Politica
Eurodeputato tedesco chiede l’euroarresto di Orban

L’eurodeputato tedesco del Partito Verde Daniel Freund ha lanciato questa settimana un altro veemente attacco contro il primo ministro ungherese Vittorio Orban, questa volta chiedendone nientemeno che l’arresto dopo la sua apparizione al dibattito al Parlamento Europeo.
«È tempo di emettere un mandato d’arresto europeo», ha detto il verde Freund parlando dell’Orban. Freund ha affermato che Orban sarebbe corrotto.
«Chi ha mai rubato così tanto da fonti europee?» chiese Freund, riferendosi ad un progetto di «ponte verso il nulla» con il quale in realtà il premier di Budapest non ha niente a che fare – mentre in Germania, come riportato dall’emittente di Stato Deutsche Welle, i progetti di eurospreco abbondano, compresi i «ponti verso il nulla».
L’eurodeputato eco-germanico si è mostrato indignato dopo che all’Orban è stato concesso di parlare e – elemento perfettamente in linea con la natura profondamente guerrafondaia del Partito Verde tedesco – ha espresso il suo disappunto per il fatto che Orban abbia intrapreso la sua «missione di pace», che includeva gli sforzi del leader ungherese di visitare Mosca, Kiev, Pechino e Washington DC per raggiungere un accordo di pace e porre fine alla guerra in Ucraina.
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Al Freund ha prontamente risposto il deputato magiaro Erno Schaller-Baross, che ha che l’eurodeputato tedesco dovrebbe occuparsi del suo Paese.
«Perché non parli di cosa significa migrazione incontrollata in Germania?» ha chiesto, sottolineando che Daniel Freund non è preoccupato del fatto che il governo verde tedesco minacci l’industria automobilistica tedesca, che sta costando all’industria miliardi di euro e minacciando l’intera economia europea.
«Non si ha a che fare con l’Europa, si ha a che fare solo con il mio Paese. Ne abbiamo abbastanza», ha detto.
«Il vostro sostegno in Germania è a una sola cifra. Tornate a casa», ha detto Schaller-Baross, riferendosi al crollo del sostegno per i Verdi registrato nei sondaggi nazionali, e nelle elezioni locali.
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Immagine di European Parliament via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Politica
Macron riconferma Lecornu come primo ministro

J’accepte – par devoir – la mission qui m’est confiée par le Président de la République de tout faire pour donner un budget à la France pour la fin de l’année et de répondre aux problèmes de la vie quotidienne de nos compatriotes.
Il faut mettre un terme à cette crise politique… — Sébastien Lecornu (@SebLecornu) October 10, 2025
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Politica
L’editore ritira il libro in cui si sostiene che Epstein abbia presentato Melania a Trump

HarperCollins UK si è scusata con Melania Trump e ha ritirato un libro che affermava che Jeffrey Epstein, condannato per reati sessuali, l’avesse presentata al marito, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Mercoledì, la casa editrice ha dichiarato in una nota di aver «deciso di rimuovere diverse pagine» da una biografia non autorizzata del principe Andrea, scritta dallo storico Andrew Lowine. I passaggi in questione riportavano accuse non verificate secondo cui Epstein avrebbe favorito l’incontro tra la coppia presidenziale statunitense.
«Le copie del libro che includono tali riferimenti saranno rimosse definitivamente dalla distribuzione. HarperCollins UK si scusa con la First Lady», si legge nella dichiarazione. Melania Trump ha successivamente condiviso il messaggio sul suo account X.
— MELANIA TRUMP (@MELANIATRUMP) October 7, 2025
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La biografia, pubblicata a metà agosto, analizzava il rapporto tra il principe Andrea e Epstein, il finanziere americano morto in carcere nel 2019 in attesa di processo per accuse di traffico sessuale. NBC News aveva precedentemente riferito che il libro sosteneva che Epstein avesse «facilitato» l’incontro tra Melania e Donald Trump, in un articolo che descriveva in dettaglio i suoi tentativi di prendere le distanze dall’uomo d’affari caduto in disgrazia.
Un portavoce della first lady statunitense (FLOTUS) ha riferito ad Axios che il suo team legale è «attivamente impegnato a garantire immediate ritrattazioni e scuse da parte di coloro che diffondono falsità maligne e diffamatorie», sottolineando che nelle sue memorie Melania afferma di aver conosciuto Donald Trump nel 1998 a una festa a New York tramite un’altra conoscenza.
Durante la campagna presidenziale del 2024, Donald Trump aveva promesso di rendere pubblici i «file Epstein», che si presume dettagliassero i legami del finanziere con figure influenti. Tuttavia, dopo il suo insediamento, Trump ha definito l’esistenza di tali documenti una «bufala democratica», una svolta che, secondo i critici, servirebbe a distogliere l’attenzione dai suoi precedenti rapporti con Epstein.
Melania Trump ha già ottenuto una ritrattazione dal Daily Beast e da un podcast condotto dallo stratega democratico James Carville per affermazioni simili.
Come riportato da Renovatio 21, al contrario, per le sue affermazione sulla FLOTUS, suo marito ed Epstein Hunter Biden ha rifiutato di scusarsi. Melania Trump ha minacciato di fargli causa per un miliardo di dollari, ma il figlio già tossicodipendente di Biden ha risposto a maleparole.
Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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Politica
Trump non vince il Nobel. Premiato pure lo scrittore nemico di Orban

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