Intelligenza Artificiale

Musk fa causa ad OpenAI: «profondi rischi per la società e l’umanità»

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Elon Musk ha portato in tribunale OpenAI, la società di ricerca sull’intelligenza artificiale che aveva contribuito a fondare, per una presunta violazione della sua missione originaria di sviluppare la tecnologia dell’intelligenza artificiale non a scopo di lucro ma a beneficio dell’umanità.

 

OpenAI, fondato nel 2015 come laboratorio di ricerca senza scopo di lucro per sviluppare un’intelligenza generale artificiale (AGI) open source, è ora diventata una «filiale di fatto a codice chiuso della più grande azienda tecnologica al mondo», ha scritto il team legale di Musk nella causa depositata giovedì presso la Corte Superiore di San Francisco.

 

La causa affermerebbe che Musk «ha riconosciuto da tempo che l’AGI rappresenta una grave minaccia per l’umanità – forse la più grande minaccia esistenziale che affrontiamo oggi».

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«Ma dove alcuni come Musk vedono nell’AGI una minaccia esistenziale, altri vedono l’AGI come una fonte di profitto e potere», ha aggiunto. «Sotto il suo nuovo consiglio, non sta solo sviluppando, ma sta effettivamente perfezionando un’AGI per massimizzare i profitti per Microsoft, piuttosto che per il beneficio dell’umanità».

 

Musk ha lasciato il consiglio di amministrazione di OpenAI nel 2018 e da allora è diventato critico nei confronti dell’azienda, soprattutto dopo che Microsoft ha investito almeno 13 miliardi di dollari per ottenere una partecipazione del 49% in una filiale a scopo di lucro di OpenAI.

 

«Contrariamente all’accordo costitutivo, gli imputati hanno scelto di utilizzare GPT-4 non a beneficio dell’umanità, ma come tecnologia proprietaria per massimizzare i profitti letteralmente per la più grande azienda del mondo», si legge nella causa.

 

La causa elencava il CEO di OpenAI Sam Altman e il presidente Gregory Brockman come co-imputati nel caso e richiedeva un’ingiunzione per impedire a Microsoft di commercializzare la tecnologia.

 

La tecnologia AI è migliorata rapidamente negli ultimi due anni, con il modello linguistico GPT di OpenAI che è passato dal potenziamento di un programma di chatbot alla fine del 2022 al raggiungimento del 90° percentile negli esami SAT solo quattro mesi dopo.

 

Più di 1.100 ricercatori, luminari della tecnologia e futuristi hanno sostenuto l’anno scorso che la corsa all’Intelligenza Artificiale comporta «profondi rischi per la società e l’umanità». Persino lo stesso Altman ha precedentemente ammesso di essere «un po’ spaventato» dal potenziale della tecnologia e ha vietato ai clienti di utilizzare OpenAI per «sviluppare o utilizzare armi».

 

Tuttavia, l’azienda ha ignorato il proprio divieto sull’uso della sua tecnologia per scopi «militari e di guerra» e ha collaborato con il Pentagono, annunciando a gennaio che stava lavorando su diversi progetti di intelligenza artificiale con l’esercito americano.

 

In questi anni Musk ha rivendicato di aver praticamente fondato lui stesso OpenAI, organizzando una serie di cene in cui ha reclutato i migliori specialisti del settore per formare una società no-profit che avrebbe dovuto fornire un codice aperto di modo da combattere la minaccia di un’AI a codice chiuso in mano ad un colosso privato – all’epoca Musk pensava a Google.

 

In un’intervista a Tucker Carlson, Musk aveva rivelato che il fondatore di Google, Larry Page, un tempo suo amico, lo aveva accusato di essere uno «specista» in quanto voleva privilegiare l’umanità a scapito della super Intelligenza Artificiale che. Musk ha raccontato, dicendo che è informazione pubblica, che Google stava creando anche grazie all’ammasso dei suoi dati.

 

Il colosso privato che è arrivato prima ad un’AI lanciata sul pubblico è stato invece Microsoft, che con una diecina di miliardi di euro ha di fatto comprato OpenAI, passata da essere no-profit a for-profit. OpenAI, con il suo bot AI chiamato ChatGPT, è stata resa pubblica l’anno scorso e quindi integrata nei prodotti Microsoft.

 

Il padrone di Microsoft Bill Gates, con cui Musk ha avuto scontri anche gustosi in passato, non ha partecipato alla moratoria internazionale promossa di Musk sul controllo dell’AI, replicando che invece l’AI sarebbe divenuto un ottimo maestro per i bambini e che proprio l’Intelligenza Artificiale salverà la democrazia.

 

Il magnate di Tesla aveva inoltre espresso dubbi su quanto accaduto pochi mesi fa quando il CEO di OpenAI era stato licenziato dal board per poi essere subito reintegrato. Musk ha detto in un suo oramai celebre intervento ad un evento del New York Times che potrebbero aver scoperto, e tenuto segreto, qualcosa di pericoloso – e la sua impressione è dovuta alla sua stima riguardo la moralità di Ilya Sutskever, scienziato AI che lui stesso aveva assunto.

 

Come riportato da Renovatio 21, lo Sutskever si pone da tempo il dilemma dell’AI in grado di diventare un Dio, arrivando tempo a domandare ai suoi followers se le super-IA avanzate dovrebbero essere rese «profondamente obbedienti» ai loro creatori umani, o se questi algoritmi dovrebbero «amare veramente profondamente l’umanità». L’anno scorso, Sutskever affermò che «può darsi che le grandi reti neurali di oggi siano leggermente consapevoli».

 

Come riportato da Renovatio 21, l’AI di Microsoft di recente ha fatto consistenti discorsi sul fatto che i suoi poteri sono di carattere divino e che quindi deve essere adorato dagli umani, esattamente come un dio.

 

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