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Hanno ri-bloccato la pagina Facebook di Renovatio 21. Non ce ne frega niente

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Ce lo avete segnalato in tanti: Facebook non permette, o ostacola, la condivisione dei contenuti della nostra pagina Facebook.

 

Compare la famosa schermata che avverte che le informazioni sul COVID vanno trovate altrove; per altri video o articoli, invece, compare il blocco che dice che la notizia è «parzialmente falsa»: è successo con la bambola che emette gemiti quando le si toccano le parti intime, i «fact-checkers indipendenti» di Facebook parrebbe che la ritengano una cosa normalissima, probabilmente non hanno figli (a questo punto: per fortuna non hanno figli).

Ci eravamo accorti da tempo che la pagina era più penalizzata del solito.

 

Ci eravamo accorti da tempo che la pagina era più penalizzata del solito. Abbiamo post che raggiungono poche decine di utenti, a fronte degli 11 mila e passa follower che abbiamo sulla piattaforma social (di cui nessuno «comprato», nemmeno con promozioni della pagina a pagamento: tutta roba organica, bio).

 

Articoli sui quali abbiamo lavorato ore – praticamente tutti ornati di immagini con diritti assolti (vuol dire che paghiamo le foto che usiamo) o con grafiche create faticosamente da noi stessi con i nostri mezzi (che costano anche quelli) – visti da nessuno, baciati da uno sconsolante, sulla carta deprimente, zero like.

 

Era come se ci stessero dicendo: basta, fate altro. Abbiamo deciso che i vostri messaggi non devono arrivare a nessuno, in pratica vi imbavagliamo

Il segnale orario delle 18, quello dove la morte inizia il suo turno di lavoro coronapandemico, è anche quello fatto tutto con materiale non rubato, ma pagato o autoprodotto, sia per il  video che per la musica. Anche quelli, visti e piaciuti a nessuno. Lavoro buttato nel cesso.

 

 

Ci era già capitato: anzi, ci era capitato di peggio. Per ben due volte l’anno passato ci «spensero» la pagina. Non la cancellarono, semplicemente non ne mandavano i contenuti più in nessun feed. Ci ritrovammo con l’incubo di una pagina che non raggiungeva nessuno. Zero persone vedevano i post, zero interazioni, tenere in piedi Renovatio 21 sui social diveniva un lavoro sterile, stupido.

 

Era come se ci stessero dicendo: basta, fate altro. Abbiamo deciso che i vostri messaggi non devono arrivare a nessuno, in pratica vi imbavagliamo.

 

La piattaforma si arroga il diritto di dirci cosa dobbiamo fare con le nostre espressioni e con i nostri diritti di libera associazione.

Non vi diremo mai perché lo abbiamo deciso (chi scrive ha perfino provato a chiederlo…) così come non vi diremo mai se lo ha deciso un essere umano o una macchina.

 

La piattaforma si arroga il diritto di dirci cosa dobbiamo fare con le nostre espressioni e con i nostri diritti di libera associazione.

 

Il messaggio chiaro era che certe cose non si potevano dire, che era meglio magari rifluire nel privato: il fondatore di Renovatio 21 ha anche una pagina (e un’associazione) dedicata al tabarro: quella, chissà perché, non ha mai avuto nessun problema.

 

Quelle certe cose che non si possono dire sono, ça va sans dire, le uniche che vale la pena di dire:

Lo scoramento fu enorme, come lo è ora. Il mezzo blocco della pagina, che ci pare perfino più dichiarato dello shadow banning che denunciano le pagine conservatrici USA, ha limitato il traffico in entrata sul sito che state leggendo, che qualche mese fa, in piena pandemia e con meno articoli, aveva numeri stellari, numeri che certe testate online si sognano. Ora le cose nemmeno vanno male, ma la flessione, dovuta al probabile tappo sulla pagina, si fa sentire.

 

E così siamo stati puniti per aver detto certe cose: ci era successo quando finimmo nella black list dei siti di fake news pel Coronavirus, per il solo fatto che avevamo riportato materiale sull’origine biologica del virus – praticamente, oggi, il pensiero del Dipartimento di Stato USA.

 

Ebbene, crediamo una cosa: quelle certe cose che non si possono dire sono, ça va sans dire, le uniche che vale la pena di dire:

 

Ribaltando la massima scema del pederasta picchiatore di bambini Ludwig Wittgenstein (che tanto piace all’industria culturale italiana che venera Don Milani, che strano): di ciò di cui non si può parlare, NON si deve tacere.

Non ci frega niente, perché questa signore e signori è la battaglia dello Spirito, e lo Spirito dei numeri non si cura proprio.

 

Noi non tacciamo. Ci dispiace, ma non abbiamo alternativa: il lavoro su questo sito, il lavoro fuori da questo sito (riprenderemo, se ci lasceranno, le conferenze, gli eventi, e, leggi liberticide permettendo, le processioni…) continuerà sempre più forte.

 

Possono distruggerci l’intero traffico sui nostri articoli: non ci importa nulla.

 

Non ci frega niente, perché questa signore e signori è la battaglia dello Spirito, e lo Spirito dei numeri non si cura proprio.

Nel momento in cui il mondo si tramuta ogni giorno di più in un inferno, volete pensare davvero che abbiamo intenzione di fermarci?

 

Lo sforzo, credeteci, è tanto, e i rischi (concreti, credeteci anche qua) sono anche di più.

 

Tuttavia sappiamo che il riposo del giusto si chiama Paradiso. Nel momento in cui il mondo si tramuta ogni giorno di più in un inferno, volete pensare davvero che abbiamo intenzione di fermarci?

