è la principale creditrice dello Sri Lanka, e aumentare i legami con il Paese in chiave anti-India.
La Cina prova ad assumere un ruolo di primo piano nel processo di ristrutturazione del debito dello Sri Lanka: la China Exim Bank ha infatti stipulato una serie di accordi preliminari per sostenere Colombo nel rifondere il suo debito. Nonostante Pechino sia il maggiore creditore dello Sri Lanka – la Nazione insulare deve alla Cina circa 7 miliardi di dollari – era rimasta in precedenza nell’ombra e, inizialmente, aveva svolto un ruolo da osservatrice durante i negoziati di ristrutturazione del debito dello Sri Lanka, mentre Giappone, Francia e India – gli altri principali creditori – avevano formato una piattaforma comune per i colloqui con il governo.
L’obiettivo dello Sri Lanka è quello di farsi autorizzare dal comitato esecutivo del Fondo Monetario Internazionale (FMI) la prossima tranche di finanziamenti di circa 334 milioni di dollari da erogare a seguito di un accordo raggiunto proprio tra Sri Lanka e Cina.
Attualmente lo Sri Lanka è alle prese con la sua peggiore crisi finanziaria del post-indipendenza, dopo che la sua valuta estera è scesa ai minimi storici, costringendo la Nazione insulare al default sul suo debito estero, nel maggio 2022. Secondo gli alti funzionari del ministero delle Finanze di Colombo, «l’accordo faciliterà l’approvazione da parte del comitato esecutivo del Fondo Monetario Internazionale, compresa l’esborso della prossima tranche di finanziamenti da circa 334 milioni di dollari».
Il patto con la China Exim Bank copre in totale 4,2 miliardi di dollari di debito insoluto. Sulla scorta di questa novità, in settimana è prevista anche una rielaborazione del debito tra lo Sri Lanka e Paesi tra cui Giappone, India e Francia, che costituisce un passo fondamentale verso il ripristino della sostenibilità del debito a lungo termine dello Sri Lanka e aprirà la strada a una pronta ripresa economica».
Mayantha Tennakoon, analista accademica ed economica, ha rivelato ad AsiaNews che «secondo le statistiche ufficiali rilasciate dal Ministero delle Finanze, il debito estero totale dello Sri Lanka alla fine di marzo 2023 ammontava a 36,4 miliardi. Secondo gli obiettivi di sostenibilità del debito del FMI, lo Sri Lanka prevede di ridurre il suo debito complessivo di quasi 17 miliardi di dollari. Lo Sri Lanka chiede ai suoi creditori esteri un taglio del 30%. Di questi, 11,3 miliardi di dollari erano debiti bilaterali, 10,3 miliardi di dollari erano debiti multilaterali nei confronti di istituzioni come la Banca Mondiale e il Fondo asiatico per lo sviluppo e circa 14,7 miliardi di dollari erano debiti commerciali costituiti principalmente da obbligazioni sovrane».
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Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)
Cina
«Inarrestabile»: Xi svela la triade nucleare in una parata militare che sfida l’Occidente. A suo fianco Putin e Kim

I must say, the Chinese parade really lacks diversity! pic.twitter.com/lO47to5i7L
— The_Real_Fly (@The_Real_Fly) September 3, 2025
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⚡️BREAKING
China unveils its full Nuclear Capability for the first time Some missiles have a range of 15000 km pic.twitter.com/izKfMTuOdP — Iran Observer (@IranObserver0) September 3, 2025
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Quite a hot mic moment on CCTV in Beijing today as Putin and Xi, both 72 years old, are caught casually talking about living to 150 and maybe forever thanks to organ transplants. (As picked up by Bloomberg.) pic.twitter.com/kC4VTRaobq
— Yaroslav Trofimov (@yarotrof) September 3, 2025
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China’s hypersonic anti-ship missiles, including YingJi-19, YingJi-17 and YingJi-20, passed through Tian’anmen Square in Wednesday’s V-Day parade. The formation also included YingJi-15 missile. pic.twitter.com/oyZKJQD47t
— China Xinhua News (@XHNews) September 3, 2025
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Trump ha anche sottolineato la sconfitta americana del Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale, che alla fine ha garantito una pace duratura alla Cina. No, Xi non ha elogiato gli Stati Uniti per questo, ma si è schierato orgogliosamente al fianco dei suoi alleati sanzionati dagli Stati Uniti…What a line up! Xi has made a come back that no one could have predicted 5 years ago.
pic.twitter.com/yJynTn5yYb — Smita Prakash (@smitaprakash) September 3, 2025
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Cina
La Cina presenta il primo chip 6G al mondo

