Famiglia
Stefania finalmente rivede sua figlia: intervista di Renovatio 21
Questa storia è passata dalle cronache locali a quelle nazionali, in particolare dopo lo scoppio dell’inchiesta «Angeli e Demoni»che ha travolto i servizi sociali della Val d’Enza con una trentina di figure professionali diverse indagate.
La storia di Stefania e la sua bambina non riguarda la Val d’Enza, ma è un caso legato ai servizi sociali di Reggio Emilia, Polo est.
Quattro mesi fa due persone si presentano alla porta di Stefania e Marco, compagno e padre di Perla, la loro figlia di due anni. Si presentano come operatori dell’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA), dicendo di aver avuto una segnalazione perché il cane abbaiava.
In pochi minuti – come riportato da Panorama – con il coinvolgimento di circa una decina di persone fra cui forze dell’ordine, la bambina viene portata via.
«Sì, dopo ben quattro mesi da quando hanno portato via nostra figlia con l’inganno, presentandosi come quelli dell’ENPA e non facendoci più avere alcun tipo di notizia, giovedì scorso abbiamo rivisto Perla per un incontro durato circa un’ora»
Per quattro mesi nessuna notizia, fino a quando, pochi giorni fa, dopo la visita del Ministro Bonafede a Cavriago per incontrare le famiglie coinvolte nello scandalo affidi, Stefania e Marco ricevono finalmente la notizia dell’appuntamento fissato per incontrare la piccola Perla.
Abbiamo raggiunto questa mamma, che tanto si sta battendo per riavere la propria bambina a casa: Stefania ha risposto a chiunque, dalle testate cartacee a quelle online, fino ad arrivare a raccontare tutta la sua storia su Panorama, che ha dedicato a questa triste vicenda la copertina di una del numero della scorsa settimana
Renovatio 21 racconta in esclusiva, attraverso questa intervista a Stefania, l’incontro con la figlia, avvenuto – finalmente – il 13 agosto scorso.
Stefania, martedì scorso, dopo 4 mesi, Lei e il suo compagno Marco avete finalmente rivisto Perla al Polo est…
Sì, dopo ben quattro mesi da quando hanno portato via nostra figlia con l’inganno, presentandosi come quelli dell’ENPA e non facendoci più avere alcun tipo di notizia, giovedì scorso abbiamo rivisto Perla per un incontro durato circa un’ora.
Chi era presente all’incontro?
All’incontro eravamo presenti io, il mio compagno e papà di Perla, Marco e l’educatrice.
Come averte rotto il ghiaccio?
Ma guardi, la prima cosa che ci hanno chiesto è stata di non registrare l’incontro e di consegnare a loro tutti i dispostivi elettronici come cellulari, registratori, ecc. In compenso, però, loro hanno registrato l’incontro.
Com’e stato rivedere Perla?
Non so davvero come spiegarlo: un misto fra gioia e dolore che ha provocato tanta commozione. Da una parte morivamo dalla voglia di vederla, di rivedere i suoi occhi, il suo sorriso, di risentire la sua voce; dall’altra sapevamo che rivederla per rilasciarla neanche un’ora dopo, senza sapere quando avremo modo di incontrarla di nuovo, sarebbe stato lacerante. E così, infatti, è stato ed è. Un dolore immenso.
Vi è stato detto quando sarà il prossimo incontro cosiddetto «protetto» fra voi e Perla?
Assolutamente no. Da quanto emergeva dalle comunicazioni delle assistenti sociali avute con i nostri avvocati, doveva esserci consegnato, proprio ieri, un calendario con già fissati i prossimi incontri. In realtà non ci è stato consegnato un bel nulla, nessuna continuità quindi. Ci hanno detto che si vedrà dopo l’incontro con il CTU del 20 agosto prossimo, e che comunicheranno la data del prossimo incontro al nostro legale.
