Connettiti con Renovato 21

Geopolitica

Erdogan: «Il mondo occidentale ha fallito ancora una volta la prova dell’umanità a Gaza»

Pubblicato

il

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha attaccato l’intero blocco dei Paesi occidentali mettendone in discussione l’umanità.

 

Le affermazioni di Erdogan, che ricordiamo guida un Paese NATO, sono state fatte durante una conferenza stampa dopo una riunione del gabinetto di governo turco lo scorso 31 ottobre.

 

«Il nostro obiettivo è far uscire la nostra regione dal vortice in cui è stata trascinata», ha sottolineato Erdogan, che ha sottolineato che porre fine al massacro di Gaza è la massima priorità di Ankara: «a tal fine, prima dovrebbe essere dichiarato un cessate il fuoco e poi dovrebbe essere aperta la strada verso una pace permanente», e ha ribadito la sua insistenza sulla necessità di una «Conferenza internazionale di pace su Palestina-Israele… con la partecipazione di tutte le parti interessate».

 

Erdogan ha anche sostenuto che «è necessaria la creazione di un nuovo meccanismo di sicurezza in collaborazione con gli attori regionali» e ha affermato che la Turchia è «pronta ad assumersi la responsabilità se tale passo verrà compiuto».

 

Il presidente turco si è scagliato contro chi ha protetto i perpetratori del massacro e quelli che sono stati in silenzio mentre la popolazione di Gaza veniva uccisa. «I Paesi che affermano di essere la culla della democrazia e dei diritti umani purtroppo sostengono apertamente questo massacro… Sottolineiamo che la sicurezza a Gaza non può essere raggiunta provocando più spargimenti di sangue, uccidendo più bambini, colpendo più ospedali, scuole, moschee, chiese o mercati e facendo piovere più bombe su Gaza».

 

«Il mondo occidentale, in particolare i paesi europei, ancora una volta ha fallito il test di umanità a Gaza. Guardate, stanno morendo bambini, stanno morendo donne e gli ospedali sono stati bombardati esattamente da 25 giorni. 2,3 milioni di abitanti innocenti di Gaza in un territorio di 360 kmq stanno lottando per sopravvivere esattamente da 25 giorni. Tutte le qualità umanitarie vengono sterminate una ad una a Gaza da 25 giorni» ha denunciato l’Erdogan.

 

«Tuttavia, l’Unione Europea non può nemmeno chiedere un cessate il fuoco, per non parlare di condannare Israele. I media internazionali non riescono a pronunciare nemmeno una sola frase critica, anche se oltre 34 loro colleghi sono stati massacrati a Gaza» ha lamentato il turco.

 

«Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite resta a guardare mentre gli organi e il personale delle Nazioni Unite vengono presi di mira a Gaza. Le organizzazioni per i diritti umani restano indifferenti di fronte ai crimini che vengono commessi contro l’umanità esattamente da 25 giorni».

Sostieni Renovatio 21

«Lasciatemi dire apertamente che coloro che sono testimoni della morte di migliaia di bambini di Gaza oggi non avranno credibilità per qualsiasi cosa diranno domani su qualsiasi argomento» ha chiosato Erdogano.

 

Come riportato da Renovatio 21, il presidente turco in settimana aveva accusato Israele di crimini di guerra.

 

Il presidente turco ha dichiarato che l’assedio israeliano di Gaza – che ha impedito a cibo, acqua, medicine ed elettricità di raggiungere l’enclave – sarebbe «contro le leggi di guerra», e la scorsa settimana ha accusato Israele di aver commesso un «genocidio» contro i palestinesi.

 

Mercoledì, in un discorso ai parlamentari turchi, Erdogan aveva affermato che «Hamas non è un’organizzazione terroristica, è un gruppo di combattenti per la libertà, mujaheddin che combattono una battaglia per proteggere le loro terre e la loro gente». Come noto al pubblico sin dai tempi della guerra nell’Afghanistan sovietico, mujaheddin è parola che significa «guerriero santo», ossia membro attivo della jihad.

 

La popolazione turca si è spesa in manifestazioni massive andando in piazza con slogan contro Israele e pro-palestinesi. Fuochi d’artificio sono stati sparati contro il consolato israeliano di Istanbul dopo la distruzione dell’ospedale battista di Gaza. Secondo i resoconti dei media, Israele ha successivamente ritirato i suoi diplomatici dal Paese.

 

 

 

Il 28 ottobre una manifestazione pro-palestina ha raggruppato a Istanbul forse un milione e mezzo di persone. All’evento ha partecipato, facendo un discorso con kefiah e bandiera palestinese al collo, lo stesso Erdogan. Si sarebbero uditi cori della popolazione che vuole militari turchi a Gaza.

