Homeschooling
Gli hacker sfruttano la falla di Microsoft per lanciare un attacco cibernetico globale

Gli hacker hanno sfruttato una grave falla di sicurezza nel software SharePoint di Microsoft per violare i sistemi di condivisione dei documenti utilizzati da agenzie governative e aziende in tutto il mondo. Lo riporta il Washington Post, che cita funzionari statali e ricercatori privati.
L’attacco, che si è sviluppato negli ultimi giorni, ha preso di mira organizzazioni negli Stati Uniti, nell’Unione Europea, in Cina e in Brasile. Gli hacker hanno sfruttato una vulnerabilità precedentemente sconosciuta che ha permesso loro di rubare chiavi crittografiche, ottenendo così accesso a sistemi sensibili anche dopo il riavvio. La falla è rimasta inosservata nonostante l’ultimo aggiornamento di sicurezza di Microsoft rilasciato solo due settimane prima.
«Chiunque abbia un server SharePoint ospitato ha un problema», ha affermato Adam Meyers dell’azienda di sicurezza informatica CrowdStrike, descrivendo il problema come «una vulnerabilità significativa». Non darebbe immediatamente chiaro chi ci sia dietro l’attacco informatico, ha osservato il Washington Post.
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Microsoft ha riconosciuto la violazione e ha affermato di stare collaborando con il dipartimento della Sicurezza Interna e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per contenere i danni. Poiché al momento non è disponibile alcuna soluzione, l’azienda ha consigliato ai clienti interessati di scollegare i propri server da Internet.
L’ultimo attacco informatico si aggiunge all’ondata di preoccupazione sulla capacità di Microsoft di proteggere il proprio software. Tra i fornitori di software governativi più consolidati al mondo, l’azienda ha subito una serie di imbarazzanti fallimenti negli ultimi due anni, tra cui violazioni delle sue reti aziendali e degli account di posta elettronica dei suoi dirigenti.
I governi di tutto il mondo hanno cercato di ridurre la dipendenza dai fornitori di tecnologia occidentali e di affermare una maggiore sovranità digitale, non solo per proteggersi dai rischi per la sicurezza informatica, ma anche per proteggere la propria infrastruttura digitale dalla leva geopolitica degli Stati Uniti.
L’UE ha accelerato gli sforzi per ridurre la dipendenza dai servizi cloud e di Intelligenza artificiale americani, sostenendo alternative nazionali ed esplorando mandati di appalto. La Cina sta portando avanti una vasta campagna per sostituire hardware e software stranieri entro il 2027.
Come riportato da Renovatio 21, due anni fa Microsoft dichiarò di essere stata hackerata dagli hacker del gruppo Russia Midnight Blizzard, che aveva violato, secondo qualche riportato, il sistema di posta elettronica aziendale del colosso fondato da Bill Gates.
La Russia, che considera la tecnologia statunitense una minaccia per la sicurezza nazionale, sta sviluppando sistemi isolati e promuovendo piattaforme gestite dallo Stato. Microsoft, che ha sospeso le vendite di nuovi software in Russia a seguito dell’escalation del conflitto in Ucraina nel 2022, ora offre solo servizi limitati nel Paese. La filiale di Microsoft a Mosca ha presentato istanza di fallimento due mesi fa.
La grande azienda di Windows non è nuova alle controversie di geopolitica cibernetica.
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Come riportato da Renovatio 21, in un rapporto di Cyber Intelligence dello scorso annio, Microsoft scrisse che hacker e i siti di fake news presumibilmente legati all’Iran potrebbero essere intenzionati a commettere crimini negli Stati Uniti, con riferimento particolari all’influenza esterna nelle elezioni USA. «Gli attori iraniani hanno recentemente gettato le basi per operazioni di influenza mirate al pubblico statunitense e potenzialmente volte a influenzare le elezioni presidenziali statunitensi del 2024», aveva affermato il Threat Analysis Center (MTAC) di Microsoft.