Come avete trovato la bambina? Sappiamo che la vostra paura più grande era quella di trovarla trascurata…
All’incontro siamo arrivati prima noi di lei, e quando ce la siamo vista entrare è stato un impatto fortissimo per noi. L’educatrice che l’ha accompagnata l’ha appoggiata in terra – dove noi avevamo già appoggiato il sacchetto con i suoi giochini – e lei ha iniziato a guardarci con i suoi occhioni e a sorriderci. Ha iniziato a portare a me e a sua papà i suoi Lego e i suoi peluche, dopodiché mi è venuta in braccio ed ha iniziato ad accarezzarmi il viso.
D’altro canto, dopo quattro mesi, non posso negare che ho trovato la bambina poco cresciuta e anche un po’ dimagrita secondo noi. Ad inizio incontro mi ha iniziato a dire «bi-bi», segnando la gambina: il body risultava essere un po’ stretto per lei. Tutte cose che a due genitori fanno male. Fanno male perché qualcuno, strappandoci nostra figlia, ha avuto la faccia tosta di non ritenerci in grado di accudirla e crescerla, quando noi, invece, ci accorgiamo di ogni singola cosa che riguardi o ruoti intorno a nostra figlia.
Da come racconta l’incontro, tuttavia, sembra che la bambina sia normalissima nei vostri confronti…
Sì, la cosa sorprendente che emerge da questo incontro è che Perla non ha nessun timore, nessun distacco, nessuna timidezza nei nostri confronti. Anzi, il suo affetto lo ha dimostrato dal primo momento in cui è entrata fino alla fine, dove ci ha guardati come per dirci: «Perché non venite con me?». È stato straziante.
Avete avuto notizie sul luogo in cui risiede e se ci sono altri bambini?
No, nessuna notizia in merito. Perla non mi ha però fatto intendere di vedere altri bambini, che di solito invece nominava con un semplice «bimbi» quando ne incontrava.
Perla ci è stata sottratta all’improvviso, senza darci nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo. Con sé non aveva nulla di suo: nessun vestito, nessun gioco, nessun cuscino, nulla di nulla. Pensate allo shock di questa bambina.
Le avete lasciato qualcosa di suo o di vostro al termine dell’incontro?
Le abbiamo lasciato il suo gufetto di peluche, dicendo di portarlo a nanna con lei perché attraverso quello poteva vedere anche la mamma. È stata molto contenta di riaverlo. Tenga conto che Perla ci è stata sottratta all’improvviso, senza darci nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo. Con sé non aveva nulla di suo: nessun vestito, nessun gioco, nessun cuscino, nulla di nulla. Pensate allo shock di questa bambina.
Cosa vi aspettate ora?
Non sappiamo più cosa aspettarci, speriamo solo che dopo l’incontro con il CTU Perla possa tornare a casa con i suoi genitori, in mezzo alle sue cose e alla vita normale che l’ha accompagnata per i primi due anni della sua vita, prima che iniziasse questo orribile incubo dal quale, speriamo, ci si possa presto risvegliare.
Cristiano Lugli
Famiglia
Il presidente polacco firma la nuova legge sull’imposta zero sul reddito per i genitori con due figli
Il presidente polacco ha firmato una legge che abolisce l’imposta sul reddito delle persone fisiche per i genitori che crescono due o più figli, nel tentativo di sostenere e incoraggiare le famiglie e rilanciare l’economia.
Il disegno di legge appena approvato elimina l’obbligo di pagare l’imposta sul reddito per le famiglie con un reddito annuo fino a 140.000 zloty (32.973 euro). Grazie all’agevolazione fiscale, si prevede che una famiglia polacca media avrà a disposizione 1.000 zloty in più (235 euro) al mese.
Il presidente polacco Karol Nawrocki, insediatosi ad agosto, ha presentato il disegno di legge prima che fosse approvato dal Parlamento, come mezzo per aiutare finanziariamente le famiglie e incoraggiare un tasso di natalità sostenibile in un paese che, come la maggior parte degli altri, soffre di un calo del tasso di natalità.
