Geopolitica
Il Cremlino dice che la storia delle telefonate segrete tra Putin e Musk è «disinformazione»

Un articolo del Wall Street Journal secondo cui Elon Musk avrebbe contattato segretamente Vladimir Putin e altri alti funzionari russi è falso e molto probabilmente è collegato al coinvolgimento dell’imprenditore nelle elezioni presidenziali statunitensi, ha affermato venerdì il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov.
Il miliardario americano e il presidente russo hanno avuto una sola telefonata prima che il conflitto in Ucraina degenerasse in vere e proprie ostilità nel febbraio 2022, ha detto Peskov ai giornalisti, ripetendo quanto aveva detto al WSJ.
«Molto probabilmente, si tratta solo di disinformazione nella lotta politica elettorale estremamente conflittuale. La corsa è nella sua fase finale e gli avversari non si tirano indietro di fronte a nulla», ha suggerito il portavoce.
Iscriviti al canale Telegram
L’articolo del WSJ pubblicato giovedì, ha descritto in dettaglio soprattutto il ruolo di Musk come appaltatore privato per l’esercito e lo stato di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, la sua posizione sul conflitto in Ucraina e il sostegno alla campagna di rielezione di Trump. Il giornale ha affermato che le dichiarazioni pubbliche del miliardario sulla risoluzione del conflitto tra Mosca e Kiev, che ha rilasciato dalla fine del 2022, «rispecchiavano alcuni aspetti della posizione del Cremlino».
L’articolo cita «attuali ed ex funzionari statunitensi, europei e russi» che presumibilmente sostengono che le chiamate, «un segreto gelosamente custodito nel governo», hanno avuto luogo.
Anche diversi funzionari della Casa Bianca avrebbero dichiarato alla testata di non essere a conoscenza di tali contatti.
L’unica fonte russa citata nel testo è un «ex ufficiale dell’Intelligence informato sulla situazione», che ha affermato che alla fine dell’anno scorso Putin ha chiesto a Musk di non attivare il sistema satellitare Starlink a Taiwan come favore a Pechino. La SpaceX di Musk non ha la licenza per fornire servizi Internet a Taiwan, ha osservato il giornale.
Oltre a Putin, il rapporto afferma che Musk è stato in contatto anche con l’ex primo ministro russo Sergej Kirienko, che attualmente è vice capo dell’amministrazione presidenziale. Il miliardario ha rifiutato di commentare le accuse, ha affermato il WSJ.
Come riportato da Renovatio 21, i satelliti Starlink erano stati spenti da Musk in Crimea per evitare un attacco da parte dell’Ucraina – che li aveva richiesti – alla flotta della Federazione Russa, un evento che secondo Musk avrebbe portato alla guerra nucleare, un evento fine-di-civiltà molto temuto da Musk, che ha una sua filosofia apocalittica molto specifica. Va ricordato che anche Israele ha minacciato di distruggere i satelliti Starlink.
A inizio conflitto ucraino, quando ancora Musk si era mostrato in videochiamata con Zelens’kyj per la fornitura di Starlink, aveva altresì rivelato che gli era stato chiesto, da parte di un Paese, di censurare i canali russi sui suoi satelliti, ma egli aveva rifiutato, citando il suo approccio di «assolutista della libertà di parola».
Minacce analoghe sono arrivate negli anni da cinesi e russi, cioè da Paesi che dispongono di armi anti-satellite (ASAT).
Aiuta Renovatio 21
Come riportato da Renovatio 21, ad inizio anno era emerso che SpaceX, l’azienda spaziale di Musk, avrebbe un contratto riservato con il National Reconnaisance Office (NRO) per la costruzione di una costellazione di satelliti-spia USA. Allo stesso tempo sono state avviate indagini per il presunto uso dell’infrastruttura satellitare di Musk da parte della Federazione Russa. Le forze russe avevano distrutto un anno fa la stazione di comunicazione Starlink vicino alla martoriata città di Bakhmut.
Nella sua lunga intervista a Tucker Carlson di mesi fa, Putin si era dimostrato complimentoso riguardo a Musk, dicendo che «non può essere fermato».
Solo poche settimane fa, c’erano state accuse secondo cui Trump era stato segretamente in contatto con Putin, e ora è Musk, ha detto Peskov ai giornalisti, riferendosi a un libro del giornalista statunitense Bob Woodward, in cui afferma che una fonte gli ha detto che da quando ha lasciato l’incarico, il politico repubblicano ha parlato con il leader russo in più occasioni. Trump e Putin hanno entrambi negato l’affermazione.
Musk è in conflitto aperto con il presidente venezuelano Nicolas Maduro, al punto che i due si sono sfidati a botte. Maduro, che accusa Musk di tentare un golpe per detronizzarlo, pare tuttavia non essere inviso a Mosca.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Geopolitica
Pakistan e Afghanistan concordano il cessate il fuoco

Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Israele accusa Hamas di aver restituito il corpo sbagliato

Uno dei corpi restituiti martedì da Hamas non appartiene a nessuno degli ostaggi tenuti prigionieri dal gruppo armato palestinese a Gaza, hanno affermato le Forze di difesa israeliane (IDF).
Lunedì Hamas ha liberato gli ultimi 20 ostaggi israeliani ancora in vita in cambio del rilascio di quasi 2.000 prigionieri palestinesi, nell’ambito di un accordo mediato da Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia. Martedì, il gruppo ha iniziato a consegnare i cadaveri dei prigionieri deceduti a Israele, restituendone sette in due lotti tramite la Croce Rossa.
Tuttavia, le IDF hanno dichiarato mercoledì in una dichiarazione su X che un esame presso l’istituto forense Abu Kabir ha rivelato che uno dei quattro corpi del secondo lotto «non appartiene a nessuno degli ostaggi». Si ritiene che i resti appartengano a un palestinese, hanno aggiunto.
🟡Following the completion of examinations at the National Institute of Forensic Medicine, the fourth body handed over to Israel by Hamas does not match any of the hostages.
Hamas is required to make all necessary efforts to return the deceased hostages.
— Israel Defense Forces (@IDF) October 15, 2025
Gli altri tre corpi sono stati confermati come appartenenti ai prigionieri. Sono stati identificati come il sergente maggiore Tamir Nimrodi, 18 anni, Uriel Baruch, 35 anni, ed Eitan Levy, 53 anni, si legge nel comunicato.
Il capo di stato maggiore delle IDF, tenente generale Eyal Zamir, ha dichiarato in precedenza che Israele «non avrà pace finché non restituiremo tutti [gli ostaggi]. Questo è il nostro dovere morale, nazionale ed ebraico». Hamas detiene ancora i corpi di 21 prigionieri deceduti.
Questa settimana, rifugiati palestinesi e combattenti di Hamas sono tornati a Gaza City e in altre aree dell’enclave, dopo il ritiro parziale delle forze dell’IDF, in linea con l’accordo. A Gaza sono stati segnalati scontri sporadici tra Hamas e fazioni rivali.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Chenspec via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Geopolitica
Maduro ha offerto ampie concessioni economiche agli Stati Uniti

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Persecuzioni2 settimane fa
Il ministro israeliano Katz: suore e clero cristiano saranno considerati terroristi se non lasceranno Gaza
-
Immigrazione2 settimane fa
Mons. Viganò: storia delle migrazioni di massa come ingegneria sociale
-
Spirito2 settimane fa
Viganò: «Leone ambisce al ruolo di Presidente del Pantheon ecumenico della Nuova Religione Globale di matrice massonica»
-
Ambiente2 settimane fa
Cringe vaticano ai limiti: papa benedice un pezzo di ghiaccio tra Schwarzenegger e hawaiani a caso
-
Cancro1 settimana fa
Tutti i vaccini contro il COVID aumentano il rischio di cancro, conclude un nuovo studio
-
Civiltà2 settimane fa
«Pragmatismo e realismo, rifiuto della filosofia dei blocchi». Il discorso di Putin a Valdai 2025: «la Russia non mostrerà mai debolezza o indecisione»
-
Salute2 settimane fa
I malori della 40ª settimana 2025
-
Spirito1 settimana fa
Il vescovo Schneider: i cattolici devono adorare Cristo, non l’ideologia LGBT o l’agenda climatica