Lo stesso MTAC poco prima che scattasse l’operazione militare speciale di Mosca in Ucraina, aveva dato avvertimento di un malware di tipo «wiper» – cioè che cancella tutto – mai visto prima che è apparso rivolto ai ministeri del governo e alle istituzioni finanziarie di Kiev. Lo riportò il New York Times, non si sa quanto conscio del fatto che il dato incontrovertibile desumibile dal reportage non era tanto la minaccia sventata, ma l’ingresso del colosso mondiale di Bill Gates nell’arena bellica, lasciando intendere che Microsoft lavora con la NATO e i governi occidentali.
Come riportato da Renovatio 21, nei mesi scorsi è stato puntato il dito contro l’azienda di Bill Gates anche per Gaza, con accuse a Microsoft di aver fornito tecnologia all’esercito israeliano, in particolare, ha scritto il giornale britannico Guardian, la piattaforma cloud Azure di Microsoft nelle loro unità aeree, terrestri e navali, aggiungendo che il servizio è stato utilizzato direttamente per supportare attività di combattimento e di Intelligence.
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Essere genitori
«In autunno vaccino anche ai bambini» dice Locatelli del CTS

«Vaccinando i bambini eviteremo focolai anche nelle scuole elementari e dunque il ricorso alla didattica a distanza. Limiteremo la circolazione del virus e la possibilità che contagino genitori e nonni. Sia la società pediatrica italiana, sia quella americana sono favorevoli alla vaccinazione dei bambini»Locatelli ha provveduto a ricordare che i vaccini di «Pfizer e Moderna sono vicini all’autorizzazione per i più piccoli, gli under 12». Non sappiamo bene cosa intenda per autorizzazione, forse per l’immissione nel mercato ad uso di emergenza? Sta parlando dell’autorizzazione americana o europea? Non importa molto, perché il destino immunitario dei nostri bambini, ci fa capire il luminare, è segnato: «io ritengo che sia necessario vaccinare anche i più piccoli». «Mi faccia ricordare che in Italia, da inizio pandemia, sono morti 28 pazienti di età pediatrica. E di questi 13 avevano meno di 10 anni. Così distribuiti: 4 sotto i 3 anni, 4 dai 3 ai 5 anni, 5 dai 6 ai 10 anni». Capito? Numeri da vertigine: ci chiediamo perché a questo punto non ce li ha chiamati per nome, così ci convincevamo definitivamente. Ah, sì, quella cosa, la privacy… ogni tanto ce ne dimentichiamo. Del resto siamo, come diceva un altro suo meno titolato collega, dei somari. Tuttavia, saremo dei somari che insegnano ai propri figli, visto che se ci ricatteranno con l’obbligo della puntura mRNA per entrare in classe, in classe non ci andranno, e decine, centinaia di migliaia di famiglie opteranno per l’homeschooling, così da rafforzare l’idea di una società divisa e retta sull’apartheid biotica.
Il dottor Locatelli del CTS «io ritengo che sia necessario vaccinare anche i più piccoli»Sapevamo sin dal principio che sarebbe andata così, che avrebbero messo le mani sui bambini, nonostante mesi fa l’OMS dicesse che «non dovrebbero essere vaccinati per il momento». Del resto, in tutta Italia, in questi sabati di protesta, uno dei canti più gettonati – già sentiti da noi che eravamo a fare lo scorso anno la battaglia sugli affidi – era proprio «giù-le-mani-dai-bambini». I due temi – potestà della famiglia naturale e vaccino – non sono separati, visto che anche ad altissimi livelli si parla di allontanare i bambini dai genitori se questi rifiutano la siringa genetica. In Australia, pare che dalle parole si sia passati ai fatti. Renovatio 21 da mesi riporta il push di Pfizer e Moderna per gli esperimenti vaccinali su bambini di età inferiore a 12 anni. Johnson & Johnson quattro mesi fa già preparava i test su neonati e donne incinte. Abbiamo riportato pure, con Children’s Health Defense di Robert F. Kennedy jr., come ogni indagine sui rischi dei vaccini COVID ai bambini venga censurata. Vogliamo ricordare la lettera di non più di due mesi fa scritta da 40 medici ai responsabili della politica del farmaco britannica: vaccinare i bambini per il COVID è «irresponsabile, non etico e non necessario».