«Bisogna trovare risorse finanziarie per le famiglie polacche», ha affermato Nawrocki durante la presentazione del disegno di legge. Ha sottolineato il fatto che la Polonia sta attraversando una crisi di natalità. Lo scorso anno, il numero di nascite in Polonia ha raggiunto un nuovo minimo. Il tasso di natalità della Polonia è uno dei più bassi al mondo, attestandosi a 1,1 entro il 2024, ben al di sotto del tasso di sostituzione. Solo otto paesi hanno un tasso di natalità inferiore a quello della Polonia, secondo il Population Reference Bureau.
Le consultazioni pubbliche sulla legge prima della sua approvazione hanno rilevato che l’agevolazione fiscale è molto popolare tra i polacchi. Circa il 76% degli intervistati ha affermato che la legge era «assolutamente necessaria», e solo il 16% si è dichiarato fermamente contrario, ha riportato EuroNews.
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Immagine di Marsilar via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Famiglia
Il servizio sanitario britannico difende i «benefici» del matrimonio tra cugini di primo grado
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Famiglia
Finte nozze tra una sposa bambina a Euro Disneyland: arresti e indagini
Due persone sono state interrogate dalla polizia francese dopo che il personale di DisneyLand Paris ha espresso preoccupazione per una presunta finta cerimonia nuziale, a cui avrebbe preso parte una bambina ucraina di nove anni.
L’incidente è stato riportato per la prima volta dal giornale parigino Le Parisien, secondo cui un uomo aveva affittato il complesso di Disneyland Paris diverse settimane prima per un evento privato del costo di 130.000 euro.
La prenotazione era stata programmata al di fuori degli orari di apertura del parco e la cerimonia, presumibilmente, si sarebbe svolta sabato mattina presto.
Secondo quanto riferito, il personale e la sicurezza hanno dato l’allarme quando hanno notato che una ragazza vestita da sposa sembrava essere minorenne. Dopo l’intervento della polizia sul posto, la procura di Meaux ha dichiarato che il «matrimonio» era una messa in scena.
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«Quindi non si è trattato di un matrimonio, ma di una messa in scena filmata con un centinaio di comparse. Hanno privatizzato Disneyland Paris, fingendo che fosse un vero matrimonio», ha detto il magistrato all’AFP.
Quattro persone sono state inizialmente arrestate dalla polizia, mentre due sono rimaste sotto interrogatorio domenica con l’accusa di frode e riciclaggio di denaro. Tra loro c’era un ventiduenne, presumibilmente britannico, che si sarebbe spacciato per lo sposo e avrebbe organizzato l’evento, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa AFP. Anche una ventiquattrenne lettone è stata interrogata.
«Le indagini, compreso l’esame medico della minorenne, cittadina ucraina, hanno rivelato che non era stata sottoposta ad alcuna violenza o atto coercitivo e che l’evento si è rivelato una montatura, con gli invitati stessi come comparse», ha affermato la procura di Meaux in una nota.
Secondo quanto riferito, la madre 41enne della bambina e un uomo lettone di 55 anni sono stati rilasciati dopo essere stati interrogati.
Una delle comparse assunte per presenziare a quello che credeva essere un vero matrimonio ha dichiarato alla radio France Inter: «ho visto il panico dei ragazzi della Disney, poi, attraverso la finestra, ho visto una bambina con un abito da sposa. Una donna la teneva in braccio ed è stato allora che ho capito che la bambina era davvero piccola», ha riportato il Guardian, citando l’emittente francese.
Disneyland Paris ha comunicato alla stazione: «un evento privato prenotato presso la nostra destinazione è stato immediatamente annullato dal nostro personale dopo aver riscontrato delle irregolarità. La polizia è stata chiamata ed è intervenuta rapidamente».
Il motivo per cui è stato organizzato il finto matrimonio e l’esatto ruolo della bambina nell’evento rimangono poco chiari. Il parco ha dichiarato di collaborare con le autorità e di aver presentato una propria denuncia.
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Immagine di flightlohg via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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