Stragi
Ex berretto verde: «senza dubbio, ho assistito a crimini di guerra» a Gaza

Un tenente colonnello in pensione delle forze speciali dell’esercito statunitense, che lavorava come appaltatore presso un punto di distribuzione degli aiuti a Gaza, ha dichiarato pubblicamente di aver assistito personalmente ai crimini di guerra perpetrati dalle Forze di difesa israeliane e da appaltatori americani che lavoravano per la poco chiara Gaza Humanitarian Foundation (GHF).
«Ho visto le forze israeliane sparare contro la folla di palestinesi», ha detto Anthony Aguilar alla BBC . «Ho visto le forze israeliane sparare un colpo del carro armato Merkava contro una folla di persone, distruggendo un’auto carica di civili che si stava semplicemente allontanando dal luogo dell’attentato. Ho visto colpi di mortaio sparare contro la folla … per tenerla sotto controllo».
«Non ho mai assistito a un livello di brutalità e di uso indiscriminato e non necessario della forza», ha affermato.
La GHF è guidata da un leader cristiano evangelico con stretti legami con il premier dello Stato Ebraico Beniamino Netanyahu e il presidente USA Donald J. Trump. L’organizzazione è stata fondata in Israele grazie alla collaborazione di evangelici americani e appaltatori di sicurezza privati.
Poco dopo l’inizio della distribuzione di aiuti da parte della GHF nella Striscia di Gaza devastata dalla guerra, a maggio, sono emerse inquietanti segnalazioni di soldati israeliani che uccidevano palestinesi disarmati che si avvicinavano ai punti di assistenza in cerca di cibo. Sono diventate comuni le segnalazioni di decine di palestinesi uccisi in singoli episodi. La scorsa settimana, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha dichiarato che oltre 1.000 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano di ricevere cibo nei punti di distribuzione.
Aguilar ha descritto ciò che ha osservato nel contesto del suo servizio militare negli Stati Uniti: «in tutta la mia carriera, non ho mai assistito a un livello di brutalità e di uso indiscriminato e inutile della forza contro una popolazione civile (…) una popolazione disarmata e affamata. Non ho mai assistito a una cosa del genere in tutti i luoghi in cui sono stato impegnato in guerra, fino a Gaza, per mano delle IDF [le forze di Difesa israeliane, ndr] e dei contractors statunitensi (…) Senza dubbio, ho assistito a crimini di guerra».
Il berretto verde ha inoltre condannato la GHF e i suoi mercenari americani:
«La mia opinione professionale su come sono stati creati i siti è quella che definirei “dilettantistica”. Inesperti, non addestrati, nessuna idea di come condurre operazioni di questa portata. Questa sarebbe la mia valutazione più benevola. Nella mia valutazione più franca, direi che sono criminali».
La GHF ha affermato che le accuse di Aguilar sono «categoricamente false», dichiarando alla BBC che l’ex militare americano è «un ex appaltatore scontento che è stato licenziato per cattiva condotta». In una dichiarazione separata, la GHF ha affermato che la propria indagine ha concluso che le sue affermazioni sono «false e prive di fondamento».
Former U.S. Army Green Beret who worked for the GHF says he witnessed the IDF commit war crimes, including using a tank to fire on a crowd of unarmed civilians.
pic.twitter.com/glUmbXf5aF— Dave DeCamp (@DecampDave) July 26, 2025
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«È un campo di sterminio. Dove ero di stanza, ogni giorno venivano uccise da una a cinque persone» ha dichiarato un soldato IDF al quotidiano israeliano Haaretz. «Vengono trattati come una forza ostile: niente misure di controllo della folla, niente gas lacrimogeni, solo fuoco vivo con tutto l’immaginabile: mitragliatrici pesanti, lanciagranate, mortai. Poi, una volta aperto il centro, gli spari cessano e sanno di potersi avvicinare. La nostra forma di comunicazione è il fuoco».
«Apriamo il fuoco la mattina presto se qualcuno cerca di mettersi in fila da qualche centinaio di metri di distanza, e a volte lo attacchiamo da distanza ravvicinata. Ma non c’è pericolo per le forze. Non sono a conoscenza di un singolo caso di fuoco di risposta. Non c’è nemico, non ci sono armi».
Sui social media circolano anche molti video che corroborano le affermazioni sull’uso di armi letali per controllare la folla. Questo è stato incluso nel nuovo rapporto della BBC, che ha dichiarato di aver verificato il filmato:
‘It’s a Killing Field’: IDF Soldiers Ordered to Shoot Deliberately at Unarmed Gazans Waiting for Humanitarian Aid #Haaretz pic.twitter.com/Gx6rVEHyDM
— Faisal Warraich (@FSWarraich) July 14, 2025
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Come riportato da Renovatio 21, confessioni su deliberate uccisioni di civili sono state fatte tre settimane da un soldato israeliano all’emittente Sky News fa che ha prestato servizio per tre volte a Gaza.
L’IDF ha dichiarato che avrebbero esaminato le accuse di Aguilar, che nel frattempo è stato intervistato lungamente anche dal celeberrimo giornalista americano Tucker Carlson. Nel frattempo, in risposta al crescente clamore suscitato dai massacri nei siti di approvvigionamento alimentare e dall’aumento della malnutrizione e della fame nella Striscia di Gaza sotto assedio, le forze dello Stato Giudaico hanno annunciato domenica mattina di aver iniziato a effettuare lanci di cibo, descrivendoli come parte di «una serie di azioni volte a migliorare la risposta umanitaria nella Striscia di Gaza».
Come riportato da Renovatio 21, secondo un sondaggio dell’Università Ebraica di Gerusalemme una forte maggioranza degli ebrei israeliani esprime il suo sostegno ai crimini di guerra deliberati e in corso del loro governo, quali la pulizia etnica e il genocidio a Gaza, con circa il 75% degli ebrei israeliani concorda con l’affermazione secondo cui «non ci sono innocenti a Gaza».
L’esercito giudaico è stato accusato per innumerevoli stragi, come quella di Rafah, con Israele a giustificare sempre, anche a fronte di video sconcertanti, che si trattava di «bersagli legittimi».
Come riportato da Renovatio 21, secondo uno studio di un professore di Harvard quasi 400.000 abitanti di Gaza sarebbero ora dispersi dalla guerra intentata dallo Stato Ebraico contro la Striscia.
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Stragi
Commissione ONU: Israele colpevole di genocidio a Gaza

