Connettiti con Renovato 21

Geopolitica

«Il sogno di Hitler diventa realtà»: I polacchi indignati per la proposta di stanziare permanentemente le truppe tedesche

Pubblicato

il

I conservatori polacchi hanno espresso la loro indignazione per le recenti dichiarazioni dell’ex ambasciatore tedesco a Varsavia, Arndt Freytag von Loringhoven, che ha suggerito in un giornale tedesco che le truppe tedesche dovrebbero essere stazionate permanentemente in Polonia.

 

In un articolo pubblicato sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung, il von Loringhoven si è espresso in termini ironici su un governo di coalizione potenzialmente liberale guidato da Donald Tusk che prenderebbe le redini della Polonia, e ha espresso la speranza che tale amministrazione possa riparare il rapporto malato tra Berlino e Varsavia.

 

L’ambasciatore ha sostenuto che è giunto il momento che la Germania presenti proposte concrete su questioni come la ricostruzione dell’Ucraina, in modo che Polonia e Germania possano lavorare insieme invece di scontrarsi.

 

Tuttavia, fu il suggerimento di von Loringhoven secondo cui era necessario integrare le forze armate tedesche con quelle polacche, compreso lo stazionamento permanente di truppe tedesche in Polonia per difendere l’Europa, che fece arrabbiare Varsavia.

 

Jacek Saryusz-Wolski, un eurodeputato conservatore del partito al governo Diritto e Giustizia (PiS), ha accusato la Germania di «andare avanti» con tali piani e ha insistito sul fatto che questo tipo di suggerimenti suscitano ricordi non gradevolissimi.

 

Il giudice della Corte costituzionale Krystyna Pawłowicz è andata molto oltre sui social media, scrivendo che tra non molto, a seguito delle modifiche al trattato UE, la Germania occuperà nuovamente la Polonia.

 

«Questo sarebbe il sogno di Hitler diventato realtà, questa volta senza alcuna resistenza da parte dei polacchi», ha scritto l’alto magistrato di Varsavia.

 

Sostieni Renovatio 21

Un giornalista liberale del quotidiano Gazeta Wyborcza ha ricordato che nel gennaio di quest’anno il presidente polacco Andrzej Duda aveva acconsentito allo stazionamento delle truppe tedesche sul territorio polacco come parte del posizionamento dei sistemi di difesa aerea Patriot nella Polonia orientale.

 

Altri hanno sostenuto che le truppe tedesche fanno parte della NATO allo stesso modo di quelle americane. Tuttavia, nel suo editoriale l’ambasciatore von Loringhoven non suggeriva una collocazione temporanea ma una presenza permanente.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Polonia ha recentemente introdotto controlli alle frontiere con gli altri Paesi Schengen, di fatto sospendendo il Trattato.

 

Lo scorso autunno il viceministro della Difesa Marcin Ociepa ha dichiarato che la Polonia sarà in guerra con la Russia tra 3 o 10 anni massimo. Pochi mesi dopo Polonia ha emanato lo scorso mese un bizzarro comunicato congiunto con il Dipartimento di Stato USA per «la sconfitta strategica della Russia».

 

L’idea di un’annessione di porzioni dell’Ucraina occidentale, che sono state storicamente polacche (Leopoli, Ternopoli, Rivne) aleggia sin dall’inizio nel conflitto nelle chiacchiere sui progetti di Varsavia, che tornerebbe così ad antichi splendori.

 

Ora i polacchi temono che i tedeschi siano preda di nostalgie non dissimili. Il nome vagamente wagneriano (Loringhoven… Lohengrin) dell’ambasciatore non aiuta, ed è facile pensare che la paranoia polacca si immagina ora i tedeschi che si fregano le mani ascoltando l’opera del compositore.

 

Bisogna infatti ricordare le immortali parole di Woody Allen: «Non posso ascoltare troppo Wagner, lo sai. Già sento l’impulso ad occupare la Polonia».

