Geopolitica
Israele bombarda il capo di Hezbollah
Il leader del movimento sciita Hezbollah, Hassan Nasrallah, è vivo dopo un «massiccio» attacco aereo al quartier generale del gruppo, ha riferito Reuters, citando una fonte vicina al movimento. Lo Stato Ebraico ha confermato il bombardamento di un complesso sotterraneo appartenente al gruppo militante nel sobborgo di Dahiyeh a Beirut.
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (IDF), il contrammiraglio Daniel Hagari, ha dichiarato che l’obiettivo dell’attacco era il quartier generale principale della milizia sciita, situato sotto un quartiere civile.
🔴 The @IDFSpokesperson Rear Adm. Daniel Hagari, with statement after IDF strike on Hezbollah headquarters in Beirut, including the terror group’s leader, Hassan Nasrallah:
“Moments ago, the Israel Defense Forces carried out a precise strike on the Central Headquarters of the… pic.twitter.com/N44ZQaPomu
— Arsen Ostrovsky 🎗️ (@Ostrov_A) September 27, 2024
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La testata americana Axios ha riferito ieri , citando una fonte israeliana, che Nasrallah era l’ obiettivo dell’operazione e che l’esercito israeliano stava verificando se fosse stato colpito dall’attacco. Israele non ha confermato ufficialmente questa informazione. I media israeliani sostengono che il leader di Hezbollah è stato probabilmente ucciso nell’attacco.
Anche l’agenzia di stampa iraniana Tasnim ha riferito che Nasrallah era al sicuro. L’agenzia ha indicato che sei edifici sono stati distrutti nell’attacco. L’agenzia di stampa libanese Al Manar ha riferito che l’attacco al sobborgo ha causato almeno sei vittime e 76 feriti, ma non ha menzionato Nasrallah.
L’esercito israeliano ha colpito i sobborghi meridionali di Beirut quattro volte la scorsa settimana, uccidendo almeno tre comandanti di spicco di Hezbollah: Ibrahim Aqil, Ahmed Wahbi e Ibrahim Qubaisi. Questi attacchi facevano parte di una campagna di bombardamenti israeliana mirata a Hezbollah e che ha colpito varie località in Libano. Secondo il Ministero della Salute libanese, almeno 1.300 persone sono state uccise negli attacchi israeliani.
🚨🇱🇧 IDF STRIKES HEZBOLLAH HQ IN BEIRUT | TARGET WAS NASRALLAH
IDF Spokesman Lt. Col. Daniel Hagari:
“The headquarters was located under residential buildings in the stronghold of the terrorist organization.”
4 residential buildings were destroyed in the raid targeting… https://t.co/orcLAZGN2e pic.twitter.com/SLGWzQdfxJ
— Mario Nawfal (@MarioNawfal) September 27, 2024
This was Hassan Nasrallah’s bunker, from which he ordered attacks on Israel. This is what remains of it, and what remains of him 👇 pic.twitter.com/uoN720ybm3
— Dr. Eli David (@DrEliDavid) September 27, 2024
🔴🇱🇧LIBANO – #ULTIMAHORA
🚨💥LAS FDI HAN ATACADO LA SEDE DE HEZBOLLAH, EL OBJETIVO: NASRALLAHEl portavoz de las FDI, teniente coronel Daniel Hagari ha declarado hace unos minutos que:
“La sede estaba situada debajo de edificios residenciales en el bastión de la organización… pic.twitter.com/dEFoAvWHI7— 𝑴𝒚𝒔𝒕𝒆𝒓𝒚 𝑾𝒐𝒓𝒍𝒅 𝑵𝒆𝒘𝒔 (@mysteryWN) September 27, 2024
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Più di 100.000 persone sono state evacuate da entrambi i lati del confine tra Israele e Libano da quando le forze israeliane hanno iniziato a scambiarsi colpi di arma da fuoco con i combattenti di Hezbollah, all’inizio della guerra tra Israele e Hamas, circa un anno fa.
Il movimento con sede in Libano ha sostenuto la causa palestinese con sporadici lanci di missili contro installazioni militari israeliane da quando lo Stato degli ebrei ha lanciato la sua più recente campagna militare contro il gruppo militante Hamas con sede a Gaza.
Lo Stato Ebraico ha anche intensificato drasticamente la sua campagna contro Hezbollah all’inizio di questo mese, ferendo migliaia di persone in un’operazione di sabotaggio mirata ai dispositivi di comunicazione portatili del gruppo e successivamente bombardando il Libano meridionale con attacchi aerei dalla scorsa settimana.
