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Salute

Fascicolo Sanitario Elettronico: avete fino a domenica per difendere i vostri dati sanitari (o almeno, una parte)

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Avete circa tre giorni per mettere al riparo i vostri dati sanitari dal grande database della sanità pubblica.

 

Da domenica 30 giugno infatti non sarà più possibile rifiutare la condivisione dei vostri dati sanitari sulle piattaforme digitali. Si tratta, per essere precisi, solo di una parte della vostra storia medica, quella che va dal 2012 al 2020. Dopodiché, tutto finirà in quello che si chiama Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), con lo scopo di agire una super-integrazione dei dati sanitari di tutti i cittadini italiani provenienti da tutte le Regioni entro il 2026.

 

C’è da rimanere sconvolti di come questa storia, a suo modo enorme (e non solo per chi, come Renovatio 21, si occupa di bioetica, biopolitica, etc.) non sia stata minimamente discussa pubblicamente, né dai giornali, né dalle TV, né dai politici, dagli amministratori, etc. Il cittadino italiano si avvia a questo cambio, che sancisce un ulteriore colpo assestato alla sua privacy già disintegrata da COVID e greenpass, senza sapere nulla. Vorremmo dire: déja vu, anche per il silenzio-assenso sulla donazione degli organi (cioè, sulla predazione di parti del corpo, previo squartamento a cuor battente) fu così, magari con qualche piccola eco di protesta in più – all’epoca forse esisteva ancora qualche sperduta voce cattolica che gridava nel deserto…

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Alla base di questa novità c’è in realtà un decreto del fatale 2020 (DL 34/20), che stabiliva che il FSE doveva essere alimentato in maniera automatica, «in maniera continuativa e tempestiva, dai soggetti e dagli esercenti le professioni sanitarie che prendono in cura l’assistito». Il che vuol dire, ogni referto, verbale di pronto soccorso, profilo sanitario, lettera di dimissione, cartella clinica, vaccinazione, lettere di invito alle visite e, in più, anche la parte privata: le prescrizioni specialistiche finiscono nel calderone.

 

C’è di che rimanere sbalorditi: tanti discorsi per la privacy, e poi si viola in questo modo il privato dell’individuo?

 

Lo stesso Garante per la Privacy in un parere del 2022 dichiarava che il FSE apriva a rischi di «accessi abusivi e illeciti» nonché di «perdita e distruzione dei dati per finalità non compatibili». Dal linguaggio, non riusciamo a capire se si stia parlando di qualcuno che ruba i dati per ricattarvi o per utilizzarli a vostro danno: forse è solo la nostra immaginazione, ma è una possibilità, specie in un’era che va ad aprirsi, cioè quella delle «armi biologiche di precisione», le «bioarmi custom», cioè di virus artificiali in grado di colpire una sola persona, una sola famiglia, un solo gruppo etnico. Come? Fantascienza, dite?

 

C’è di che rimanere ancora più sbalorditi: tanti discorsi la cybersecurity, e poi si va a costruire un unico nodo nel quale gli hacker possono penetrare e impossessarsi dei dati dell’intera nazione?

 

Citiamo il Corriere, che ha intervistato un esperto di sicurezza informatica, il quale ha spiegato che i dati «se confluiscono nel fascicolo possono essere usati per finalità non sanitarie, cosa che invece avviene per legge con i dati post-2020». I rischi, dice l’informatico «non sono pochi, Avere un database unico che raccoglie dati quasi irrilevanti ai fini di cura perché oramai vecchi, ma che possono finire nelle mani di persone sbagliate è un dettaglio da non trascurare. Ci si espone da hackeraggi, fuga di dati e abusi informatici».

 

Il solo quotidiano è occuparsi della questione è stato, ancora una volta, La Verità, che ricorda come solo ieri la newsletter dell’Authority del Garante avvertiva che ben 18 regioni e due province a statuto speciale sono sotto procedimento «per le numeroso violazioni nell’attuazione del Fascicolo Sanitario». Il Garante comunica la gravità della situazione specificando di aver condiviso l’allarme con la presidenza del Consiglio poiché «è urgente intervenire per tutelare i diritti di tutti gli assistiti coinvolti nel trattamento del FSE».

 

Va riconosciuto che il giornale diretto da Maurizio Belpietro si era occupato del tema ancora giorni fa, in solitaria. Nel numero di oggi è possibile leggere un bouquet di affermazioni degli altri giornali, per i quali chi si oppone al FSE è un no-vax, un complottista, etc. «La crociata no-vax contro la banca dati sanitaria» titola il giornale agnelliano La Stampa.

