Geopolitica
Attacco aereo della Tailandia sulla Cambogia

Secondo una dichiarazione dell’esercito thailandese, giovedì la Tailandia ha condotto un attacco aereo su un obiettivo militare cambogiano, nel contesto di una rinnovata violenza derivante da annose controversie territoriali.
La fiammata segue mesi di crescenti tensioni su un tratto di territorio rivendicato da entrambe le parti, eredità delle mappe francesi dell’era coloniale e di una demarcazione irrisolta. Dal 2008 si sono verificate schermaglie periodiche e l’ultima tornata di scontri è iniziata a fine maggio.
Il vice portavoce dell’esercito tailandese, Richa Suksuwanon, ha dichiarato giovedì mattina che la Tailandia ha impiegato «la potenza aerea contro obiettivi militari come pianificato» Il Ministero della Difesa della Cambogia ha dichiarato che due bombe sono state sganciate da un aereo tailandese su una strada.
BREAKING 🚨
💣🇹🇭🇰🇭💥Thailand launches airstrikes on Cambodian military bases
Just as Russia and Ukraine remain battlefields, the next battlefield will be Thailand and Cambodia.📸-unverified#ThailandStartedTheWar #Thailand #cambodiaopnedfire #airstrike #Cambodiaopenfire pic.twitter.com/DJ3KzceSVx
— Latest News (@latestnews1_) July 24, 2025
I can’t believe what I’m seeing…
Cambodia has started killing and bombing innocent defenceless Thai civilians along the Thailand Cambodia border.
Thailand needs to act quickly and finish what these cowards have started!! 🤬🤯
#กัมพูชายิงก่อน #ไทยนี้รักสงบแต่ถึงรบไม่ขลาด… pic.twitter.com/a5GaoxiaJw
— esr0128 (@esr0128) July 24, 2025
THAILAND’S REVENGE AFTER CAMBODIA OPENS FIRE⚡️
🗓24th July 2025
Thailand bombs Cambodia using F-16 Fighter Jets & destroys some military sites.#Thailand #Cambodia #ThailandCambodia #ไทยกัมพูชา #กัมพูชายิงก่อน #กองทัพบก #ไทยนี้รักสงบแต่ถึงรบไม่ขลาด #กองทัพอากาศ #ปราสาทตาเมือนธม pic.twitter.com/hOoStr3Ebm— Barbarik (@Sunny_000S) July 25, 2025
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Gli scontri si sarebbero concentrati nell’area circostante il contestato tempio di Prasat Ta Muen Thom, risalente all’XI secolo. Funzionari tailandesi hanno dichiarato che 11 civili sono stati uccisi dal fuoco dell’artiglieria cambogiana. Un video online mostrava una stazione di servizio in fiamme, presumibilmente dopo essere stata colpita da un razzo cambogiano. Le autorità tailandesi hanno ordinato l’evacuazione dei villaggi in quattro province di confine.
Il ministero degli Esteri cambogiano ha accusato la Tailandia di aver condotto «attacchi immotivati, premeditati e deliberati», affermando che il Paese stava agendo per legittima difesa. Phnom Penh ha condannato le azioni di Bangkok e ha chiesto il ritiro delle truppe tailandesi «dal loro lato» della frontiera.
Il ministero degli Esteri siamese ha risposto incolpando la Cambogia dell’escalation, sottolineando i recenti incidenti con le mine antiuomo che hanno ferito soldati tailandesi. I funzionari hanno affermato che le mine erano state appena piazzate, non residui di precedenti conflitti nella regione.
Il ministero ha anche riferito che giovedì l’artiglieria pesante cambogiana ha preso di mira una base militare tailandese. Bangkok ha richiamato il suo ambasciatore dalla Cambogia e ha affermato di aspettarsi che Phnom Penh intraprenda azioni diplomatiche reciproche.
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Immagine di DMA Hawaii Forward Command via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
Geopolitica
Attacco israeliano in Qatar. La condanna di Trump