I ricercatori cinesi hanno presentato il primo chip 6G al mondo, in grado di aumentare la velocità di connessione nelle aree remote fino a 5.000 volte rispetto al livello attuale. Lo riporta il giornale di Hong Kong South China Morning Post (SCMP).
La tecnologia 6G si prevede possa ridurre il divario digitale tra aree rurali e urbane. Sviluppato da ricercatori dell’Università di Pechino e della City University di Hong Kong, il chip 6G «all-frequency» potrebbe offrire velocità internet mobile oltre i 100 gigabit al secondo su tutto lo spettro wireless, incluse le frequenze usate nelle zone remote, rendendo l’accesso a internet ad alta velocità più disponibile nelle regioni meno connesse e permettendo, ad esempio, di scaricare un film 8K da 50 GB in pochi secondi.
Tuttavia, le tecnologie 5G e 6G suscitano preoccupazioni. Critiche riguardano i possibili rischi per la salute dovuti alle radiazioni elettromagnetiche, soprattutto con le alte frequenze del 6G, oltre a vulnerabilità agli attacchi informatici a causa dell’aumento dei dispositivi connessi. L’espansione delle infrastrutture potrebbe inoltre avere un impatto ambientale e accentuare le disuguaglianze, lasciando indietro le aree rurali. Si temono anche un incremento della sorveglianza e problemi legati alla privacy dei dati con l’aumento della connettività.
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Le tecnologie wireless come il 5G operano su gamme di frequenza limitate. Il nuovo chip 6G, invece, copre l’intero spettro (da 0,5 GHz a 115 GHz) in un design compatto di 11 mm x 1,7 mm, eliminando la necessità di più sistemi per gestire diverse frequenze. Questo permette al chip di funzionare in modo efficiente su bande sia basse che alte, supportando applicazioni ad alta intensità e migliorando la copertura in aree rurali o remote.
«Le bande ad alta frequenza come le onde millimetriche e i terahertz offrono una larghezza di banda estremamente ampia e una latenza estremamente bassa, rendendole adatte ad applicazioni come la realtà virtuale e le procedure chirurgiche», ha dichiarato al China Science Daily il professor Wang Xingjun dell’Università di Pechino.
I ricercatori stanno sviluppando moduli plug-and-play per diversi dispositivi, come smartphone e droni, che potrebbero facilitare l’integrazione del nuovo chip nelle tecnologie di uso quotidiano.
La Cina pare accelerare per una primazia tecnologica non solo nelle telecomunicazioni – con il caso di Huawei, e relativi incidenti diplomatici internazionali, e sospetti anche in Italia – ma in genere nel settore tecnologico, dove si assiste ai consistenti sforzi per l’IA, visibili nell’ascesa di DeepSeek, un’Intelligenza Artificiale realizzata nel Dragone che non abbisogna di chip particolarmente performanti.
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Cina
Xi agli Stati SCO: sfidiamo il predominio occidentale

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Si tratta, oltre che di tre Paesi che sommano tra i due e i tre miliardi di persone. Tutte e tre le nazioni sono potenze atomiche, con Mosca ad essere, almeno ufficialmente, il Paese che dispone di più testate al mondo.As Putin, Xi and Modi meet with a genuine sense of good humour and friendship You can hear the teeth grinding in Brussels, Paris, Berlin and London. pic.twitter.com/tBtWKF2wrF
— Chay Bowes (@BowesChay) September 1, 2025
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