 

La Repubblica scrive che «dopo i no-vax e i no green pass arrivano i no-Fascicolo Sanitario Elettronico, più o meno le stesse persone, a occhio meno numerose». L’ulteriore giornale agnello-elkaniano irride «le opposizioni registrate sul sito del ministero ieri [cioè due giorni fa, ndr]» che «erano 90.640, delle quali 6.371 riguardano minorenni. Se si considera che il Fascicolo interessa tutti i cittadini italiani, siamo intorno allo 0,15% degli abitanti».

 

Sono, crediamo, gli stessi giornali che ogni tanto riportano dei colpi hacker ai vari sistemi sanitari regionali: per esempio, ricordate la Regione Lazio, nel 2020? Noi lo ricordiamo. E gli ospedali colpiti dai grandi gruppi di hacker con i ransomware? Pure. E le farmacie americane paralizzate dal ciberattacco a inizio 2024? Renovatio 21 aveva parlato anche di questo.

 

In pratica, se non consegnate la totalità dei vostri dati medici, andate insultati. E, attenzione, il governo Meloni vuole che segnaliate il vostro dissenso entro domenica, senza possibilità successiva di opt-out.

 

Questa è biosorveglianza, questo è biototalitarismo. Non che facciano molto per allontanare il sapore di distopia: una delle scuse che accampano è quella della ricerca, il che significa far finire i vostri dati intimi nel frullatore dell’Intelligenza Artificiale – cioè armarla anche la conoscenza intima, biologica, della vostra condizione organica. Per chi vede nell’Intelligenza Artificiale un possibile nemico dell’umanità – e a farlo non sono solo gli antivaccinari cospirazionisti, ma perfino gli stessi suoi creatori – è un colpo mica male.

 

Eccoci, dunque, portati per legge a divenire cibo per la bestia, carburante per l’ascesa dell’apocalittica macchina pensante.

 

Non che prima fosse diverso. Nel 2017 passò la legge per cui diveniva possibile usare i dati personali degli italiani per ricerca scientifica. Il che vuol dire: dati sanitari alle multinazionali, pronte a darli in pasto ad algoritmi per ricerverne profitto.

 

Circa una diecina di anni fa ci fu il caso della Sardegna, dove un ente no profit aveva raccolto dati genetici di migliaia di abitanti per ricerche sulla longevità. Si parlò quindi di un furto alla banca genetica. La società senza fine di lucro finì poi in mani private, e alcuni dissero che la legge italiana non si esprime con chiarezza riguardo alla validità di un consenso dato in passato dai donatori.

 

Poi c’è il caso di una famosa multinazionale, desiderosa di testare la sua IA, a cui un precedente governo avrebbe trasferito ulteriori dati medici della popolazione. Tutto legale, con queste leggi. Rassegnatevi, il vostro corpo non vi appartiene: il biennio pandemico ce lo ha illustrato in modo lucidissimo.

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Il Garante della Privacy, ad ogni modo, ha dichiarato che l’utente ha il diritto di chiedere l’oscuramento di tutti i dati sanitari contenuti nel FSE che ritiene opportuno, rendendoli consultabili solo da chi li ha generati oltre che dalla persona stessa.

 

Chi desidera rifiutare, come previsto da un decreto del ministero dell’Economia dello scorso 11 aprile, può farlo solo online, all’interno del portale del sistema tessera sanitaria. Seguendo una semplice ricerca su Google per «fascicolo sanitario», si può giungere al sito della Sanità italiana, dove vi è un riquadro «come opporsi al pregresso» che porta ad un altro link, sistemats.it. Qui bisognerà accedere con la SPID, oppure la CIE (carta di identità elettronica) o con la carta nazionale dei servizi, ossia la tessera sanitaria emessa dopo il 2011. Se non si hanno strumenti di identificazione sanitaria, si deve accedere all’area libera del sistema tessera sanitaria con il tesserino della salute o il codice STP (Straniero Temporaneamente Presente).

 

Chi non segnalerà la propria opposizione ritroverà automaticamente i dati della propria storia sanitaria 2012-2020 nel FSE.

 

Non pensate, tuttavia, che quei dati spariranno: in caso di accesso al pronto soccorso, il personale potrebbe avere accesso a tutti i dati del paziente. L’emergenza prevale sulla privacy: un’altra grande lezione biopolitica dell’era COVID.

 

Non solo: di fatto i vostri dati biomedici dal 2020 in poi finiscono, come per decreto del governo Conte, direttamente nell’FSE.

