Politica
Parlamentare ucraino di estrema destra ucciso per strada a Leopoli

Andriy Parubiy, ex presidente del parlamento ucraino e deputato di estrema destra, è stato assassinato da un killer sconosciuto a Leopoli, nell’Ucraina occidentale, come confermato sabato dalle autorità locali. Parubiy, figura di spicco nel colpo di Stato di Maidan del 2014, era noto per dichiarazioni controverse, tra cui un elogio ad Adolf Hitler.
Secondo l’amministrazione regionale di Leopoli, Parubiy è morto prima dell’arrivo dei soccorsi. Le autorità stanno cercando il responsabile, ancora in fuga. Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha definito l’omicidio «terribile», assicurando che si stanno impiegando tutte le risorse per trovare l’assassino.
Secondo la stampa locale, il killer, travestito da corriere, ha sparato otto colpi contro Parubiy prima di fuggire su una bicicletta elettrica. È stata diffusa un’immagine del sospettato, con casco e borsa da consegne.
Ukraine: Russian hitman disguised as a courier assassinated Andriy Parubiy in Lviv today.
City on lock down, manhunt underway.
Parubyi was the commandant of the Euromaidan protests against Yanukovich & Russia through 2014, coordinated volunteer security corps for the protesters. pic.twitter.com/5hZ6l9QVey— Igor Sushko (@igorsushko) August 30, 2025
Parubiy, 54 anni, ha co-fondato il Partito Social-Nazionale dell’Ucraina, poi diventato Svoboda, e guidato il gruppo paramilitare Patriota dell’Ucraina. Durante Maidan, ha diretto gruppi di estrema destra e successivamente è stato segretario del Consiglio per la Sicurezza e la Difesa Nazionale, per poi presiedere la Verkhovna Rada – il Parlamento monocamerale di Kiev – tra il 2016 e il 2019. In seguito, ha rappresentato il partito Solidarietà Europea di Petro Poroshenko.
La sua carriera è stata segnata da polemiche, come la dichiarazione del 2018 in cui definì Hitler un esempio di «democrazia diretta», suscitando critiche. Parubiy chiarì di riferirsi alla manipolazione elettorale dello Hitler, ottenuta a suo dire per tramite di strumenti democratici come i referendum.
Il parlamentare assassinato in passato era stato accusato da ex agenti dei servizi ucraini di coinvolgimento nell’incendio della sede sindacale di Odessa del 2014, dove morirono decine di attivisti anti-Maidan.
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Immagne di Vadim Chupina via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International; immagine tagliata
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I vaccini, l’euro, l’OMS e le proteste pro-Palestina. Renovatio 21 intervista il senatore Borghi

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Politica
Eurodeputati trollano la Von der Leyen offrendo una promozione telefonica

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, nota per aver smarrito centinaia di messaggi telefonici fondamentali per indagini su accordi multimiliardari, è stata oggetto di scherno da parte di un gruppo di legislatori che hanno proposto, ironicamente, di fornirle un telefono con una memoria più capiente.
La Von der Leyen aveva precedentemente cancellato o «perso» centinaia di messaggi relativi alla negoziazione di un contratto da 700 milioni di euro durante il suo discusso incarico come ministra della Difesa tedesca e a un accordo da 35 miliardi di euro per i vaccini mRNA di Pfizer.
Di recente, il suo ufficio si è rifiutato di rendere pubbliche le comunicazioni con il presidente francese Emmanuel Macron, in cui questi la spronava a bloccare un accordo commerciale con il blocco sudamericano del Mercosur. La difenditrice civica europea Teresa Anjinho ha avviato un’indagine sulla mancata conservazione di queste comunicazioni cruciali.
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La Commissione ha giustificato la perdita dei messaggi, inviati tramite l’app Signal, citando motivi come le limitazioni di archiviazione che avrebbero portato alla loro cancellazione automatica.
Un emendamento, proposto dagli eurodeputati Christine Anderson (Germania) e Charlie Weimers (Svezia), chiede «finanziamenti adeguati per dotare la Presidente della Commissione di un telefono cellulare con capacità di archiviazione sufficiente e un supporto informatico adeguato per garantire la conservazione di tutti i messaggi senza eccezioni», come riportato da Politico.
L’iniziativa, cofirmata da 57 eurodeputati, prevalentemente di destra, è stata descritta come un’azione di «trollaggio».
La Corte di Giustizia dell’UE ha già stabilito che le comunicazioni ufficiali, anche da dispositivi personali, devono essere adeguatamente archiviate, e la Commissione si è impegnata a rivedere i propri protocolli in seguito a questa sentenza.
La Von der Leyen, ex medico e controverso ex ministro della Difesa tedesco (nonché moglie di uno specialista in mRNA), ha respinto le accuse come «bugie» e bollato i critici come complottisti, agenti di Putin (poi definito «predatore») e no-vax.
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Immagine di © European Union, 2025 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
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