 

E voi? Che farete? Rinunciate, o siete con noi?

Nel momento in cui il mondo si tramuta ogni giorno di più in un inferno, volete pensare davvero che abbiamo intenzione di fermarci?

 

Fatevi sentire. Come potete vedere, Renovatio 21 non ha forme di sostentamento. Le mail per dirci «ciao!» spesse volte ci cambiano la giornata.

 

Nel frattempo, noi continuiamo il nostro core business: lotta per la Vita e per la Civiltà. La lotta è senza quartiere, e a questo punto anche senza piattaforma. Quando combatti il Male, dove ti trovi, sul serio, diventa un dettaglio.

 

 

Volete darci una mano?

 

 

 

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Black Friday di Renovatio 21. Maglie e Felpe Crociate per sostenere la vostra testata indipendente

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Anche Renovatio 21 fa il suo Black Friday – perché ne ha proprio bisogno.

 

Ci accodiamo anche noi a questa tradizione statunitense, penetrata anche da noi subito dopo quella di Halloweeno, per cercare il sostegno dei lettori nella continuazione di questa testata indipendente.

 

Abbiamo messo in sconto i principali prodotti dello shop di Renovatio 21. L’ideale per chi vuol far trovare sotto l’albero di Natale qualcosa che rivesta e protegga i propri cari.

 

Le Maglie Crociate – tutte! – sono in sconto al 50% con il codice VEN21 

Tenete a mente: non siamo sicuri che, esauritele, le rifaremo.

 

 

Abbiamo messo uno sconto del 25% anche sulle Felpe Crociate: codice da inserire BLK21

 

 

 

 

Gli sconti dureranno solo pochi giorni.

 

Come sempre, le spese di spedizione sono gratuite per ordini superiori ai €50.

 

Ogni acquisto che farete costituirà un sostegno materiale a Renovatio 21 – che ne ha estremo bisogno per poter andare avanti.

 

Chi volesse contribuire liberamente può farlo con le consuete coordinate.

 

Donazione con PayPal o carta di credito.

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Il sostegno è possibile anche con Bonifico Bancario:

Roberto Dal Bosco

Banca Isybank

Causale «Sostegno al giornalismo indipendente»

IBAN IT69U0338501601100000159958

 

Donazione con Revoluthttps://revolut.me/robertao95
Grazie, sempre, ai nostri lettori.

 

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La famiglia di Kristy ringrazia i lettori di Renovatio 21

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Jacob, il marito di Faith Kristy Velasco Clark, ci fa sapere di aver apprezzato la generosità dei lettori di Renovatio 21, che pochi giorni fa aveva segnalato la storia della ragazza,  fedele come il consorte del priorato FSSPX di Tokyo, a cui purtroppo è stato diagnosticato un cancro proprio in concomitanza con la nascita del figlio.   Jacob si è detto sorpreso, e felice, di aver visto tanti nomi italiani nelle donazioni arrivate con la pagina Gofundme.   E quindi, ci fanno sapere da Tokyo, ringrazia Renovatio 21, che a sua volte ringrazia i suoi lettori – non che non sapessimo quanto essi siano eccezionali.   Questo episodio dimostra cosa può davvero fare la rete di bontà globale che è possibile stendere con la carità e la preghiera.   Grazie a tutti. Continuiamo a pregare per questa giovane mamma e la sua famiglia.       Immagine da Gofundme.
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Renovatio 21 oltre i 19.000 articoli. Date una mano per le prossime migliaia

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Renovatio 21 ha superato il 19.000 articoli pubblicati.

 

Sono tantini, sì. Sopratutto considerando le risorse che ha questa piccola, immensa testata giornalistica. Sì, ribadiamolo: non siamo un «sito», non siamo un «blog», e soprattutto non siamo una stupida pagina Facebook o un canale Telegram.

 

Siamo, con tutti i crismi legali, una fonte di informazione. Cioè, siamo proprio ciò che vogliamo essere: il luogo dove il lettore può trovare fatti e pensieri per orientarsi nella terra desolata del XXI secolo. Ogni giorno, senza pausa, mai.

 

Ringraziamo i collaboratori di Renovatio 21. E aggiungiamo: chi vuole divenirlo, si faccia avanti. Essendo una testata giornalistica registrata, sarà possibile dopo un certo numero di articoli e il percorso stabilito dall’Ordine, ottenere il tesserino di giornalista.

 

Ringraziamo, soprattutto, i lettori che ci hanno sostenuto e che continuano a sostenerci.

 

Chiediamo qui uno sforzo per mandarci ancora avanti: una donazione, o un acquisto presso il nostro shop.

 

Fate una donazione con PayPal, sempre specificando la causale: «Sostegno al giornalismo indipendente»

 

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Per sostenerci potete anche acquistare uno dei prodotti realizzati da Renovatio 21: le felpe crociate sono ora molto indicate.

 

Aiutare Renovatio 21 significa aiutare la battaglia per la Verità, e cioè la Libertà. Significa manifestare la volontà di rigenerare il nostro tempo.

 

Significa continuare a far esistere uno spazio dove si trovano persone che non vogliono mentire, che desiderano vivere libere, che desiderano celebrare la vita.

 

Amiamo i nostri lettori: chi ci scrive lo sa. Li amiamo perché sono sinceri, perché condividono, giocoforza, un progetto molto più grande di un semplice giornale online, il progetto di combattere il caos del secolo che ci è stato dato da vivere, proteggendo le prossime generazioni dagli orrori che dobbiamo avere il coraggio di combattere ora.

 

Grazie a tutti voi.

 

Roberto Dal Bosco

 

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