 

Non solo: due anni fa il governo Draghi passò in totale assenza di discussione pubblica il decreto con cui si adottava la cosiddetta «interoperabilità dei silos», ossia la possibilità per 400 enti o amministrazioni di scambiarsi i dati dei cittadini, inclusi quelli medici. Nella lista degli enti, riporta La Verità, «si va dall’Agenzia delle Entrate alle ASL, ma anche al traforo del Monte Bianco o al gestore delle acque di Verona. Qualcuno ha mai spiegato il perché di tale lista? La risposta è, pure stavolta, no».

 

In realtà, una risposta vorremmo provare a darla noi: perché è la totalità dei dati che permette il controllo capillare dell’esistenza dell’individuo nell’era della sorveglianza ultra-totalitaria: dati medici, economici, logistici, telefonici… come state, quanto guadagnate e spendete, dove siete, dove andate, con chi vi vedete, cosa dite, cosa pensate…

 

Nel Nuovo Ordine – dove, come insegna Davos, la convergenza di Stato e multinazionali è consumato una volta per tutte – il controllo di ogni aspetto della vostra vita, e persino la sua precognizione, sono un elemento irrinunciabile. I vostri dati sanitari non fanno differenza, sono una tessera – intina e fondamentale, certo – del puzzle della vostra sottomissione.

 

Quindi, vi tocca anche questo scherzetto della vostra Sanità pubblica, quella che dicono essere la migliore del mondo. Lo Stato moderno è sempre più tecnocratico, quindi, nell’era dell’informatica, è datacentrico. I dati, è spesso ripetuto, sono il petrolio del XXI secolo.

 

I vostri dati personali, quindi, sono il sangue del sistema economico e politico in caricamento nell’ora presente. Un sistema dove non siete soggetti, ma oggetti. Non siete individui, ma prodotti.

 

In pratica, lo Stato della vostra schiavitù, fondata anche sulle informazioni strappate al vostro corpo, alla vostra storia, alla vostra intimità.

 

Ma tranquilli, non la chiamano schiavitù: la chiamano piattaforma. Finiremo, comunque, schiacciati sotto di essa.

 

Roberto Dal Bosco

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Salute

Trump celebra i «meravigliosi» bambini con sindrome di Down: «siete fantastici»

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Giovedì scorso il presidente Donald Trump ha celebrato il mese della consapevolezza sulla sindrome di Down con un post sui social media in cui elogia i bambini affetti da questa condizione.   «A tutti i meravigliosi bambini con sindrome di Down del nostro Paese e ai loro genitori, che li amano così tanto: siete MERAVIGLIOSI! Che Dio vi benedica», ha detto Trump su Truth Social.  

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Secondo uno studio del 2013, quasi il 99% delle persone con sindrome di Down dichiara di essere felice della propria vita. Il 96% apprezza il proprio aspetto e il 97% apprezza la propria identità. Ma nel 2017, la sindrome di Down è «quasi scomparsa» in Islanda grazie al feticidio legalizzato. Nel 2019, nel Paese sono nati solo 18 bambini con sindrome di Down.   Anche altri Paesi hanno sperimentato questa tendenza. In Norvegia, all’inizio di quest’anno, i genitori si sono espressi contro le pressioni esercitate dai medici affinché abortissero i bambini con sindrome di Down.   Un rapporto del 2025 ha indicato che anche la Scozia ha assistito a «un drammatico aumento degli aborti con diagnosi di sindrome di Down, con dati governativi che mostrano un aumento dell’82% dal 2021». Nel 2024, nel Paese sono stati abortiti 60 bambini non ancora nati con sindrome di Down, mentre nel 2021 il numero era di 33.   La ragione di queste tendenze è che i progressi della medicina, uniti a leggi sull’aborto meno rigide, alla copertura mediatica progressista e a professionisti medici ostili, lavorano in sinergia per spingere i genitori ad abortire se il loro bambino è affetto da sindrome di Down, ritenendo tale omicidio come un rivoltante «atto di misericordia».   Anche in altre parti del mondo, i bambini con sindrome di Down sono oggetto di attenzioni. Nel Regno Unito, l’aborto è illegale dopo le 24 settimane, a meno che al bambino non venga diagnosticata la sindrome di Down. Secondo un rapporto del Wilberforce Project , un’organizzazione pro-life, le donne che vivono in Alberta, in Canada, sono regolarmente incoraggiate a sottoporsi a screening per la sindrome di Down, solo per essere poi costrette dalla comunità medica ad abortire.   Come riportato da Renovatio 21, in l’Irlanda, che ha da pochi anni legalizzato l’aborto, vede ora il 95% delle donne abortire in presenza di una diagnosi di sindrome di down per il feto.   In Italia il genocidio dei down passa per l’espansione dei NIPT (Test Non-Invasivi Prenatali), i test che permettono di capire se un bambino quando è ancora nel grembo della madre, è down o no. I NIPT sono offerti in certe regioni dalla sanità pubblica, come sempre complice nel massacro del suo stesso popolo.   Trump ha rilasciato una dichiarazione, pubblicata sul sito web della Casa Bianca il 10 ottobre, per celebrare il mese della consapevolezza sulla sindrome di Down.   «Ogni anno, negli Stati Uniti, circa 5.000 bambini – 1 su 775 – nascono con la sindrome di Down. Questa condizione altera il corso dello sviluppo del bambino e causa ritardi cognitivi che generano incertezza e paura nelle famiglie colpite», ha affermato il presidente americano. «Fortunatamente, i progressi nella ricerca, nello screening, nei protocolli di cura, nelle terapie di intervento e nei trattamenti hanno prolungato la qualità e l’aspettativa di vita dei bambini e degli adulti affetti dalla sindrome di Down».   «Ora ci sono più opportunità che mai per l’indipendenza, un impiego significativo e l’integrazione nelle aule e nelle comunità, affinché tutte le persone con sindrome di Down possano godere di piena partecipazione alla vita americana», ha affermato Trump.  