Vogliamo ricordare il dottore ebreo americano Vladimir Zev Zelenko, tra i primi inventori di protocolli di cura basati sull’idrossiclorochina: l’obbligo vaccinale per i bimbi è «un crimine contro l’umanità».Vogliamo ricordare il dottor Louis Fouché, anestesista e specialista in rianimazione in uno dei quattro maggiori ospedali di Marsiglia, quando disse che il vaccino, «uno strumento terapeutico come un altro, non una religione», doveva essere rifiutato nel caso dei bambini, che «non sono né vettori né trasmettitori». Vogliamo ricordare il dottore ebreo americano Vladimir Zev Zelenko, tra i primi inventori di protocolli di cura basati sull’idrossiclorochina: l’obbligo vaccinale per i bimbi è «un crimine contro l’umanità». Già, «crimine contro l’umanità». Se avesse ragione lo Zelenko, come sarebbero da definire coloro che prendono per i nostri bambini una simile decisione?
Epidemie
«QAnon rapisce i bambini»: grande Corriere della Sera

Il principale quotidiano nazionale italiano la scorsa domenica pubblicava a pagina 17 un articolo dal titolo «Mia, 8 anni, rapita dalla madre e dalla setta QAnon».
La notizia in breve: «Mia, 8 anni, e la madre (…) che l’aveva fatta rapire, sono state ritrovate domenica mattina in Svizzera in una casa occupata del comune di Sainte-Croix, nel cantone di Vaud. Circa duecento gendarmi francesi le cercavano da martedì, e da due giorni anche la polizia svizzera collaborava alle indagini. Cinque persone, tre autori del rapimento e due complici, sono stati arrestati nei giorni scorsi ma la bambina e la madre restavano introvabili, fino a questa mattina». Un fatto di cronaca estera cui si dà particolare peso, del resto erano impegnati 200 gendarmi, roba che neanche Bin Laden.
Titolo del Corriere: «Mia, 8 anni, rapita dalla madre e dalla setta QAnon»
Ammettiamo di aver riletto il titolo un paio di volte per riuscire a crederci: un’oscuro evento di cronaca di un altro Paese – la Francia –veniva raccontato nella paginata degli esteri dove campeggiano un’articolessa sul Navalnij incarcerato e un editoriale di Sergio Romano.
Perché mai il massimo giornale italiano deve occuparsi di un caso del genere? Non sappiamo bene, in effetti, quanta della stampa estera segua le controversie sui minori in Italia – pensiamo ai casi istituzionali recenti – però dovete capire che qui c’è di mezzo QAnon, promossa subito a «setta». A dimostrazione che il giornale ha davvero compreso in profondità il tema di cui parla.
La madre della piccola era una cameriera separata che aveva «approfondito l’ostilità al sistema». Un caso davvero difficile, visto che «al momento della rivolta dei gilet gialli si è dedicata completamente alla causa»: ricorderete i gilet gialli, tremendo gruppo facinoroso il cui leader fu ricevuto all’epoca dall’attuale ministro degli esteri Luigi Di Maio. La signora, persa la custodia della piccola, Addirittura, «non voleva più che Mia andasse a scuola, “perché lo Stato non deve immischiarsi nell’educazione di mia figlia”»: insomma una madre che coltivava l’idea sovversiva dell’homeschooling.
Insomma: critica del sistema, gilet giallo, scuola parentale – una situazione tremenda
Insomma: critica del sistema, gilet giallo, scuola parentale – una situazione tremenda.
C0sì, la signora la ventottenne avrebbe (in mancanza di processo usiamo il condizionale, mentre il Corriere usa l’indicativo) « fatto rapire la figlia da cinque estremisti adepti delle teorie di complotto».
Uno dei rapitori, dice il Corrierone, appartiene «a un gruppo survivalista di estrema destra, che secondo i servizi francesi progettava attentati contro i centri di vaccinazione anti COVID e sequestri di altri bambini per “salvarli” dalle rete dei pedofili». Si può intravedere un nesso: se sei contro i vaccini potresti essere anche contro i pedofili, è c’è piazzata anche il marchio dei servizi segreti parigini (quelli che forse avrebbero messo la bomba alle tremiti per vendicarsi contro l’Italia della perdita del loro presidente a Tunisi, come sibilato in un articolo di Andrea Purgatori sullo stesso Corriere della Sera nel 1996?)
