Ambiente
Invocato da tutti, è arrivato: un asteroide ha appena sfiorato la Terra!
Fate un esame di coscienza, o quantomeno un computo dei commenti che su Facebook avete scritto sul tema: quante volte, davanti a tutti gli abomini che ci si dipanano dinanzi, avete invocato l’asteroide?
Ebbene, attenzione, perché qui si entra nel campo delle preghiere esaudite.
Il 16 agosto un asteroide delle dimensioni di un’auto ha sfiorato la Terra, mancandola per sole 1.830 miglia (2.950 km). Il bolide spaziale era stato scoperto solo recentemente.
Attenzione, perché qui si entra nel campo delle preghiere esaudite
In pratica la specie umana si è resa conto della sua esistenza quando il meteorite già le stava facendo ciao con la manina, e magari anche chiedendo di salutare lo stegosauro e il brontosauro, ché è tanto che non li vedeva.
Di fatto, l’asteroide noto agli astronomi come 2020 QG, ha effettuato il flyby conosciuto più vicino alla Terra senza colpire il nostro pianeta: ecco che 2020 QG ha ricevuto il titolo di sorvolo di un asteroide più vicino mai registrato.
Significa che, a quanto si ricordi, non c’è un asteroide che mirasse con più evidenza proprio alla Terra, certo, a parte quello dei dinosauri, che va ricordato è solo un’ipotesi non accettata da tutti.
A quanto si ricordi, non c’è un asteroide che mirasse con più evidenza proprio alla Terra, certo, a parte quello dei dinosauri
Ma tranquilli su di noi veglia la scienzah e i suoi scienziati, con i miliardi di danaro del contribuente, gli osservatori spaziali in Cile, le supertecnologie ottiche e quantistiche, i satelliti, etc. Ecco, gli astro-scienziati, quelli che sanno come va il mondo e anche l’universo, hanno detto quasi quello che hanno detto i loro colleghi virologi: «Non l’abbiamo visto arrivare».
Non è una sintesi che fa Renovatio 21, è un virgolettato testuale. Paul Chodas, direttore del Center for Near Earth Object Studies della NASA, ha dichiarato a Business Insider: «L’asteroide si è avvicinato inosservato dalla direzione del Sole. Non l’abbiamo visto arrivare».
Grazie ai commenti dei lettori Renovatio 21, a differenza degli scienziati, l’ha sentito non solo arrivare, l’ha sentito invocare
Grazie ai commenti dei lettori alla quantità di notizie orrende che ogni giorno propone Renovatio 21, la redazione di quest’ultima, a differenza degli scienziati, l’ha sentito non solo arrivare, l’ha sentito invocare.
Alla NASA vi sono dei negazionisti, che sostengono si trattasse in realtà dei famosi miliardi UE ottenuti da Conte, pronti a cambiare per sempre le nostre vite. Quando il premier parlava di «bodenza de fuoco» sapeva di cosa parlava.
Gli utenti possono segnalarci il motivo secondo cui il meteorite stava per collidere col pianeta: lo scandalo Bibbiano? Rocco Casalino? La gente con la mascherina in piscina? Lo scudetto alla Juventus?
Tuttavia, preferiamo pensare che si tratti invece della letterale concrezione dell’augurio che tanti di noi si lasciano andare nel momento dello scoramento: «Vieni, meteorite! Vieni, asteroide!»
Gli utenti possono segnalarci il motivo secondo cui il meteorite stava per collidere col pianeta: lo scandalo Bibbiano? Rocco Casalino? La gente con la mascherina in piscina? Lo scudetto alla Juventus? Il design della Playstation 5? I banchi rotanti della Azzolina? Mario Monti all’OMS? La Zumba?
Ambiente
L’Iran prova la geoingegneria contro la siccità
Le autorità iraniane hanno lanciato sabato un’operazione di «inseminazione delle nuvole» sul bacino del lago Urmia, il più grande del Paese ormai quasi completamente prosciugato, nel disperato tentativo di contrastare la peggior siccità degli ultimi decenni.
Il processo consiste nel disperdere nelle nubi, tramite aerei o generatori a terra, sali chimici (principalmente ioduro d’argento o di potassio) per favorire la condensazione del vapore acqueo e provocare precipitazioni. Ulteriori interventi sono previsti nelle province dell’Azerbaigian orientale e occidentale, ha reso noto l’agenzia ufficiale Irna.
Le piogge sono ai minimi storici: secondo l’Organizzazione meteorologica iraniana, quest’anno le precipitazioni sono calate dell’89% rispetto alla media pluriennale, rendendo questo «l’autunno più secco degli ultimi 50 anni».
I bacini idrici sono quasi vuoti e molte dighe registrano livelli a una sola cifra percentuale. La scorsa settimana il presidente Masoud Pezeshkian ha ammonito che, senza piogge imminenti, si renderanno necessari razionamenti idrici a Teheran e persino l’evacuazione parziale della capitale.
Il direttore del Centro nazionale per la gestione delle crisi climatiche e della siccità, Ahmad Vazifeh, ha definito «preoccupante» la situazione delle dighe nelle province di Teheran, Azerbaigian occidentale, Azerbaigian orientale e Markazi.
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Venerdì centinaia di persone si sono riunite in una moschea della capitale per pregare per la pioggia. Sabato scorso, per la prima volta quest’anno, sono caduti fiocchi di neve in una stazione sciistica a nord di Teheran, mentre precipitazioni si sono verificate nelle regioni occidentali e nord-occidentali del Paese.
Le autorità hanno inoltre annunciato sanzioni per famiglie e imprese che superino i consumi idrici consentiti.