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«Questo mese, rinnovo il mio impegno a proteggere la salute e il benessere di tutti gli uomini, le donne e i bambini che vivono con la sindrome di Down e ci impegniamo nuovamente a forgiare una cultura, un governo e una nazione che sostenga la dignità della vita e rispetti la scintilla divina impressa in ogni anima umana», ha continuato.   La bambina immortalata nella foto pubblicata da Trump sui social media è Valentina Duffy, figlia della conduttrice di Fox News Rachel Campos-Duffy e dell’attuale Segretario ai Trasporti Sean Duffy, che in precedenza ha prestato servizio al Congresso come membro della Camera dei Rappresentanti del Wisconsin. Campos-Duffy ha espresso la sua gratitudine a Trump in un post di X.     «Grazie, signor Presidente! Siamo così onorati e grati per l’amore che ha dimostrato a Valentina. Il 90% dei bambini con sindrome di Down viene abortito. Ha detto ai bambini americani: ‘Dio vi ha creati perfetti’. Grazie per aver riconosciuto l’umanità di questi splendidi bambini e per aver difeso la VITA», ha dichiarato.   La Campos-Duffy, madre cattolica di nove figli, ha spesso parlato dell’amore che prova per la figlia con sindrome di Down. Valentina è «adorabile, preziosa e gioiosa come qualsiasi altra bambina», ha osservato Campos-Duffy nel 2024. «Hanno qualche piccolo problema, a volte di natura medica: alcuni sono inclini a problemi cardiaci, forse alla tiroide», ha detto dei bambini con sindrome di Down, prima di aggiungere che i problemi di salute che affrontano sono «curabili».   SOSTIENI RENOVATIO 21
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Salute

I malori della 43ª settimana 2025

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Vicenza: «morto Il ciclista di 25 anni. Si è spento all’Ospedale San Bortolo di Vicenza, a un mese dal malore che lo aveva colpito in gara». Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

 

Roverbella, provincia di Mantova: «Addio, il 14enne non ce l’ha fatta. Dopo il malore di martedì il ragazzino era ricoverato in condizioni disperate al Borgo Trento di Verona». Lo riporta Gazzetta di Mantova.

 

Centuripe, libero consorzio comunale di Enna: «Malore fulminante mentre gioca: muore a soli 7 anni». Lo riporta Belvedere News.

 

Palosco, provincia di Bergamo: «Stroncata da un malore improvviso, muore a 26 anni. Comunità sotto shock». Lo riporta BresciaToday.

 

Gavardo, provincia di Brescia: «Sta male dopo la cena col fidanzato, si accascia appena scesa dall’auto e poi muore: aveva 39 anni». Lo riporta Today.

 

Berzo Inferiore, provincia di Brescia: «Artigiano e padre di famiglia: è morto a 45 anni stroncato da un malore: lascia moglie e figli». Lo riporta BresciaToday.

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Santo Stefano del Sole, provincia di Avellino: «Maresciallo muore a 47 anni stroncato da un malore : Arma dei carabinieri in lutto». Lo riporta Il Mattino.

 

Brindisi: «ha un malore mentre guida il camion dei rifiuti, morto 59enne; lascia moglie e due figlie». Lo riporta La Gazzetta del Mezzogiorno.

