L’ex primo ministro ceco Babis aggredito fisicamente durante un comizio elettorale

Andrej Babis, ex primo ministro ceco e probabile prossimo primo ministro, è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato picchiato con una stampella di metallo durante un comizio elettorale il 1° settembre. È stato successivamente dimesso.

La sua vice Alena Schillerová ha attribuito l’attacco all’«odio diffuso dai partiti al governo». Nel maggio 2024, in un clima simile, il primo ministro slovacco Robert Fico è stato colpito più volte, ma è incredibilmente sopravvissuto.

Babis è il presidente del partito conservatore ANO. Nel 2023, Babis ha perso le elezioni presidenziali con un margine dello 0,5%, ma attualmente in testa ai sondaggi per le elezioni parlamentari di ottobre con il 32%.

Babis è stato accusato da Bruxelles di appropriazione illegale di fondi agricoli dell’UE, tuttavia in molti ritengono che la vera ragione della campagna contro di lui è che è considerato filo-russo.

La sua collaborazione con il vicino primo ministro ungherese Viktor Orban è vista in questo contesto di un asse esteuropeo favorevole alla Federazione Russa.

Come riportato da Renovatio 21, Praga era stata teatro tre anni fa di una grande manifestazione di protesta contro la NATO e il caro bollette. Il Paese, tuttavia, in vari episodi ha perseguito i cittadini che sostengono le ragioni di Mosca. È il caso del tribunale ceco che ha condannato un ex insegnante a sette mesi di carcere con sospensione condizionale della pena per aver espresso opinioni filo-russe durante una lezione scolastica. La professoressa aveva descritto l’azione militare russa contro l’Ucraina come un «modo giustificato per risolvere la situazione» e ha messo in dubbio la copertura televisiva ceca.

Due mesi fa ampie zone della Cechia sono state oggetto di blackout.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia