Sanità
Cure domiciliari, a Treviso la protesta riempie la piazza

Piazza dei Signori a Treviso stracolma di persone per la protesta indetta dal popolo delle terapie domiciliari.
Il gruppo Facebook #TERAPIEDOMICILIARICOVID19, gestito da un medico napoletano ma partecipato da moltissimi medici veneti, è stato chiuso d’imperio dal social nelle scorse ore, in quanto, a quel che si riporta, avrebbe violato delle norme sull’«adescamento per adulti».
Ha preso la parola, tra applausi anche il dottor Riccardo Szumski (si pronuncia sciumschi), sindaco di Santa Lucia di Piave (comune della Marca trevigiana) e da subito medico che propone le cure domiciliari.
Szumski ha parlato di «terrorismo delle autorità» e degli effetti letali, fino a ieri ignorati, della comune influenza.
Quest’anno il dottor Szumski aveva dichiarato che non si sarebbe vaccinato («No, perché io lo sperimentatore a gratis non lo faccio. E mi meraviglio dei genitori incoscienti che portano i ragazzini sani a fare il vaccino, quando si sa bene che i ragazzini non si ammalano, e se si ammalano non finiscono in ospedale»)e che tra i suoi pazienti aveva avuto zero decessi.
«Tra i miei pazienti ho avuto zero decessi dopo un anno e mezzo abbondante di coronavirus. E oltre ai miei pazienti ho curato un sacco di persone che si sono rivolte a me, mi sono arrivate telefonate da tutta Italia: ho passato periodi a dedicare un’ora e mezza la sera a rispondere a tutta questa gente disperata, abbandonata a se stessa».
In piazza a Treviso, tra lo sventolare delle bandiere di San Marco , fischi al governatore della Regione Veneto Luca Zaia, rieletto con un plebiscito lo scorso autunno e avversato da molti dei suoi elettori.
Sanità
Down morto di fame in un ospedale britannico

L’emittente britannica ITV ha diffuso un’inchiesta che documenta il caso di Adrian Poulton, un uomo di 56 anni con sindrome di Down, morto per malnutrizione in un ospedale del Servizio Sanitario Nazionale (NHS) nel 2021.
L’uomo era stato ricoverato a settembre dello stesso anno al Poole Hospital in seguito alla frattura di un’anca. Nonostante la frattura stesse guarendo, i medici avevano emesso la direttiva «nil by mouth», «niente per via orale», che impedisce l’alimentazione del paziente per bocca.
Secondo quanto riferito dalla famiglia a ITV, Poulton non ricevette nutrizione per nove giorni. I familiari credevano che stesse venendo alimentato tramite flebo, ma successivamente è emerso che ciò non stava avvenendo. Il padre, Derek Poulton, ha dichiarato: «Non essendo medici, pensavamo naturalmente che ricevesse nutrimento. Ma a quanto pare, lo stavano facendo morire di fame». La sorella, Lesley Bungay, ha affermato che Adrian era consapevole delle sue condizioni e temeva per la propria vita.
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Poulton è deceduto il 28 settembre 2021. Un rapporto ufficiale dell’ospedale ha attribuito la causa della morte alla mancanza di nutrizione. La struttura ha espresso cordoglio e dichiarato di aver implementato modifiche operative in seguito all’accaduto, condividendole con i familiari.
Il caso riaccende l’attenzione su una questione più ampia riguardante il trattamento delle persone con disabilità intellettive nel sistema sanitario britannico. A settembre 2023, un rapporto commissionato dal governo ha rilevato che le persone con disabilità intellettive muoiono mediamente 20 anni prima della popolazione generale e che circa il 40% di questi decessi sarebbe evitabile.
La carenza di personale specializzato è un altro elemento critico: la forza lavoro infermieristica in questo settore è diminuita del 43% dal 2009, secondo quanto riportato in una lettera inviata da 16 organizzazioni di beneficenza al ministro della Salute, Wes Streeting.
«Se non cambia nulla, si prevede che entro il 2028 vi saranno pochissimi infermieri specializzati in disabilità intellettive in Inghilterra», si legge nella missiva, che sottolinea la necessità di un intervento urgente per evitare un collasso del settore.