 

Forte dei Marmi, provincia di Lucca: «Fatale un malore a 58 anni in vacanza con il proprio cane». Lo riporta Il Dolomiti.

 

Bari: «Esce fuori strada sulla tangenziale di Bari: morto a 49 anni. Ipotesi malore». Lo riporta La Repubblica.

 

Cremona: «Malore fatale nei bagni del parcheggio: muore un uomo di 39 anni». Lo riporta La Provincia Cremona.

 

Gioiosa Ionica, città metropolitana di Reggio Calabria: «Tragedia sulla superstrada Jonio-Tirreno: si indaga su malore del conducente o guasto all’auto». Lo riporta Calabria7.

 

Marsa Alam, Egitto: «Malore in vacanza. Muore a 67 anni. Il dramma in Egitto dove festeggiava con il marito i 45 anni di matrimonio.». Lo riporta Il Giornale di Vicenza.

 

Ariano Irpino, provincia di Avellino: «56enne trovato morto davanti al suo garage. Con molta probabilità è stato stroncato da un malore. L’uomo in precedenza si era recato in ospedale». Lo riporta Il Mattino.

 

Empoli, città metropolitana di Firenze: «Volontaria muore a 62 anni, Croce Rossa in lutto: è deceduta per un malore improvviso.». Lo riporta La Nazione.

 

Val Masino, provincia di Sondrio: «Morto da giorni ad alta quota: ipotesi malore per un escursionista toscano cinquantenne». Lo riporta Il Giorno.

 

Soiano del Lago, provincia di Brescia: «Colpito da un malore, uomo si accascia e muore in mezzo alla strada». Lo riporta BresciaToday.

 

Cologno Monzese, città metropolitana di Milano: «Muore per un malore in strada: l’elisoccorso atterra nel parchetto: purtroppo il decesso di un 51enne è stato constatato poco dopo l’arrivo in ospedale». Lo riporta PrimaLaMartesana.

 

Idro, provincia di Brescia: «Dramma sul sentiero, colpito da un malore mentre cammina: un uomo di 69 anni è morto». Lo riporta Il Doloniti.

 

Fano, provincia di Pesaro e Urbino: «Dramma al Foro Boario. Muore davanti ai passanti. Pensionato colto da malore esce dal camper per chiedere aiuto e s’accascia». Lo riporta Il Resto del Carlino.

 

Marostica, provincia di Vicenza: «Malore al volante, muore un 70enne: l’auto finisce contro la rotatoria». Lo riporta VicenzaToday.

 

Gonnosfanadiga, provincia del Medio Campidano: «ha un malore alla guida e si schianta con l’autocarro: morto un 66enne». Lo riporta L’Unione Sarda.

 

Traves, città metropolitana di Torino: «Tragedia dei boschi di Traves: cercatore di funghi trovato morto a causa di un malore». Lo riporta TorinoToday.

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Terni: «Incidente mortale in Umbria: forse vittima di un malore alla guida, si andrà ad accertare se il 62enne sia stato colto da malore». Lo riporta Centro Pagina.

 

Civitanova Marche, provincia di Macerata: «Civitanova, si accascia in strada mentre passeggia: 70enne fulminato da un malore». Lo riporta Cronache Maceratesi.

 

Civitanova Marche, provincia di Macerata: «Malore in strada, muore davanti all’hotel». Lo riporta il Corriere Adriatico.

 

Pozzuoli, città metropolitana di Napoli: «Monterusciello sotto shock: uomo stroncato da un malore mentre faceva jogging». Lo riporta Pozzuoli News 24.

 

Loria, provincia di Treviso: «Morto a 25 anni per un malore durante la corsa. Il papà: “Mio figlio era sano”». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Conegliano, provincia di Treviso: «Tragedia in ospedale: malore prima del prelievo, uomo perde la vita». Lo riporta OggiTreviso.

 

Treviso: «Stroncato da un malore: il maestro d’inglese e musicista era in pensione da un mese. Aveva 66 anni». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Rotello, provincia di Campobasso: «Malore fatale in un cantiere sisma, operaio 50enne muore sull’impalcatura». Lo riporta Primonumero.

 

Cabella Ligure, provincia di Alessandria: «Morto un escursionista a causa di un malore». Lo riporta Alessandria Oggi.

 

Sansepolcro, provincia di Arezzo: «Stroncato da malore in vacanza. Addio al dottore»., Lo riporta La Nazione.

 

Castelvetrano, libero consorzio comunale di Trapani: «Castelvetrano, un malore improvviso stronca la vita del 40enne». Lo riporta Castelvetranonews.

