Militaria
Il sito Politico dice che il rimpiazzo del generale Zaluzhny è un «macellaio impopolare»
Il nuovo capo delle forze armate ucraine, il generale Aleksandr Syrsky, è profondamente impopolare tra gli uomini che comanda, con i ranghi dell’esercito ucraino che lo vedono come un «macellaio» disposto a sacrificare ondate di truppe. Lo ha scritto ieri il sito americano Politico.
Giovedì il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha nominato Syrsky nuovo capo delle forze armate, dopo aver licenziato dall’incarico il generale Valery Zaluzhny. Il passaggio era stato oggetto di voci nei media per diverse settimane, e Zelens’kyj in un’intervista della scorsa settimana aveva lasciato intendere che avrebbe fatto parte di un più ampio «reset» della leadership militare e civile del Paese.
Il Syrsky è una scelta controversa, meglio conosciuta per aver «guidato le forze in un tritacarne a Bakhmut, inviando ondate di truppe per affrontare il fuoco dell’opposizione», scrive Politico.
La fallita difesa di Bakhmut l’anno scorso è costata cara all’Ucraina e ha fatto guadagnare a Syrsky il soprannome di «macellaio», ha detto a Politico una fonte anonima all’interno dell’esercito ucraino.
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Una fonte con il grado di capitano ha definito la nomina di Syrsky una «pessima decisione», dicendo a Politico che i soldati ucraini si riferiscono a lui come «Generale200», un soprannome che secondo la testata si riferisce alla morte di 200 dei suoi uomini, ma potrebbe anche riferirsi a «Cargo 200», un codice militare sovietico e russo utilizzato per descrivere i cadaveri rimossi dal campo di battaglia.
«La leadership del generale Syrsky è in bancarotta, la sua presenza o gli ordini che provengono dal suo nome sono demoralizzanti e lui mina la fiducia nel comando in generale», ha scritto su Twitter un anonimo ufficiale militare ucraino, con conseguenti progressi tattici come la cattura di linee di alberi o piccoli villaggi, senza obiettivi operativi in mente».
«Questo approccio crea un ciclo infinito di assalti infruttuosi che drenano personale», ha detto l’ufficiale.
In una chat di gruppo dei veterani di Bakhmut, un soldato ha scritto «siamo tutti fottuti» dopo aver appreso della nomina di Syrsky, ha dichiarato Politico.
Come scrive RT, il Syrsky assume il comando di un esercito impoverito, con Kiev che ha perso più di 383.000 uomini dall’inizio delle ostilità nel febbraio 2022, secondo il ministero della Difesa russo. Prima del suo licenziamento, Zaluzhny aveva avvertito Zelens’kyj che un rapido miglioramento della posizione dell’Ucraina sul campo di battaglia era improbabile, indipendentemente da chi avrebbe preso il suo posto, ha riferito la settimana scorsa il Washington Post.
Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha detto venerdì che la campagna della Russia contro l’Ucraina non sarà influenzata dalla nomina di Syrsky e che Mosca continuerà finché i suoi obiettivi non saranno raggiunti.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Militaria
Ex generale NATO: l’Occidente deve negoziare con la Russia, altrimenti l’Ucraina subirà una «catastrofica sconfitta militare»
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Geopolitica
Macron dice che con l’Ucraina sconfitta i missili russi minacceranno la Francia. Crosetto parla di «spiralizzazione del conflitto»
Una vittoria totale della Russia sull’Ucraina, nella quale l’intero paese venisse sconfitto, sarebbe dannosa per la sicurezza europea e della NATO, poiché potrebbe consentire a Mosca di piazzare missili alle porte dell’UE, ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron.
Sabato, in un’intervista al quotidiano francese La Tribune, Macron, che notoriamente ha rifiutato di escludere l’invio di truppe occidentali in Ucraina, ha ancora una volta sostenuto una politica di «ambiguità strategica» nei confronti della Russia, sostenendo che l’idea chiave alla base di tale approccio è per proiettare forza «senza fornire troppi dettagli».
Descrivendo la Russia come «un avversario», il presidente francese ha sottolineato che stabilire «limiti a priori» sarebbe interpretato come debolezza. «Dobbiamo togliergli ogni visibilità, perché è ciò che crea la capacità di deterrenza», ha sostenuto.