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Spirito
Strage transessuale in chiesa, «siamo contro i satanisti»

Continua la sequenza di commenti sul lato demoniaco della strage alla scuola cattolica di Minneapolis, perpetrata da un ventenne transessuale.
Il giornalista e personaggio internet Milo Yiannopoulos, talentuoso scrittore cattolico che si dice ex-gay che in passato è stato al centro di controversie, ha affermato che «siamo contro i satanisti» e che «non avete altra scelta che abbracciare il Nostro Signore» dopo la sparatoria nella scuola cattolica in Minnesota. Lo riporta LifeSite.
«Per salvare la tua famiglia e la tua società, devi combattere», ha detto l’eccentrico Milo su X. «Siamo contro i satanisti. Gli atei non hanno difese contro il Diavolo. Per sopravvivere, non hai altra scelta che abbracciare Nostro Signore. Vai in una chiesa cattolica questo fine settimana, fai quello che dicono e potremmo farcela tutti».
To save your family and your society, you must fight. We are up against Satanists. Atheists have no defenses against the Devil. As a matter of survival, you have no choice but to embrace Our Lord. Go to a Catholic Church this weekend, do what they say, and we might all make it.
— MILO (@Nero) August 28, 2025
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Anche altri influencer di spicco hanno sottolineato la natura demoniaca della recente sparatoria in una scuola, perpetrata da una persona che si identificava come transgender.
«Quando ero giovane pensavo che il male, il bene e la moralità fossero semplicemente soggettivi», ha scritto il conduttore del podcast Tim Pool. «Chi sbagliava era malato di mente o confuso. Ma ho imparato molto tempo fa che in realtà stiamo combattendo contro i demoni», ha concluso.
Come visibile dalle tracce lasciate in rete, un video del tiratore del Minnesota lo mostra mentre si esercita a sparare a un bersaglio raffigurante il volto di Gesù, mentre ride in modo maniacale. L’uomo ha anche una conversazione con se stesso, in cui sembra avere due personalità diverse. Inoltre, il fucile mostrato nel video presenta una croce rovesciata e un pentagramma, due immagini sataniche note.
In un video del suo diario, l’assassino si disegnava con una pistola alla schiena mentre si guardava allo specchio. Dallo specchio si vedeva un demone, e una didascalia sopra il disegno un dialogo scritto in lingua russa: «Chi sono? Quando finirà tutto questo? Aiutatemi! Non lo voglio!».
Come riportato da Renovatio 21, l’idea di una possibile possessione demoniaca del ragazzo transessuale era subito saltata fuori tra i commenti in rete, con gli osservatori impressionati dai video e dalle pagine del diario del massacratore.
Alcuni, tuttavia, si interrogano sulla facilità e rapidità con la quale è uscito tutto il materiale dell’assassino. A poche ore dagli spari, un ex agente israeliano era andato alla TV americana per dire che con il suo software di sorveglianza della rete la strage non sarebbe mai avvenuta.
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Pensiero
Massacro trans di bambini, ecco lo stragista ideale dei «conservatori». Per un futuro di sorveglianza totale

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‼️🇺🇸 NEW: And there it is;
“I’m about to launch GIDEON, America’s first-ever Ai threat detection platform built for law enforcement.” “It scrapes the internet 24/7 using Israeli-grade ontology…” Pre-crime policing starts NEXT WEEK. 👀 pic.twitter.com/pTQUsMnONx — Diligent Denizen 🇺🇸 (@DiligentDenizen) August 28, 2025
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