 

 

Secondo alcuni la Turchia potrebbe intervenire nel conflitto nel caso di un’escalation regionale del conflitto.

 

Più in profondità rispetto ai discorsi pubblici, potrebbero esservi legami profondi tra il potere turco e Hamas. L’analista geopolitico Thierry Meyssan ha mosso la pesante accusa secondo cui «i leader politici di Hamas abitano in Turchia, protetti dai servizi segreti. In realtà c’è Ankara dietro Hamas e l’operazione “Diluvio di Al Aqsa”».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21



<

Continua a leggere

Geopolitica

Zakharova: l’UE che odia la Russia «è caduta nella follia politica». Il comandante NATO: l’alleanza può «creare dilemmi» a Mosca

Pubblicato

il

Da

Continua l’escalation tra Europa e Russia.   Nel suo consueto briefing con la stampa, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato che la Russia sta preparando un pacchetto di misure di ritorsione nel caso in cui l’UE procedesse al furto dei beni russi congelati, come è attualmente oggetto di accese discussioni all’interno dell’UE.   «Qualsiasi azione illegale riguardante i nostri beni statali incontrerà sicuramente una dura risposta… Si sta già lavorando a misure di ritorsione nel caso in cui i beni russi vengano sequestrati, ovvero rubati».  La Zakharova ha affermato che questa “strategia inizialmente zoppa e imperfetta, imposta all’intera UE dalla sua ala ostile alla Russia, si è trasformata in follia politica. Il loro desiderio di infliggere danni alla Russia ha la precedenza su tutto il resto… Non può essere classificato come altro che furto».

Iscriviti al canale Telegram

L’UE, ha aggiunto, a differenza degli emissari americani Steve Witkoff e Jared Kushner che «cercano risultati, non solo pubbliche relazioni», sta sabotando gli sforzi di pace a ogni passo. «Tutto ciò comporta il rischio di un’ulteriore escalation e incoraggia i neonazisti, e ora i terroristi neonazisti in Ucraina, a commettere nuovi crimini barbari».   Nel frattempo, il Comandante della NATO, Generale Alexus Grynkewich il 4 dicembre in un discorso ai giornalisti presso il quartier generale militare della NATO a Mons, in Belgio, ha suggerito che la NATO potrebbe diventare più «proattiva» in risposta alle presunte minacce ibride russe.   «Le minacce ibride sono un problema reale, e credo che possiamo prevedere che si verificheranno più spesso», ha affermato, secondo quanto riportato dall’agenzia  Reuters, affermando che alcuni recenti incidenti in Europa sono stati sconsiderati e altri intenzionali e aggiungendo che è importante identificare chi c’è dietro gli incidenti ibridi e che l’Alleanza sapeva che dietro alcuni di essi c’era la Russia. «Pensiamo anche ad essere proattivi… Se la Russia sta cercando di crearci dei dilemmi, allora forse ci sono modi in cui potremmo crearne anche noi a loro», ha affermato, aggiungendo che la NATO è un’alleanza difensiva e «non c’è nulla di offensivo in questo».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di Valsts kanceleja/State Chancellery via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 4.0
Continua a leggere

Geopolitica

Putin ha ribadito con enfasi che Trump vuole la pace in Ucraina

Pubblicato

il

Da

Durante l’intervista concessa a India Today, al presidente russo Vladimir Putin è stato domandato: «Come pensa che reagirà il presidente Trump a tutto questo?».

 

Il leader del Cremlino ha replicato: «Sapete, né il primo ministro Modi né io, nonostante alcune pressioni esterne che subiamo, abbiamo mai – e voglio sottolinearlo, voglio che lo sentiate – affrontato la nostra collaborazione per andare contro qualcuno. Il presidente Trump ha la sua agenda, i suoi obiettivi, mentre noi ci concentriamo sui nostri – non contro nessuno, ma piuttosto per salvaguardare i nostri rispettivi interessi, quelli dell’India e della Russia. Nei nostri rapporti, non arrechiamo danno agli altri, e credo che i leader di altri Paesi dovrebbero apprezzarlo»

 

«Sapete, lui [Trump] persegue la sua politica e ha dei consiglieri – le sue decisioni non vengono prese dal nulla. Ha dei consiglieri che credono che l’attuazione di tali politiche tariffarie, che comportano l’imposizione di dazi aggiuntivi ai partner commerciali, in definitiva avvantaggi il Economia statunitense. Presumo che stia agendo in buona fede» ha dichiarato Putin.