«Ha cominciato a frequentare i gruppi complottisti online aderendo alle tesi no-vax, all’idea che la rete 5G serva al controllo delle menti, e che il mondo sia governato da una setta satanista e pedofila come sostiene il movimento QAnon, fino a progettare quindi il rapimento della figlia»
Ma in realtà la faccenda è perfino peggiore: «ha cominciato a frequentare i gruppi complottisti online aderendo alle tesi no-vax, all’idea che la rete 5G serva al controllo delle menti, e che il mondo sia governato da una setta satanista e pedofila come sostiene il movimento QAnon, fino a progettare quindi il rapimento della figlia».
Capito? La ragazza era pure no-vax e anti 5G, non le bastava essere gilet gialla e homeschooler. E poi va da sé che frequentasse gruppi di «estrema destra». In più, si aggiunge il particolare saliente: sarebbe legata al «la diffusione, anche in Francia, delle idee del movimento QAnon nato negli Stati Uniti».
Ora, è davvero difficile chiamare movimento QAnon, che nel titolo invece chiamano «setta».
Specialmente ora: in settimana è uscito in USA presso la TV via cavo HBO un documentario in più episodi chiamato Q: Into the Storm. Dopo anni di lavoro a stretto contatto con vari personaggi coinvolti a vario titolo sul mistero di QAnon (chi è l’autore dei post firmati Q, che talvolta sembravano avere una sorta di precognizione su certi eventi politici), il regista arriva, nell’ultimo episodio, a dare la risposta che tutti cercano: Q altri non sarebbe che il ragazzo che con il padre gestiva le piattaforma dove Q postava.
Capito? La ragazza era pure no-vax e anti 5G, non le bastava essere gilet gialla e homeschooler. E poi va da sé che frequentasse gruppi di «estrema destra». In più, si aggiunge il particolare saliente: sarebbe legata al «la diffusione, anche in Francia, delle idee del movimento QAnon nato negli Stati Uniti».
La negazione delle speculazioni riguardo al fatto che dietro a Q vi fossero il generale Flynn, Steve Bannon o ambienti eversivi interni ai servizi, all’esercito o all’establishment è stata presa, dal mondo liberale, quasi come una catarsi: in fondo si tratta solo di un gioco per ragazzini nerd, un LARP (Live Action Role Playing Game) ingigantitosi fino a diventare l’attacco al Campidoglio dell’Epifania 2021.
Il Corriere sembra ignorarlo. Del resto, in un altro articoletto sul tema («QAnon: perché è difficile uscire da gruppi cospirazionisti») pubblicato lo stesso giorno, chiama il forum dove apparivano i post di Q (i «Q drops») 4chat invece di 4chan (senza nominare i vari 8 chan e 8kun dove il grosso della narrativa di Q si è spostata) tanto per far capire la grande conoscenza del fenomeno su cui si scrive, e del cui pericolo bisogna mettere in guardia il cittadino sincero democratico. Alla fine di quest’altro articolo, un riferimento può anche farci capire alcuni «fonti» utilizzate.
«In rete, hanno iniziato a circolare teorie all’apparenza non meno infondate ma meno grossolane di quelle di QAnon e, per questo, più insidiose, come segnala Anna-Sophie Harling di Newsguard, che si occupa di attendibilità delle notizie online» scrive il Corriere. Ah, Newsguard, certo.
Newsguard è una realtà che Renovatio 21 conosce bene: ci ha schedato, ben prima del COVID, per la nostra posizione sui vaccini – nonostante la lunga telefonata fattaci da New York dove spiegammo, con estrema pazienza, che riportiamo notizie e articoli ed esprimiamo il nostro punto di vista, come permessoci dal nostro tesserino dell’Ordine dei giornalisti e soprattutto dalla nostra Costituzione.
Poi, con il COVID, ci fece finire in una lista di diffusori di fake news sul COVID (la lista, ad oggi, pare essere sparita dalla rete: chissà perché, ma nell’archivio della Waybackmachine è rimasta): la colpa era quella di aver, da subito, parlato della possibilità di una fuga del virus dal laboratorio di Wuhan – sì, la tesi di cui adesso cominciano a parlare un po’ tutti, dall’ex capo del CDC al MIT di Boston. All’epoca della telefonata, ci era sembrato di capire che il problema poteva essere costituito dal fatto che ripubblichiamo gli articoli di Robert Kennedy jr. e di Children’s Health Defense – ancora più nello specifico, c’era forse questa questione della correlazione tra autismo e vaccini…
Ma torniamo al Corrierazzo. Dovete capire dove si vuole andare a parare parlando del pericolo delle teorie complottiste eredi di QAnon: «una di queste è The Great Reset, che propugna l’idea che il COVID sia stato creato o comunque sovrastimato per instaurare un nuovo ordine mondiale, ancora più a favore dei super ricchi». Quindi, fateci capire: il Grande Reset non è quell’idea mondialista post-pandemica diffusa a piene mani da Davos e dai suoi scherani, già propalata pubblicamente da Primi ministri e segretari ONU e implementata forse perfino fra gli amministratori di medio livello.
Se credi nel Grande Reset, sei tipo quelli di QAnon, un no-vax, un antipedofilo donchisciottesco, un no-5G, un gilet giallo, un homeschooler. Insomma una persona che potrebbe anche rapire sua figlia
Maddeché: se credi nel Grande Reset, sei tipo quelli di QAnon, un no-vax, un antipedofilo donchisciottesco, un no-5G, un gilet giallo, un homeschooler. Insomma una persona che potrebbe anche rapire sua figlia.
Perché dovete fidarvi dei professionisti del Corriere e delle liste di proscrizione compilate da Newsguard. Dovete sapere nel loro sito, sepolta nella pagina dei partner, c’è una bella frase in evidenza: «Il programma di alfabetizzazione ai media di NewsGuard è reso possibile grazie al generoso supporto di Microsoft». Per essere più chiari, è riportato bello grande anche il logo di Microsoft; e nella home, quando indicano come scaricare l’estensione Newsguard per il tuo browser, i primi due sono quelli di Microsoft, che, diciamolo, nel mondo sono minoritari non esattamente usatissimi.
Microsoft, sì, l’aziendina di Bill Gates. Massì, quello che vuole vaccinare l’universo, oscurare il sole (sì), forse pure cambiare l’alimentazione e l’agricoltura tutta, e certamente ridurre la popolazione.
Quello sostenuto dai cinesi al punto che lo hanno difeso apertamente, sulla TV pubblica, dagli attacchi dei complottisti.
«Il programma di alfabetizzazione ai media di NewsGuard è reso possibile grazie al generoso supporto di Microsoft»
Quello che, nonostante l’invito del Presidente degli Stati Uniti, ha preferito non incontrare Robert Kennedy.
Quello che è primo finanziatore di quell’OMS cui ora si affida Facebook (cioè la vostra libertà di parola) e che di fatto può disporre di una censura globale su tutti i vostri messaggi (sognando pure di entrare nelle vostre chat di Whatsapp. Quello dei passaporti vaccinali. Quello che vuole che mangiate tutti la carne sintetica.
Quello che dice che forse si tornerà alla normalità nel 2022, forse dopo una nuova generazione di super-vaccini COVID, magari da distribuire in dosi multiple. Quello il cui vaccino antipolio ha riportato la poliomelite in Africa, dove peraltro già stava devastando l’economia alimentare.
Microsoft, sì, l’aziendina di Bill Gates. Massì, quello che vuole vaccinare l’universo, oscurare il sole, forse pure cambiare l’alimentazione e l’agricoltura tutta, e certamente ridurre la popolazione.
Quello che ha possenti legami con le farmaceutiche, che lo rendono ancora più ricco.
Quello la cui rete di potere è oramai in grado di minacciare la vita su tutta la terra.
Quello che aveva quella strana amicizia con il pedofilo eugenetista Jeffrey Epstein.
Quello che dice che «questa pandemia non sarà l’ultima».