 

Fano, provincia di Pesaro e Urbino: «Giovanni morto al foro Boario di Fano, il medico legale: “Stroncato da un malore”». Lo riporta il Corriere Adriatico.

 

Palermo: «Malore improvviso mentre raccoglie le olive: muore un uomo di 55 anni». Lo riporta TP24.

 

Catania: «Dramma a Catania, uomo cinese 47enne trovato morto in un B&B, è deceduto per morte naturale, nella fattispecie per arresto cardiaco». Lo riporta Quotidiano di Sicilia.

 

Roma: «Guida turistica morta per un malore al Colosseo: ai familiari restituiti 10mila euro in contanti che erano nella sua borsa». Lo riporta Il Mattino.

 

Roma: «Il malore e la caduta da 7 metri dal muro del Pantheon, la tragedia del turista giapponese trovato morto a Roma». Lo riporta Open.

 

Chiusdino, provincia di Siena: «Malore alla guida, muore parroco di Chiusdino». Lo riporta La Nazione.

 

Montecatini Terme, provincia di Pistoia: «Montecatini, malore al parcheggio del cimitero: muore 84enne». Lo riporta Report Pistoia.

 

Pistoria: «Malore uccide a 52 anni il critico di cucina ». Lo riporta Il Tirreno.

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Prato Sesia, provincia di Novara: «93enne al volante si schianta contro un muretto a Grignasco: morta per un probabile malore». Lo riporta il Quotidiano Piementese.

 

Sala Consilina, provincia di Salerno: «Trovata morta in casa a Sala Consilina. Fatale un malore per una donna di 70 anni». Lo riporta Italia2 news.

 

Pristina, Kosovo: «Malore in aeroporto, muore uno svizzero». Lo riporta Ticinoline.

 

Pavia: «Malore in palestra studente salvato dai compagni con il defibrillatore. Il 19enne si è accasciato vittima di un arresto cardiaco». Lo riporta La Provincia Pavese.

 

Canicattì, libero consorzio comunale di Agrigento: «Cade in casa per un malore: 16enne in coma farmacologico all’ospedale di Caltanissetta». Lo riporta Agrigento Notizie.

 

Codigoro, provincia di Ferrara: «Paura al campo sportivo, malore al capitano». Lo riporta Il Resto del Carlino.

 

Inverigo, provincia di Como: «Malore sotto casa. Grave donna incinta al nono mese». Lo riporta La Provincia di Como.

 

Cesiomaggiore, provincia di Belluno: «Malore nel giardino di casa, il 65enne finisce nella scarpata e ruzzola per 40 metri tra i rovi: trasportato in ospedale». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Carvico, provincia di Bergamo: «Malore all’alba in un’azienda di Carvico: 56enne trasportato d’urgenza in ospedale». Lo riporta PrimaBergamo.

 

Mestre, città metropolitana di Venezia: «Perde i sensi e non respira più sulla poltrona del dentista: salvata dall’odontoiatra e dal 118». Lo riporta VeneziaToday.

 

Acquanegra sul Chiese, provincia di Mantova: «Malore al bar: 35enne in codice rosso in ospedale. L’uomo si sarebbe sentito male poco dopo aver ordinato un cappuccino». Lo riporta Gazzetta di Mantova.

 

Brescia: «Malore improvviso, trovato riverso nel bagno dell’autogrill: è grave al Civile». Lo riporta BresciaToday.

 

Grinzane Cavour, provincia di Cuneo: «Malore per sospetto infarto. Processo d’appello rinviato». Lo riporta Rainews TGR Piemonte.

 

Milano: «Un guasto e un malore, disagi in metro a Milano: una linea chiusa e un’altra rallentata.». Lo riporta MilanoToday.

 

Merate, provincia di Lecco: «Malore per una donna, 43enne, al supermercato, ricoverata in ospedale». Lo riporta PrimaMerate.

 

Sandrigo, provincia di Vicenza: «Malore alla guida, finisce fuori strada: uomo all’ospedale». Lo riporta Il Giornale di Vicenza.

 

Johannesburg, Sud Africa: «Malore sul volo di rientro dall’Africa: il sindaco soccorre un passeggero». Lo riporta Reggionline.

 

Siberia: «Torinese colpito da un malore durante la vacanza in Siberia: un ponte sanitario lo riporta in Piemonte». Lo riporta TorinoToday.

 

Alghero, città metropolitana di Sassari: «Donna colpita da malore ad Alghero, interviene l’elicottero». Lo riporta SassariOggi.it.

 

Rancio, provincia di Lecco: «Malore per strada, soccorso un giovanissimo». Lo riporta Prima Lecco.