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Immagine di Khamenei.ir via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
Economia
I mercati argentini salgono dopo la vittoria elettorale di Milei, che ringrazia il presidente Trump
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«Grazie, Presidente Trump, per la fiducia accordata al popolo argentino. Lei è un grande amico della Repubblica Argentina. Le nostre nazioni non avrebbero mai dovuto smettere di essere alleate. I nostri popoli vogliono vivere in libertà. Contate su di me per lottare per la civiltà occidentale, che è riuscita a far uscire dalla povertà oltre il 90% della popolazione mondiale».Gracias Presidente @realDonaldTrump por confiar en el pueblo argentino. Usted es un gran amigo de la República Argentina. Nuestras Naciones nunca debieron dejar de ser aliadas. Nuestros pueblos quieren vivir en libertad. Cuente conmigo para dar la batalla por la civilización… pic.twitter.com/G4APcYIA2i
— Javier Milei (@JMilei) October 27, 2025
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Geopolitica
Sudan, le Forze di Supporto Rapido rivendicano la cattura del quartier generale dell’esercito
Le Forze di Supporto Rapido (RSF), milizia paramilitare sudanese, hanno annunciato di aver assunto il controllo del quartier generale dell’esercito nella città di Al-Fashir, devastata dal conflitto.
La capitale del Darfur settentrionale è sotto assedio da parte delle milizie da oltre un anno, con le Nazioni Unite che denunciano attacchi sistematici contro i civili, inclusi l’uccisione e la mutilazione di oltre 1.000 bambini.
Domenica, un portavoce delle RSF ha dichiarato in un comunicato che il gruppo ha conquistato completamente il comando della Sesta Divisione di Fanteria delle Forze Armate Sudanesi (SAF) dopo «battaglie eroiche caratterizzate da operazioni mirate e assedi strategici».
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«La liberazione… segna una svolta cruciale nelle battaglie condotte dalle nostre valorose forze. Traccia le basi per un nuovo Stato a cui tutti i sudanesi contribuiranno», ha affermato il rappresentante delle RSF.
Si ritiene che il quartier generale della Sesta Divisione di fanteria fosse l’ultima roccaforte dell’esercito nel Darfur, dove i combattimenti tra SAF e RSF infuriano da oltre due anni.
Da quando ha assediato Al-Fashir nell’aprile 2024, le RSF sono state accusate di attacchi indiscriminati contro i civili, con droni e artiglieria. Secondo le Nazioni Unite, circa 260.000 civili, di cui 130.000 bambini, sono intrappolati in condizioni disperate, isolati dagli aiuti umanitari nella città.
Secondo organizzazioni per i diritti umani, all’inizio di questo mese almeno 20 persone sono state uccise in attacchi contro una moschea e l’ospedale saudita, l’ultima struttura medica operativa di Al-Fashir, dopo l’uccisione di circa 100 civili a settembre.
Domenica, Tom Fletcher, coordinatore degli aiuti d’emergenza delle Nazioni Unite, si è detto «profondamente allarmato» dalla situazione ad Al-Fashir, chiedendo un cessate il fuoco immediato in tutto il Sudan. Il Fletcher sottolineato che i combattenti continuano ad avanzare in città, bloccando le vie di fuga e lasciando i civili intrappolati, affamati e terrorizzati.
Il conflitto tra l’esercito e le RSF, scoppiato a Khartoum nell’aprile 2023, ha generato quella che l’ONU considera una delle peggiori crisi umanitarie al mondo.
L’esercito non ha ancora commentato la presunta perdita del quartier generale di Al-Fashir, ma il suo comandante, Abdel Fattah Al-Burhan, ha discusso con l’ambasciatore turco Fatih Yildiz di questioni come gli sforzi per revocare l’assedio alla capitale della regione, secondo una nota ufficiale.
Come riportato da Renovatio 21, il comandante delle Forze di supporto rapido (RSF) paramilitari sudanesi, Mohamed Hamdan Dagalo, ha prestato giuramento come capo di un governo rivale del Sudan.
Come riportato da Renovatio 21, la RSF aveva annunciato un «governo di pace e unità» parallelo ancora lo scorso febbraio.
Le stragi nel Paese non si contano. Due mesi fa si era consumato un orribile massacro a seguito di un attacco aereo ad un mercato. Settimane fa c’era stato un attacco ad un ospedale.
Come riportato da Renovatio 21, a fine 2024 le fazioni rivali sudanesi avevano interrotto i negoziati.
Il conflitto ha casato già 15 mila morti e 33 mila feriti. Le Nazioni Unite hanno descritto la situazione umanitaria in Sudan come una delle crisi più gravi al mondo. Mesi fa la direttrice esecutiva del Programma Alimentare Mondiale (WFP), Cindy McCain, aveva avvertito che la guerra di 11 mesi «rischia di innescare la più grande crisi alimentare del mondo».
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Gli USA sono stati accusati l’estate scorsa di aver sabotato gli sforzi dell’Egitto per portare la pace in Sudan.
Le tensioni in Sudan hanno portato perfino all’attacco all’ambasciata saudita a Karthoum, mentre l’OMS ha parlato di «enorme rischio biologico» riguardo ad un attacco ad un biolaboratorio sudanese.
Come riportato da Renovatio 21, il generale Abdel Fattah al-Burhan, leader de facto e capo dell’esercito della nazione africana dilaniata dalla guerra, due mesi fa è stato oggetto di un tentato assassinio via drone.
Il Paese è stato svuotato dei suoi seminaristi.
La Russia nel frattempo fa ha annunziato l’apertura di una base navale in Sudan.
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Immagine di Coordenação-Geral de Observação da Terra/INPE via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Geopolitica
Lavrov: falchi europei minano i negoziati tra Russia e Stati Uniti
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