Quello sostenuto dai cinesi al punto che lo hanno difeso apertamente, sulla TV pubblica, dagli attacchi dei complottisti
Quello che a cena con Soros e Rockefeller discute amabilmente della riduzione della popolazione terrestre.
Proprio lui. Ma che vi credete? Come per i morti dopo il vaccino, non c’è «nessuna correlazione». Provate a metterlo in dubbio. Dai, provate.
Quindi, zitti complottisti, futuri rapitori di bambini.
Quindi, zitti complottisti, futuri rapitori di bambini. Centinaia di gendarmi e i servizi segreti potrebbero già essere sulle vostre tracce
Centinaia di gendarmi e i servizi segreti potrebbero già essere sulle vostre tracce. Minga si scherza.
Roberto Dal Bosco
Immagine di Anthony Crider via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)
Epidemie
Guardate questa insegnante. Scegliete l’Homeschooling

In Oregon è andato in scena uno dei più grandi spot per l’Homeschooling della storia umana.
Il video lo avete visto di già, forse. È talmente inguardabile che potrebbe fare male agli occhi. È diventato virale in poco tempo.
La clip, ripresa in strada mentre un pacifico gruppo di pedoni mostra dei cartelli anti-lockdown, mostra un insegnante che urla contro i manifestanti.
In Oregon è andato in scena uno dei più grandi spot per l’Homeschooling della storia umana.
«Uccidetevi!», urla la signora dalla macchina, mascherina d’ordinanza che penzola sotto il mento, grida isteriche e dito medio ad abundatiam.
UNHINGED: Teacher from Oregon has a complete mental breakdown over COVID and yells at families that are rallying to ReOpen their businesses. pic.twitter.com/GEmP7aqCAU
— Katie Daviscourt???????? (@KatieDaviscourt) December 7, 2020
«Uccidetevi!», urla la signora dalla macchina, mascherina d’ordinanza che penzola sotto il mento, grida isteriche e dito medio ad abundatiam.
L’incidente è avvenuto ieri durante una manifestazione a Bend, in Oregon, in cui i manifestanti hanno espresso la loro opposizione alle restrizioni del COVID-19 che continuano a vedere le piccole imprese fallire mentre giganti transnazionali come Walmart e Amazon realizzano profitti record, ricorda Summit News.
La donna si sporge dal finestrino della sua macchina e insulta i partecipanti al raduno: «Puttana! Ucciditi!» dice ad una signora.
«Sono una fottuta insegnante, lavoro nelle scuole – grida la donna, credendo forse di impressionare il gruppo –Insegno agli studenti, le famiglie dei miei studenti stanno morendo!».
La donna si sporge dal finestrino della sua macchina e insulta i partecipanti al raduno: «Puttana! Ucciditi!» dice ad una signora.
La donna poi fa gesti osceni con le mani alla folla: «fanculo a tutti voi!». I manifestanti rispondono con il canto ritmato «U-S-A! U-S-A», un grande classico delle marce e dei comizi di Trump. La signora insegnante poi sgomma via. prima che se ne vada.
Il video ha già milioni di visualizzazioni.
Un caso simile, in Italia, fu quello della maestra che urlò contro la polizia «Dovete morire!» in un assolo prodotto durante un corteo «antifascista» a Torino nel 2018. «Merde! Merde! Mi fate schifo! Dovete morire! Fascisti di merda!». Fu indimenticabile.
Finché ancora vi lasciano, non pensateci due volte: fate Homeschooling. Stabilite una Scuola parentale.
Sono esempi, da una parte all’altra dell’Oceano, di come può essere un’insegnante oggi.
Per cui, finché ancora vi lasciano, non pensateci due volte: fate Homeschooling. Stabilite una Scuola parentale.
È un vostro diritto costituzionale – per quanto possa valere oggi la Costituzione.
È un vostro dovere di genitori. Proteggete i vostri figli.
Riguardate lo spot quante volte volete, fino a che non vi è passata completamente la voglia di mandare vostro figlio a scuola – pubblica, privata, che differenza fa?
Riguardate lo spot quante volte volete, fino a che non vi è passata completamente la voglia di mandare vostro figlio a scuola – pubblica, privata, che differenza fa?
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