 

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21



Immagine di Jakub T. Jankiewicz via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic

 

 

Continua a leggere

Geopolitica

Zakharova: l’UE che odia la Russia «è caduta nella follia politica». Il comandante NATO: l’alleanza può «creare dilemmi» a Mosca

Pubblicato

il

Da

Continua l’escalation tra Europa e Russia.   Nel suo consueto briefing con la stampa, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato che la Russia sta preparando un pacchetto di misure di ritorsione nel caso in cui l’UE procedesse al furto dei beni russi congelati, come è attualmente oggetto di accese discussioni all’interno dell’UE.   «Qualsiasi azione illegale riguardante i nostri beni statali incontrerà sicuramente una dura risposta… Si sta già lavorando a misure di ritorsione nel caso in cui i beni russi vengano sequestrati, ovvero rubati».  La Zakharova ha affermato che questa “strategia inizialmente zoppa e imperfetta, imposta all’intera UE dalla sua ala ostile alla Russia, si è trasformata in follia politica. Il loro desiderio di infliggere danni alla Russia ha la precedenza su tutto il resto… Non può essere classificato come altro che furto».

Iscriviti al canale Telegram

L’UE, ha aggiunto, a differenza degli emissari americani Steve Witkoff e Jared Kushner che «cercano risultati, non solo pubbliche relazioni», sta sabotando gli sforzi di pace a ogni passo. «Tutto ciò comporta il rischio di un’ulteriore escalation e incoraggia i neonazisti, e ora i terroristi neonazisti in Ucraina, a commettere nuovi crimini barbari».   Nel frattempo, il Comandante della NATO, Generale Alexus Grynkewich il 4 dicembre in un discorso ai giornalisti presso il quartier generale militare della NATO a Mons, in Belgio, ha suggerito che la NATO potrebbe diventare più «proattiva» in risposta alle presunte minacce ibride russe.   «Le minacce ibride sono un problema reale, e credo che possiamo prevedere che si verificheranno più spesso», ha affermato, secondo quanto riportato dall’agenzia  Reuters, affermando che alcuni recenti incidenti in Europa sono stati sconsiderati e altri intenzionali e aggiungendo che è importante identificare chi c’è dietro gli incidenti ibridi e che l’Alleanza sapeva che dietro alcuni di essi c’era la Russia. «Pensiamo anche ad essere proattivi… Se la Russia sta cercando di crearci dei dilemmi, allora forse ci sono modi in cui potremmo crearne anche noi a loro», ha affermato, aggiungendo che la NATO è un’alleanza difensiva e «non c’è nulla di offensivo in questo».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di Valsts kanceleja/State Chancellery via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 4.0
Continua a leggere

Geopolitica

Putin ha ribadito con enfasi che Trump vuole la pace in Ucraina

Pubblicato

il

Da

Durante l’intervista concessa a India Today, al presidente russo Vladimir Putin è stato domandato: «Come pensa che reagirà il presidente Trump a tutto questo?».

 

Il leader del Cremlino ha replicato: «Sapete, né il primo ministro Modi né io, nonostante alcune pressioni esterne che subiamo, abbiamo mai – e voglio sottolinearlo, voglio che lo sentiate – affrontato la nostra collaborazione per andare contro qualcuno. Il presidente Trump ha la sua agenda, i suoi obiettivi, mentre noi ci concentriamo sui nostri – non contro nessuno, ma piuttosto per salvaguardare i nostri rispettivi interessi, quelli dell’India e della Russia. Nei nostri rapporti, non arrechiamo danno agli altri, e credo che i leader di altri Paesi dovrebbero apprezzarlo»

 

«Sapete, lui [Trump] persegue la sua politica e ha dei consiglieri – le sue decisioni non vengono prese dal nulla. Ha dei consiglieri che credono che l’attuazione di tali politiche tariffarie, che comportano l’imposizione di dazi aggiuntivi ai partner commerciali, in definitiva avvantaggi il Economia statunitense. Presumo che stia agendo in buona fede» ha dichiarato Putin.