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San Severino Marche, provincia di Macerata: «Soccorsa una ragazza colta da malore a Canfaito». Lo riporta Vivere Camerino.

 

Introbio, provincia di Lecco: «Biandino, elisoccorso per una malore. Mobilitazione domenicale». Lo riporta Valsassina News.

 

Scala, provincia di Salerno: «Colta da malore in casa: centenaria elitrasportata al Ruggi». Lo riporta Salerno Today.

 

Salerno: «Colto malore mentre guida, furgone si schianta contro la ringhiera: uomo in ospedale». Lo riporta Salerno Today.

 

Sant’Arpino, provincia di Caserta: «72enne colpita da malore in uno studio medico: salvata dai carabinieri». Lo riporta Pupia TV.

 

Belluno: «Ha un malore in giardino, scivola e ruzzola in una scarpata per circa 40 metri: soccorso un 65enne». Lo riporta il Dolomiti.

 

Palermo: «Palermo, carabiniere fuori servizio salva un uomo colto da malore». Lo riporta Newsicilia.

 

Lecco: «Malore sul Cornizzolo, soccorso un uomo». Lo riporta Prima Lecco.

 

Tivoli, città metropolitana di Roma: «Malore alla guida, l’auto si schianta contro il lampione». Lo riporta Tiburno TV.

 

Vercelli: «Detenuta incinta dopo i colloqui col compagno: la scoperta al Pronto soccorso per un malore». Lo riporta La Stampa.

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5G

Gli scienziati affermano che le revisioni OMS minimizzano i rischi legati alle radiazioni dei cellulari

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   Le recenti revisioni commissionate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sugli effetti delle radiazioni wireless sulla salute non forniscono «alcuna garanzia di sicurezza», secondo un rapporto pubblicato dalla Commissione Internazionale sugli Effetti Biologici dei Campi Elettromagnetici. Il gruppo ha affermato che le revisioni escludono studi chiave e si basano su dati deboli o non corrispondenti.   Secondo un rapporto sottoposto a revisione paritaria della Commissione internazionale sugli effetti biologici dei campi elettromagnetici (ICBE-EMF), le recenti revisioni commissionate dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sugli effetti delle radiazioni wireless sulla salute non forniscono «alcuna garanzia di sicurezza».   L’ICBE-EMF è un «consorzio di scienziati, medici e professionisti del settore» che studia le radiazioni wireless e raccomanda linee guida sull’esposizione alle radiazioni wireless «basate sulle migliori pubblicazioni di ricerca scientifica sottoposte a revisione paritaria».

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«Le revisioni sistematiche commissionate dall’OMS sono semplicemente inadeguate per concludere che le radiazioni wireless siano sicure», ha affermato in un comunicato stampa il presidente dell’ICBE-EMF John Frank, medico ed epidemiologo presso l’Università di Edimburgo e professore emerito di sanità pubblica presso l’Università di Toronto.   Secondo lui, sarebbe fuorviante per l’opinione pubblica presentare le revisioni dell’OMS come prova che le attuali linee guida sull’esposizione alle radiazioni wireless siano sicure.   La maggior parte delle revisioni dell’OMS presentavano «gravi difetti» – tra cui problemi metodologici e preoccupazioni di parzialità – che hanno minato le loro conclusioni sulla sicurezza delle radiazioni a radiofrequenza (RF), ha affermato l’ICBE-EMF.   Il gruppo ha affermato che, nonostante le lacune, una delle revisioni dell’OMS ha dimostrato che l’esposizione alle radiazioni RF riduce la fertilità maschile, mentre un’altra ha collegato l’esposizione alle radiazioni dei cellulari a due tipi di cancro negli animali.   L’ICBE-EMF ha pubblicato un documento supplementare insieme al suo rapporto, in cui vengono descritti esempi dei legami degli autori della revisione dell’OMS con il settore della telefonia mobile.   L’ICBE-EMF ha chiesto una «revisione approfondita e più indipendente» delle prove.   «Finché ciò non sarà fatto, esortiamo vivamente il pubblico e le autorità di regolamentazione a livello internazionale a considerare che gli attuali limiti di esposizione sicura raccomandati dall’OMS sono potenzialmente troppo elevati per proteggere completamente il pubblico e l’ambiente», ha affermato Frank durante una conferenza stampa.   Il gruppo ha inoltre esortato le autorità di regolamentazione a fare «tutto il possibile» per ridurre l’esposizione pubblica alle radiazioni RF, in particolare per le donne incinte, i bambini e le persone con disabilità, ha affermato Frank.