La geoingegneria – fenomeno chiamato da alcuni «scie chimiche» – è oramai alla luce del sole ed è sempre più gettonata dai Paesi mediorientali.
Come riportato da Renovatio 21, la scorsa settimana Emirati Arabi Uniti hanno fatto ricorso all’inseminazione delle nuvole (cloud seeding) per contrastare la cronica scarsità d’acqua. L’inseminazione delle nuvole è un’operazione costosa: gli Emirati spendono milioni di dollari l’anno per accrescere le riserve di acqua dolce.
Tuttavia, gli esiti della geoingegneria sembrano essere non sempre imprevedibili e potenzialmente catastrofici: l’anno passato Dubai, città nel deserto, subì un incredibile allagamento a seguito di un diluvio ritenuto essere provocato dal programma di modifica metereologica del governo emiratino.
Contrariamente a quanto si può pensare, tecnologia di controllo del meteo è in realtà vecchia di decenni. Da anni la Cina e gli USA stanno lavorando a tecnologie di controllo del clima che si sospetta abbiano la chiara possibilità di essere utilizzate come armi nei conflitti del futuro.
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Immagine screenshot da YouTube
Ambiente
Viganò: «non vi è alcuna emergenza climatica, Prevost profeta del globalismo massonico»
Se vi fosse veramente un’emergenza climatica – alla quale le organizzazioni globaliste rispondono con mezzi non adeguati, mentre la Chiesa Cattolica propone soluzioni ragionevoli e coerenti con il Vangelo e con la sua Dottrina sociale – si potrebbe credere che in questi appelli… pic.twitter.com/thIv4fsrKa
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) November 18, 2025
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Ambiente
Gli Emirati continuano con la geoingegneria
Gli Emirati Arabi Uniti hanno fatto ricorso all’inseminazione delle nuvole per contrastare la cronica scarsità d’acqua, ha dichiarato un direttore di ricerca locale.
L’inseminazione delle nuvole è un’operazione costosa: gli Emirati spendono milioni di dollari l’anno per accrescere le riserve di acqua dolce. I piloti sorvolano nubi promettenti e rilasciano particelle di sale per stimolare le precipitazioni in un Paese che riceve meno di 100 mm di pioggia annui.
La tecnica rientra nella «strategia di adattamento del Paese al cambiamento climatico», ha spiegato lunedì al Financial Times Alya Al Mazrouei, direttrice del Programma di ricerca degli Emirati Arabi Uniti per la scienza del miglioramento della pioggia (UAEREP).
Il metodo, tuttavia, ha suscitato controversie: i critici temono che possa aggravare eventi meteorologici estremi, come inondazioni e siccità, alterando i modelli naturali. Esprimono inoltre preoccupazione per l’impatto ambientale delle sostanze chimiche impiegate e per le possibili conseguenze indesiderate della modifica artificiale del clima.
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Orestes Morfin, esperto senior della Climate and Water Initiative in Arizona, ha dichiarato al quotidiano che «l’inseminazione delle nuvole è considerata un ulteriore strumento potenziale per incrementare l’approvvigionamento idrico».
In uno studio del 2023, gli scienziati del Centro nazionale di meteorologia degli Emirati Arabi Uniti hanno stimato che l’inseminazione delle nuvole potrebbe aggiungere fino a 419 milioni di metri cubi di acqua raccoglibile all’anno.
La scarsità d’acqua è una sfida storica per gli Emirati, che dipendono in larga misura dalla desalinizzazione per l’acqua potabile. Dall’inizio degli anni 2000, le autorità emiratine si sono impegnate per aumentare le precipitazioni con mezzi artificiali. Attualmente, il programma di miglioramento delle precipitazioni degli Emirati è operativo con dieci piloti e quattro velivoli, pronti a intervenire 24 ore su 24.
«Ogni volta che abbiamo l’opportunità di farlo… di solito non ne perdiamo nessuna», ha detto Al Mazrouei.
L’operazione è costosa: 8.000 dollari per ora di volo, con una media di 1.100 ore annue, per un totale di quasi 9 milioni di dollari. Tuttavia, Al Mazrouei sostiene che «il costo per metro cubo di acqua aggiuntiva è inferiore a quello della desalinizzazione». Gli Emirati hanno investito 22,5 milioni di dollari in sovvenzioni per la ricerca per perfezionare la tecnologia.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato Dubai, città nel deserto, subì un incredibile allagamento a seguito di un diluvio ritenuto essere provocato dal programma di modifica metereologica del governo emiratino.
«Il cloud seeding mira a migliorare e accelerare il processo di precipitazione. Soprattutto nelle aree in cui non piove da molto tempo, precipitazioni così intense possono portare a un flusso eccessivo di infiltrazioni, con conseguenti potenziali inondazioni improvvise», ha dichiarato John Jaques, meteorologo della società di tecnologia ambientale Kisters, secondo il settimanale americano Newsweek.
«Le inondazioni di Dubai fungono da forte avvertimento sulle conseguenze indesiderate che possiamo scatenare quando utilizziamo tale tecnologia per alterare il clima». «Inoltre, abbiamo poco controllo sulle conseguenze dell’inseminazione delle nuvole. Dove esattamente pioverà effettivamente? L’uso di tecniche come il cloud seeding per portare le piogge tanto necessarie in un’area può causare inondazioni improvvise e siccità in un’altra».
Contrariamente a quanto si può pensare, tecnologia di controllo del meteo è in realtà vecchia di decenni. Da anni la Cina e gli USA stanno lavorando a tecnologie di controllo del clima che si sospetta abbiano la chiara possibilità di essere utilizzate come armi nei conflitti del futuro.
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Immagine generata artificialmente
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