Aiuta Renovatio 21

L’incontro Witkoff/Kushner, ha continuato il presidente russo,  «è stata una conversazione molto produttiva, poiché ciò che i nostri colleghi americani hanno presentato era, in un modo o nell’altro, in una certa misura, all’incontro di Anchorage. Tuttavia, ciò che gli americani ci hanno portato questa volta era davvero nuovo; non l’avevamo mai visto prima. Pertanto, abbiamo dovuto esaminare praticamente ogni punto, ed è per questo che ci è voluto così tanto tempo. Quindi è stata una conversazione significativa, altamente specifica e sostanziale»

 

«Hanno parlato con i rappresentanti ucraini, poi con gli europei, sono venuti qui, hanno avuto un altro incontro con ucraini ed europei. Penso che dovremmo impegnarci in questo sforzo piuttosto che ostacolarlo» ha detto Putin, che ha poi aggiunto che «sì, c’era, in effetti, la sensazione – no, più di una semplice sensazione, non ho assolutamente dubbi che il presidente Trump avesse intenzioni genuine».

 

Putin è poi tornato a sottolineare il punto. «Per quanto riguarda la situazione in Ucraina – sì, lasciatemelo ripetere ancora una volta, sono assolutamente certo, senza alcun dubbio, che lui [Trump] mira sinceramente per una risoluzione pacifica (…)  Vorrei sottolinearlo ancora una volta: gli Stati Uniti potrebbero avere diverse ragioni per questo – umanitarie, personalmente per Trump, che vuole sinceramente porre fine alle ostilità e prevenire ulteriori perdite di vite umane, ma potrebbero esserci anche interessi politici legati alla fine del confronto tra Russia e Ucraina, o anche motivazioni economiche. A proposito, possono riguardare il settore energetico e altri ambiti. Ci sono numerosi ambiti in cui il ripristino delle relazioni economiche tra Stati Uniti e Russia andrebbe a vantaggio di entrambe le parti».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) 

Continua a leggere

Geopolitica

Orban: l’UE annega nella corruzione

Pubblicato

il

Da

L’UE continua a rivendicare la sua «superiorità morale» nonostante sia «annegata» nella corruzione, ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban, accusando Bruxelles e Kiev di proteggersi a vicenda dagli scandali di corruzione.   Venerdì Orban ha attaccato duramente la leadership dell’UE in un’intervista a Kossuth Radio, evocando l’ultimo scandalo di corruzione che ha colpito l’Unione all’inizio di questa settimana. La Procura europea (EPPO) ha formalmente accusato tre sospettati di alto profilo, tra cui l’ex responsabile della politica estera dell’Unione e vicepresidente della Commissione europea, Federica Mogherini, di frode, corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale.   Il primo ministro ungherese ha tracciato parallelismi tra la vicenda e la serie di scandali di corruzione che hanno colpito l’Ucraina, tra cui il sistema di tangenti da 100 milioni di dollari legato alla cerchia ristretta di Volodymyr Zelens’kjy. Nonostante lo scandalo, Bruxelles ha cercato di ottenere 135 miliardi di euro per sostenere Kiev nel corso del prossimo anno.

Sostieni Renovatio 21

L’UE non è riuscita a fornire una risposta adeguata allo scandalo di corruzione in Ucraina, ha affermato Orban, accusando la leadership dell’Unione di voler coprire Kiev. «L’UE sta annegando nella corruzione. I commissari sono accusati di gravi reati, la Commissione e il Parlamento sono travolti dallo scandalo, eppure Bruxelles continua a rivendicare la superiorità morale. La corruzione in Ucraina dovrebbe essere denunciata dall’UE, ma ancora una volta è la solita vecchia storia: Bruxelles e Kiev si proteggono a vicenda invece di affrontare la verità», ha scritto Orban su X, condividendo un estratto dell’intervista.   Le sue osservazioni seguono le dichiarazioni rilasciate all’inizio di questa settimana dal ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto, che ha accusato l’UE di essere riluttante a denunciare la corruzione ucraina «perché anche Bruxelles è costellata da una rete di corruzione simile».   «Nessuno ha chiesto conto agli ucraini delle centinaia di miliardi di euro di aiuti dell’UE dopo che è stato rivelato che in Ucraina si stava verificando corruzione ai massimi livelli statali», ha detto lo Szijjarto ai giornalisti, aggiungendo che il denaro dei contribuenti europei finisce in ultima analisi nelle «mani di una mafia di guerra».  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di European People’s Party via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Continua a leggere

Più popolari