Aiuta Renovatio 21

L’incontro Witkoff/Kushner, ha continuato il presidente russo,  «è stata una conversazione molto produttiva, poiché ciò che i nostri colleghi americani hanno presentato era, in un modo o nell’altro, in una certa misura, all’incontro di Anchorage. Tuttavia, ciò che gli americani ci hanno portato questa volta era davvero nuovo; non l’avevamo mai visto prima. Pertanto, abbiamo dovuto esaminare praticamente ogni punto, ed è per questo che ci è voluto così tanto tempo. Quindi è stata una conversazione significativa, altamente specifica e sostanziale»

 

«Hanno parlato con i rappresentanti ucraini, poi con gli europei, sono venuti qui, hanno avuto un altro incontro con ucraini ed europei. Penso che dovremmo impegnarci in questo sforzo piuttosto che ostacolarlo» ha detto Putin, che ha poi aggiunto che «sì, c’era, in effetti, la sensazione – no, più di una semplice sensazione, non ho assolutamente dubbi che il presidente Trump avesse intenzioni genuine».

 

Putin è poi tornato a sottolineare il punto. «Per quanto riguarda la situazione in Ucraina – sì, lasciatemelo ripetere ancora una volta, sono assolutamente certo, senza alcun dubbio, che lui [Trump] mira sinceramente per una risoluzione pacifica (…)  Vorrei sottolinearlo ancora una volta: gli Stati Uniti potrebbero avere diverse ragioni per questo – umanitarie, personalmente per Trump, che vuole sinceramente porre fine alle ostilità e prevenire ulteriori perdite di vite umane, ma potrebbero esserci anche interessi politici legati alla fine del confronto tra Russia e Ucraina, o anche motivazioni economiche. A proposito, possono riguardare il settore energetico e altri ambiti. Ci sono numerosi ambiti in cui il ripristino delle relazioni economiche tra Stati Uniti e Russia andrebbe a vantaggio di entrambe le parti».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) 

Continua a leggere

Geopolitica

Orban: l’UE annega nella corruzione

Pubblicato

il

Da

L’UE continua a rivendicare la sua «superiorità morale» nonostante sia «annegata» nella corruzione, ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban, accusando Bruxelles e Kiev di proteggersi a vicenda dagli scandali di corruzione.   Venerdì Orban ha attaccato duramente la leadership dell’UE in un’intervista a Kossuth Radio, evocando l’ultimo scandalo di corruzione che ha colpito l’Unione all’inizio di questa settimana. La Procura europea (EPPO) ha formalmente accusato tre sospettati di alto profilo, tra cui l’ex responsabile della politica estera dell’Unione e vicepresidente della Commissione europea, Federica Mogherini, di frode, corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale.   Il primo ministro ungherese ha tracciato parallelismi tra la vicenda e la serie di scandali di corruzione che hanno colpito l’Ucraina, tra cui il sistema di tangenti da 100 milioni di dollari legato alla cerchia ristretta di Volodymyr Zelens’kjy. Nonostante lo scandalo, Bruxelles ha cercato di ottenere 135 miliardi di euro per sostenere Kiev nel corso del prossimo anno.

Sostieni Renovatio 21

L’UE non è riuscita a fornire una risposta adeguata allo scandalo di corruzione in Ucraina, ha affermato Orban, accusando la leadership dell’Unione di voler coprire Kiev. «L’UE sta annegando nella corruzione. I commissari sono accusati di gravi reati, la Commissione e il Parlamento sono travolti dallo scandalo, eppure Bruxelles continua a rivendicare la superiorità morale. La corruzione in Ucraina dovrebbe essere denunciata dall’UE, ma ancora una volta è la solita vecchia storia: Bruxelles e Kiev si proteggono a vicenda invece di affrontare la verità», ha scritto Orban su X, condividendo un estratto dell’intervista.   Le sue osservazioni seguono le dichiarazioni rilasciate all’inizio di questa settimana dal ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto, che ha accusato l’UE di essere riluttante a denunciare la corruzione ucraina «perché anche Bruxelles è costellata da una rete di corruzione simile».   «Nessuno ha chiesto conto agli ucraini delle centinaia di miliardi di euro di aiuti dell’UE dopo che è stato rivelato che in Ucraina si stava verificando corruzione ai massimi livelli statali», ha detto lo Szijjarto ai giornalisti, aggiungendo che il denaro dei contribuenti europei finisce in ultima analisi nelle «mani di una mafia di guerra».  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di European People’s Party via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Continua a leggere

Più popolari