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Macron ha inoltre sottolineato che l’Ucraina è fondamentale per la sicurezza della Francia perché si trova a soli 1.500 chilometri dai suoi confini. «Se la Russia vince, un secondo dopo, non ci sarà più alcuna sicurezza in Romania, Polonia, Lituania e nemmeno nel nostro Paese. La capacità e la portata dei missili balistici russi ci espongono tutti», ha affermato.
I commenti del presidente arrivano dopo che, il mese scorso, aveva suggerito che le nazioni occidentali «dovrebbero legittimamente chiedersi» se dovrebbero inviare truppe in Ucraina «se i russi dovessero sfondare la linea del fronte, e se ci fosse una richiesta ucraina».
Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha risposto definendo la dichiarazione del Macron «molto importante e molto pericolosa», aggiungendo che è un’ulteriore testimonianza del coinvolgimento diretto di Parigi nel conflitto. Anche la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha avvertito che delle forze NATO «non rimarrà nulla» se verranno inviate in prima linea in Ucraina.
Alcune nazioni occidentali si sono espresse contro l’invio di truppe in Ucraina, compreso il Regno Unito, uno dei più convinti sostenitori di Kiev. Il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha insistito venerdì sul fatto che, mentre Londra continuerà a sostenere l’Ucraina, i soldati della NATO nel Paese «potrebbero costituire una pericolosa escalation».
Il presidente russo Vladimir Putin, tuttavia, ha ripetutamente respinto l’ipotesi secondo cui Mosca potrebbe attaccare la NATO come «una sciocchezza», affermando che il suo Paese non aveva alcun interesse a farlo.
Nel frattempo, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha attaccato Macron per i suoi commenti continui su possibili forze occidentali in Ucraina.
Crosetto ha affermato al Corriere della Sera che, se personalmente non può giudicare il presidente di un «Paese amico come la Francia», allo stesso tempo non riesce a comprendere «la finalità e l’utilità di queste dichiarazioni, che oggettivamente innalzano la tensione».
Il ministro ha inoltre escluso la possibilità che l’Italia invii le proprie forze per intervenire direttamente nel conflitto ucraino, perché «a differenza di altri, noi abbiamo nel nostro ordinamento il divieto esplicito di interventi militari diretti, al di fuori di quanto previsto dalle leggi e dalla Costituzione». «Possiamo prevedere interventi armati solo su mandato internazionale, ad esempio in attuazione di una risoluzione dell’ONU» ha continuato il capo del Dicastero della Difesa.
«Quello ipotizzato in Ucraina non solo non rientrerebbe in questo caso, ma innescherebbe una ulteriore spiralizzazione del conflitto che non gioverebbe soprattutto agli stessi ucraini. Insomma, non esistono le condizioni per un nostro coinvolgimento diretto».
Anche il ministro degli Esteri dell’Ungheria – che è Paese NATO – Peter Szijjarto ha condannato le osservazioni del presidente francese, spiegando che se un membro della NATO «impegna truppe di terra, ci sarà uno scontro diretto NATO-Russia e sarà allora la Terza Guerra Mondiale».
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Il primo ministro della Slovacchia – pure nazione NATO – Robert Fico ha anche sottolineato che la NATO non ha alcuna giustificazione per inviare truppe in Ucraina perché il paese non è uno Stato membro e ha promesso che «nessun soldato slovacco metterà piede oltre il confine slovacco-ucraino».
Come riportato da Renovatio 21, le minacce francesi hanno invece trovato terreno fertile in Finlandia, Paese appena divenuto membro della NATO.
Il presidente francese si è spinto fino al punto di immaginare un ritorno della Crimea all’Ucraina. Putin ha sostenuto che truppe di Stati NATO già stanno operando sul fronte ucraino, e che l’Occidente sta flirtando con la guerra nucleare e la distruzione della civiltà.
Gli stessi francesi, secondo un sondaggio, sono contrari all’idea di soldati schierati su territorio ucraino proposta da Macron, il quale, bizzarramente, ha poi chiesto un cessate il fuoco per le Olimpiadi di Parigi della prossima estate.
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Immagine di EU2017EE Estonian Presidency via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Militaria
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