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L’OMS si prepara a pubblicare una «monografia» utilizzata per stabilire regolamenti e limiti di sicurezza

L’ICBE-EMF ha pubblicato il suo rapporto il 2 ottobre su Environmental Health in risposta a 12 revisioni sistematiche sostenute dall’OMS sui possibili effetti sulla salute delle radiazioni RF.   Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, una revisione sistematica «tenta di raccogliere e analizzare tutte le prove che rispondono a una domanda specifica».   L’OMS sta pubblicando le revisioni in preparazione di una monografia sui criteri di salute  ambientale dell’OMS sui possibili rischi per la salute derivanti dalle radiofrequenze. I governi utilizzeranno probabilmente la monografia per stabilire standard di sicurezza e normativi.   Ron Melnick, Ph.D., consulente senior dell’ICBE-EMF, ha affermato che l’ICBE-EMF ha esaminato le revisioni dell’OMS «per via del nostro coinvolgimento di lunga data in questa ricerca e della potenziale influenza che queste revisioni potrebbero avere sulle future decisioni politiche».   Melnick è l’ex tossicologo senior presso il National Toxicology Program e il National Institute of Environmental Health Sciences.   L’ICBE-EMF ha segnalato che gli autori delle revisioni dell’OMS hanno escluso studi rilevanti, si sono basati su studi deboli e hanno combinato in modo improprio studi con condizioni di esposizione molto diverse. Questi difetti metodologici hanno distorto le conclusioni delle revisioni.   Ad esempio, la maggior parte degli autori ha cercato di riassumere matematicamente i risultati di studi molto diversi in un’unica revisione.   Raggruppare diversi studi in un’unica revisione può nascondere differenze importanti, ha affermato durante la conferenza stampa Joel Moskowitz, Ph.D., direttore del Center for Family and Community Health presso l’Università della California, Berkeley.

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«Nonostante questi problemi, gli autori delle revisioni dell’OMS si sono basati su questi risultati errati per trarre conclusioni certe, generalmente senza effetti [negativi sulla salute]», ha affermato.   Moskowitz ha affermato che i principali esperti, tra cui quelli della Cochrane Collaboration, «un’organizzazione per la ricerca sanitaria di fama mondiale», mettono in guardia dal riassumere matematicamente i risultati degli studi quando questi sono troppo pochi o troppo diversi. I ricercatori sono invece incoraggiati a descrivere gli studi a parole, non con i numeri.   Moskowitz ha affermato che solo una delle 12 revisioni sostenute dall’OMS ha seguito tale consiglio.   Quella revisione sistematica ha concluso che vi sono prove «altamente certe» che l’esposizione alle radiazioni dei cellulari causi due tipi di cancro negli animali, tra cui gliomi maligni nel cervello e schwannomi maligni, o tumori nervosi, nel cuore. La revisione ha osservato che studi sugli esseri umani avevano precedentemente rilevato entrambi i tipi di tumore.   Moskowitz ha affermato che l’OMS dovrebbe rimettere in funzione le revisioni e richiedere agli autori di descrivere gli studi con parole, non con numeri, per evitare di caratterizzare in modo impreciso i risultati degli studi.   Oltre al rapporto, l’ICBE-EMF ha pubblicato un documento supplementare in cui spiega come la maggior parte delle revisioni abbia prodotto risultati inaffidabili.

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Linee guida scientifiche sulla sicurezza delle radiazioni RF «urgentemente necessarie»

Un’indagine condotta da The Defender ha scoperto che la Federal Communications Commission (FCC) basa il suo standard di sicurezza sulle radiazioni RF per gli esseri umani in gran parte su alcuni studi su piccoli campioni condotti negli anni Settanta e Ottanta.   La FCC ha basato il suo standard, che non è stato aggiornato dal 1996, sul presupposto che le radiazioni RF possano causare danni solo a livelli sufficientemente elevati da riscaldare i tessuti corporei.   Nel 2022, l’ICBE-EMF ha pubblicato un articolo sottoposto a revisione paritaria che confutava questa ipotesi, denominato «paradigma solo termico».   L’ICBE-EMF ha affermato nel suo rapporto del 2 ottobre che «sono urgentemente necessarie linee guida riviste e basate sulla scienza, che proteggano la salute umana e l’ambiente».   La FCC non ha ancora ottemperato all’obbligo imposto dal tribunale di spiegare in che modo ha stabilito che le sue attuali linee guida proteggono adeguatamente gli esseri umani e l’ambiente dagli effetti nocivi dell’esposizione alle radiazioni RF.   Brenda Baletti Ph.D.   © 16 ottobre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.   Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.  

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