Nel 2023, un altro caso simile ha coinvolto Louis Cartright, un ragazzo di 17 anni con sindrome di Down, morto dopo essere stato dimesso da un ospedale londinese senza ricevere cure appropriate. Cartright, inizialmente portato in ospedale per un malessere, non fu sottoposto a esami ematici poiché era ansioso all’idea del prelievo e i medici non ritennero opportuna la sedazione. Le sue condizioni peggiorarono progressivamente e morì a casa il 3 febbraio 2023. L’inchiesta del medico legale è ancora in corso.
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La madre, Jackie Cartright, ha riferito a ITV: «Non aveva mai avuto il COVID. Raramente si prende il raffreddore, non ha mai avuto un mal di stomaco. Era un bambino sanissimo». «Dicono di aver fatto tutto il possibile per Louis. Non crediamo che sia vero», ha detto suo padre Ian a ITV. «Aveva una disabilità, aveva la sindrome di Down, era un bambino spaventato. Avrebbero potuto fare qualcosa, e si sono rifiutati di farlo».
Organizzazioni e attivisti sottolineano che questi casi evidenziano criticità strutturali nel sistema sanitario e pongono interrogativi sull’equità delle cure fornite alle persone con disabilità. Paula McGowan, attivista e promotrice della formazione obbligatoria Oliver McGowan per il personale del NHS, ha affermato: «Le persone con disabilità intellettive continuano a morire per le stesse cause e gli stessi fallimenti. Il governo deve fare di più».
Il programma di formazione obbligatoria per il personale sanitario su disabilità intellettive e autismo è stato introdotto nel 2022, ma secondo ITV, NHS England fatica ancora a raggiungere gli obiettivi prefissati. Diverse fonti sottolineano che i problemi non derivano solo dalla mancanza di formazione, ma anche da una cultura sanitaria che, in alcuni casi, non riconosce appieno il valore della vita delle persone con disabilità.
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Bizzarria
Chirurgo del servizio sanitario pubblico britannico si è fatto amputare le gambe per «gratificazione sessuale»

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Sanità
Kennedy spiega perché respingere le nuove regole dell’OMS sulla pandemia

Il segretario della Sanità americana Robert F. Kennedy Jr., ha spiegato che il suo ufficio intende respingere gli emendamenti dell’Organizzazione Mondiale (OMS) della Sanità al Regolamento sanitario internazionale, sostenendo che rappresentano un pericolo per la sovranità nazionale e costringerebbero gli Stati Uniti a imporre meccanismi di sorveglianza, propaganda e censura per controllare l’opinione pubblica.
Renovatio 21 pubblica la trascrizione del suo discorso. Nel frattempo, anche l’Italia si è allineata respingendo le norme OMS sul Regolamento Sanitario Internazionale.
Salve a tutti. Sono il vostro Segretario HHS, Robert F. Kennedy Jr., e vorrei parlarvi oggi di una questione controversa che potrebbe avere un impatto diretto su di voi e sulla vostra famiglia durante un’emergenza sanitaria globale.
Lo scorso anno, l’organo di governo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha apportato alcune modifiche di vasta portata al suo Regolamento Sanitario Internazionale, altrimenti noto come Regolamento RSI. Questi regolamenti stabiliscono il quadro giuridico che conferisce ai Paesi diritti e responsabilità nella gestione di eventi di salute pubblica con impatto globale. La scadenza per respingere questi emendamenti è la prossima settimana e li stiamo respingendo, quindi vorrei spiegarvi il perché.
The proposed amendments to the International Health Regulations open the door to the kind of narrative management, propaganda, and censorship that we saw during the COVID pandemic. The United States can cooperate with other nations without jeopardizing our civil liberties,… pic.twitter.com/k9IWRavu9D
— Secretary Kennedy (@SecKennedy) July 18, 2025
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La prima ragione è la sovranità nazionale.
