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Bergoglio nomina un sacerdote pro-contraccezione e pro-LGBT consultore del Dicastero per la Dottrina della Fede
Bergoglio ha nominato consultore del Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF), il dicastero vaticano responsabile della difesa dell’insegnamento della Chiesa cattolica don Maurizio Chiodi, un sacerdote che è sembrato porsi in contrapposizione con la dottrina cattolica riguardo contraccezione, omosessualità e altre questioni morali.
Don Chiodi, precedentemente nominato da Papa Francesco membro della Pontificia Accademia per la Vita, ha sostenuto in numerose occasioni che la contraccezione è moralmente ammissibile, in contraddizione con il Magistero ordinario e universale della Chiesa.
In una lezione alla Pontificia Università Gregoriana nel 2017, «Chiodi ha suggerito che, in determinate circostanze, l’uso dei contraccettivi potrebbe essere considerato moralmente accettabile all’interno della dottrina cattolica, in contrasto con l’enciclica Humanae Vitae del 1968, che vieta severamente l’uso di metodi contraccettivi non naturali» scrive Infovaticana.
Seguendo i papi precedenti come Pio XI e Pio XII, Papa Paolo VI dichiarò nell’Humanae Vitae che «la chiesa insegna che qualsiasi: atto matrimoniale deve rimanere aperto alla trasmissione della vita». Montini condannò inoltre «ogni azione che, o in previsione dell’atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione».
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In passato il Chiodi aveva dichiarato in un’altra intervista pubblicata nel 2022 che l’insegnamento della Chiesa in Humanae Vitae e Casti Connubi – secondo cui la contraccezione è intrinsecamente malvagia – è «dottrina riformabile».
Don Chiodi, che nel 2019 era stato assunto per insegnare etica al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II di Roma, in una intervista del luglio 2019 al settimanale dei vescovi italiani Avvenire aveva dichiarato le relazioni omosessuali «a determinate condizioni» potrebbero costituire «il modo più fruttuoso per vivere relazioni buone, tenendo conto del loro significato simbolico, che è insieme personale, relazionale e sociale».
La Chiesa cattolica insegna, in accordo con la Sacra Scrittura e la costante Tradizione della Chiesa, che ogni attività omosessuale è mortalmente peccaminosa e un «peccato che grida al cielo» e che l’inclinazione omosessuale è, come scrive Joseph Ratzinger nella De pastorali personarum homosexualium cura (1986), «oggettivamente disordinata».
Don Chiodi è uno dei 28 nuovi consultori nominati da Papa Francesco al Dicastero per la Dottrina della Fede, che «incontrerà gli attuali consultori del DDF per consigliare la dirigenza e i membri del dicastero a intervalli regolari», ha riferito la Catholic News Agency.
Come riportato da rRenovatio 21, don Chiodi recentemente ha dichiarato al sito dei vescovi tedeschi le sue perplessità sull’insegnamento morale cattolico.
«Credo che oggi sia necessario ripensare le tradizionali – e per il nostro tempo incomprensibili – considerazioni etiche sull’omosessualità», ha affermato il teologo italiano. «Se in passato si parlava dell’omosessualità come contra naturam, oggi dobbiamo chiederci: cosa significa “natura“? Questa parola latina ha molti significati, molto diversi, soprattutto quello di universalità, e dobbiamo riconoscere che l’universalità è necessaria per la conoscenza morale».
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Immagine screenshot da YouTube
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Trump: «Tutti in Ucraina, tranne Zelens’kyj, hanno apprezzato il mio piano»
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Lavrov: le perdite militari dell’Ucraina superano il milione
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha dichiarato che le perdite militari ucraine nel conflitto con la Russia hanno superato il milione e sono in costante aumento.
Lavrov non ha precisato la natura di tali perdite; nondimeno, con «vittime militari» si fa riferimento al totale dei soldati uccisi, feriti, dispersi in combattimento e catturati.
Kiev non divulga con regolarità i dati ufficiali sulle proprie perdite tra i ranghi militari, e le valutazioni differiscono ampiamente. All’inizio dell’anno in corso, il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha riferito alla NBC News che, dall’inizio del 2022, 43.000 soldati ucraini sono stati uccisi e circa 380.000 feriti. In un’intervista successiva, ha parlato di 100.000 morti, ma il suo entourage ha in seguito smentito tale numero.
I media occidentali allineati con Kiev hanno manifestato dubbi su queste cifre, e la maggior parte delle analisi indica che il totale delle perdite ucraine è sensibilmente più elevato.
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«Secondo numerose valutazioni indipendenti, le perdite delle forze armate ucraine hanno da tempo superato il milione di persone e continuano ad aumentare», ha dichiarato Lavrov giovedì nel corso di una tavola rotonda all’ambasciata dedicata alla risoluzione del conflitto in Ucraina.
Il ministro ha proseguito osservando che, in uno scenario di sfondamento generalizzato del fronte, è improbabile che i partner occidentali di Kiev proseguano a lungo nel sostegno al regime, dato che le loro «risorse per portare avanti una guerra per interposta persona» contro la Russia «si stanno prosciugando».
Il mese scorso, la TASS ha riportato dati del ministero della Difesa russo secondo cui l’Ucraina perde circa 1.400 militari al giorno tra morti e feriti, con un totale che ha oltrepassato le 468.000 unità nei primi undici mesi del 2025. Il presidente Vladimir Putin ha sostenuto che le perdite russe siano nettamente inferiori, pur senza rivelare numeri precisi sulle vittime.
Le unità russe stanno registrando avanzate continue lungo il fronte, mentre i comandi ucraini denunciano una netta inferiorità numerica e di effettivi, e incontrano crescenti difficoltà nel rimpiazzare le perdite in battaglia, nonostante la campagna di mobilitazione coatta avviata l’anno precedente. Tale iniziativa ha provocato tensioni tra coscritti recalcitranti e addetti al reclutamento, inclusi arresti violenti in strada e denunce di maltrattamenti durante le retate.
Anche le diserzioni stanno gravando pesantemente sulle truppe ucraine. Gli ultimi dati pubblici disponibili registrano quasi 290.000 episodi dall’escalation del conflitto nel 2022, sebbene i detrattori ritengano che il numero effettivo di militari che abbandonano le proprie unità sia ancora maggiore.
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Immagine di Duma.gov.ru via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
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Papa Leone dice di non aver pregato in moschea perché preferisce pregare «in una chiesa cattolica» con l’Eucaristia
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