#Qatar / #Palestine / #Israel 🇶🇦🇵🇸🇮🇱: Israeli Air Forces carried out air strikes to assassinate Senior officials of #HAMAS in the city of #Doha.
Reportedly HAMAS negotiation team was targeted with Air-To-Surface Missiles while discussing the ceasefire in the capital of Qatar. pic.twitter.com/WdWuqY6rXq — War Noir (@war_noir) September 9, 2025
🚨🇮🇱🇶🇦🇵🇸 BREAKING: ISRAEL just AIRSTRIKED Hamas’s negotiation team in DOHA, QATAR pic.twitter.com/cTdA5fT4gP
— Jackson Hinkle 🇺🇸 (@jacksonhinklle) September 9, 2025
BREAKING:
Israeli fighter jets struck Qatar’s capital, Doha. An Israeli airstrike in Doha killed Hamas leader in Gaza, Khalil al-Hayya, and three senior members of the group’s leadership, Al Arabiya reports, citing sources. Al Hadath states those in the targeted building… pic.twitter.com/03rwdUbvZ5 — Visegrád 24 (@visegrad24) September 9, 2025
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NEW: Qatar reserves the right to retaliate for the Israeli attack against Doha, Qatari PM says
“We’ve reached a decisive moment; There should be retaliation from the whole region” pic.twitter.com/dKHnqEHNqN — Ragıp Soylu (@ragipsoylu) September 9, 2025
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Nel suo post Trump ha affermato che il bombardamento israeliano all’interno di «una nazione sovrana e stretto alleato degli Stati Uniti» non ha «favorito gli obiettivi di Israele o dell’America». «Considero il Qatar un forte alleato e amico degli Stati Uniti e mi dispiace molto per il luogo dell’attacco», ha scritto, sottolineando che l’attacco è stato «una decisione presa dal primo ministro Netanyahu, non una decisione presa da me». Trump ha affermato che, non appena informato dell’operazione, ha incaricato l’inviato speciale statunitense Steve Witkoff di avvertire i funzionari del Qatar, ma ha osservato che l’allerta è arrivata «troppo tardi per fermare l’attacco». Il presidente ha affermato che eliminare Hamas era un «obiettivo degno», ma ha espresso la speranza che «questo sfortunato incidente possa servire come un’opportunità per la PACE». Da allora Trump ha parlato con Netanyahu, che gli ha detto di voler fare la pace, e con i leader del Qatar, che ha ringraziato per il loro sostegno e ha assicurato che «una cosa del genere non accadrà più sul loro territorio». La Casa Bianca ha definito l’attacco un incidente «sfortunato». Trump ha dichiarato di aver incaricato il Segretario di Stato Marco Rubio di finalizzare un accordo di cooperazione per la difesa con il Qatar, designato come «importante alleato non NATO».( @realDonaldTrump – Truth Social Post ) ( Donald J. Trump – Sep 09, 2025, 4:20 PM ET )
This morning, the Trump Administration was notified by the United States Military that Israel was attacking Hamas which, very unfortunately, was located in a section of Doha, the Capital of… pic.twitter.com/axQSlL46gW — Fan Donald J. Trump 🇺🇸 TRUTH POSTS (@TruthTrumpPosts) September 9, 2025
“The president views Qatar as a strong ally and friend of the United States and feels very badly about the location of this attack.”
White House press sec. Karoline Leavitt read a statement after Israel’s strike on Hamas leadership in Doha. https://t.co/X3EkiIHoZ7 pic.twitter.com/OdDyR4QcgF — ABC News (@ABC) September 9, 2025
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Geopolitica
Lavrov: la Russia non ha voglia di vendetta

La Russia non ha intenzione di vendicarsi dei paesi occidentali che hanno interrotto i rapporti e fatto pressioni su Mosca a causa del conflitto in Ucraina, ha affermato il ministro degli Esteri Sergej Lavrov.
Intervenendo lunedì all’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca, Lavrov ha sottolineato che la Russia non intende «vendicarsi o sfogare la propria rabbia» sulle aziende che hanno deciso di sostenere i governi occidentali nel loro tentativo di sostenere Kiev e imporre sanzioni economiche a Mosca, aggiungendo che l’ostilità è generalmente «una cattiva consigliera».
«Quando i nostri ex partner occidentali torneranno in sé… non li respingeremo. Ma… terremo conto che, essendo fuggiti su ordine dei loro leader politici, si sono dimostrati inaffidabili», ha affermato il ministro.
Secondo Lavrov, qualsiasi futuro accesso al mercato dipenderà anche dalla possibilità che le aziende rappresentino un rischio per i settori vitali per l’economia e la sicurezza della Russia.
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Il ministro ha sottolineato che la Russia è aperta alla cooperazione e non ha alcuna intenzione di isolarsi. «Viviamo su un piccolo pianeta. Costruire i muri di Berlino è stato in stile occidentale… Non vogliamo costruire alcun muro», ha affermato, riferendosi al simbolo della Guerra Fredda che ha diviso la capitale tedesca dal 1961 al 1989.
«Vogliamo lavorare onestamente e se i nostri partner sono pronti a fare lo stesso sulla base dell’uguaglianza e del rispetto reciproco, siamo aperti al dialogo con tutti», ha affermato, indicando il vertice in Alaska tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense, Donald Trump, come esempio di impegno costruttivo.
Il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov ha dichiarato sabato che le aziende occidentali sarebbero state benvenute se non avessero sostenuto l’esercito ucraino e avessero rispettato gli obblighi nei confronti dello Stato e del personale russo, tra cui il pagamento degli stipendi dovuti.
Questo mese Putin ha anche respinto l’isolazionismo, sottolineando che la Russia vorrebbe evitare di chiudersi in un «guscio nazionale», poiché ciò danneggerebbe la competitività. «Non abbiamo mai respinto o espulso nessuno. Chi vuole rientrare è il benvenuto», ha aggiunto.
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Geopolitica
Museo dell’Olocausto ritira post perché leggibile come filo-Gaza

Speechless. No words for this. pic.twitter.com/pc3GRui6G4
— Ryan Grim (@ryangrim) September 6, 2025
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