Le nazioni che accettano le nuove normative stanno cedendo il loro potere e le emergenze sanitarie a un’organizzazione internazionale non eletta che potrebbe ordinare lockdown, restrizioni di viaggio o qualsiasi altra misura ritenga opportuna. In realtà, non ha nemmeno bisogno di dichiarare lo stato di emergenza.
I potenziali rischi per la salute pubblica sono sufficienti per avviare un’azione. Se vogliamo dare all’OMS così tanto potere, dovremmo almeno invitare a un dibattito pubblico approfondito, soprattutto perché l’accordo non è un trattato ufficiale e aggira il Senato degli Stati Uniti, che svolge un ruolo chiave nel garantire che i principali impegni internazionali ricevano un’adeguata supervisione democratica.
A peggiorare la situazione, le nuove normative utilizzano un linguaggio estremamente generico che conferisce all’OMS un potere senza precedenti. Impone ai Paesi di istituire sistemi di comunicazione del rischio affinché l’OMS possa implementare un messaggio pubblico unificato a livello globale. Questo apre le porte al tipo di gestione narrativa, propaganda e censura che abbiamo visto durante la pandemia di COVID. Non vogliamo vedere questo tipo di sistema ulteriormente istituzionalizzato.
L’ accordo contiene anche disposizioni sui sistemi globali di identificazione sanitaria, sui passaporti vaccinali e su un database medico centralizzato. Pone le basi per la sorveglianza medica globale di ogni essere umano. Forse, se l’OMS fosse un’autorità infallibile, non contaminata dall’influenza dell’industria, prenderemmo in considerazione l’accettazione del nuovo regolamento.
Purtroppo, la pandemia di COVID ha dimostrato il contrario.
Durante il COVID, l’ OMS non è riuscita a far rispettare il Regolamento Sanitario Internazionale, già in vigore da generazioni. La Cina ha nascosto informazioni cruciali sull’epidemia per almeno un mese e non ha subito alcuna conseguenza o critica da parte dell’OMS. Come si legge nel rapporto di controllo del Congresso del 2024, l’OMS è stata disinformata, le è stato negato l’accesso alla Cina ed è stata usata come copertura per l’azione sconsiderata del Partito Comunista Cinese.
Queste e altre atrocità dimostrano chiaramente una cosa: dobbiamo rafforzare l’autonomia nazionale e locale per tenere sotto controllo le organizzazioni globali e ripristinare un vero equilibrio di potere.
Al di là di tutto il linguaggio burocratico, ciò che è in gioco qui è una visione per il nostro futuro. Saremo soggetti a un sistema di controllo tecnocratico che usa i rischi per la salute e la preparazione alle pandemie come un cavallo di Troia per limitare le libertà democratiche fondamentali? Vogliamo un futuro in cui ogni persona, ogni movimento, ogni transazione e ogni corpo umano siano costantemente sotto sorveglianza?
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Ora, non voglio essere troppo allarmista; le nuove normative non sono di per sé un totalitarismo medico. Anzi, forse sono state scritte con buone intenzioni, ma rappresentano sicuramente un passo nella direzione sbagliata. Ecco perché stiamo respingendo gli emendamenti non solo a nome dei nostri cittadini, ma del mondo intero.
Dopotutto, l’America potrebbe semplicemente ignorare l’OMS. Pochi altri Paesi sono potenti quanto gli Stati Uniti. Anche se molti di questi emendamenti sono formulati in modo da non essere vincolanti nella pratica, è difficile per molti paesi opporsi, soprattutto quando dipendono dai finanziamenti dell’OMS e dalle sue partnership. Ecco perché stiamo assumendo la guida per fermare un accordo che è dannoso per il mondo intero.
Voglio essere chiaro: respingendo questi emendamenti, il presidente Trump e io non stiamo rifiutando la cooperazione internazionale. Possiamo cooperare con altre nazioni senza mettere a repentaglio le nostre libertà civili, senza minare la nostra Costituzione e senza minare la preziosa sovranità americana.
Questo è il mio impegno nei vostri confronti. Questo è l’impegno del Presidente Trump nei vostri confronti.
Grazie e che Dio vi benedica tutti e che Dio benedica il nostro Paese.
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