Vaccini
Danni da vaccino, la testimonianza di una mamma

Una mamma ha scritto a Renovatio 21 per raccontare la sua storia e il travaglio che ha dovuto attraversare la famiglia dopo il vaccino della figlia.
Perché un danno, piccolo o grande che sia, cambia la vita e toglie ogni dubbio sulla sicurezza dei vaccini.
Pubblichiamo il suo scritto ringraziandola per il coraggio, e cogliamo l’occasione per invitare tutti coloro che vogliono raccontarci dei danni provocati dai vaccini a scriverci senza timore alcuno.
Il nome della mamma non verrà specificato per sua volontà.
Ringrazio anzitutto Renovatio 21 per la possibilità che mi offre di raccontare la nostra storia.
Mia figlia primogenita nasce nel 2013, e come tutti i genitori procedo con l’iter vaccinale.
Ero completamente ignorante, non sapevo cosa dovevo farle iniettare ma credevo che fosse giusto e sicuro, fino al punto che, quando il centro vaccinale era un po’ in ritardo con i tempi per la convocazione, li chiamai io.
«Scusate ma vi siete dimenticati della mia bambina? Bisogna vaccinarla!!!»
Quando penso a questo dico: ecco cosa succede a forzare le cose!
Procediamo con la prima dose di esavalente + Prevenar.
Non sapevo che ne avrebbero fatto anche un secondo: di fatto non me l’hanno detto, ho visto solo una siringa quindi ho pensato fosse solo esavalente. Comunque non avendo avuto particolari reazioni abbiamo proceduto a distanza di tre mesi con la seconda dose. In questo caso, la bambina ha avuto un po’ di febbre.
Ad un certo punto inizia a impallidire, vuole stare in braccio, è debole, non reagisce. Ha gli occhi aperti ma sembra bloccata, pallida, si affloscia, chiude gli occhi, diventa viola…
Arriviamo a luglio, dieci mesi, terza dose.
Il vaccino viene somministrato in mattinata e la bambina sembrava tranquilla, solo un po’ nervosa forse. Al pomeriggio della medesima giornata usciamo per la solita passeggiata e poi ci fermiamo in una piazzetta. Ad un certo punto inizia a impallidire, vuole stare in braccio, è debole, non reagisce. Ha gli occhi aperti ma sembra bloccata, pallida, si affloscia, chiude gli occhi, diventa viola…
La chiamavo, la scuotevo, le alzavo le gambe e nulla, non reinveniva.
Non scherzo quando dico che in quel momento credevo di perderla. Lì vicino c’è lo studio di una pediatra e decidiamo di portarla subito all’ambulatorio. La bambina rimane incosciente, saliamo in macchina e cerchiamo la dottoressa. La troviamo. La bambina ha riaperto gli occhi ma non è lei. La dottoressa la visita: glicemia OK, torna reattiva e torniamo a casa.
Una volta a casa chiamo la nostra pediatra, la quale mi dice di portarla al pronto soccorso perché «non si sa mai». Montiamo in macchina e mentre andiamo in ospedale (sono passati circa 20 minuti dal primo episodio) la bambina ha un’altra crisi come quella precedente: si affloscia ad occhi aperti, pallore, chiude gli occhi, cianosi.
La chiamavo, la scuotevo, le alzavo le gambe e nulla, non reinveniva.
Torniamo dalla stessa dottoressa di prima che la rivisita, e nel mentre la bimba si riprende. Corriamo in Pronto Soccorso. In ospedale non mi sanno dire cosa abbia avuto. In serata ci rimandano a casa e i giorni seguenti la bambina sembra stare bene. Dopo una settimana si riempie di eritema su arti e busto. Nessuna pomata che lo faccia passare, non riesco a curarlo e così va via da solo dopo, circa, una decina di giorni.
Arriva l’autunno e l’inverno, e iniziano gli apparenti malanni di stagione, che per mia figlia sono sempre un po’ più problematici: una semplice febbre diventa un febbrone difficile da far gestire, una temperatura corporea difficile da far scendere.
Si affloscia ad occhi aperti, pallore, chiude gli occhi, cianosi
La bambina viene colpita puntualmente da un virus gastrointestinale, e spesso finiamo all’ospedale per porre fine a una dissenteria o a vomiti che sembrano aumentare col tempo, stremando il corpo della piccola. Posso dire che è spesso malata e ci sono mesi che riesce andare a scuola solo uno o due giorni al massimo.
Insospettita, sono andata da un immunologo che ci prescrive degli esami sul sistema immunitario, e i risultati dimostrano che mia figlia ha un deficit immunitario: linfociti b e linfociti T suppressor.
Mi siano concesse due considerazioni importanti:
Io sono una persona che soffre di tantissime allergie, le piu importanti – che mi causano anche asma – sono dovute ai farmaci, quasi tutti, a partire dal paracetamolo passando per Orudis e Nimesulide fino al Fluimucil. Tollero il Contramal ma se ho la febbre devo passare al cortisone.
La mia famiglia è una famiglia di allergici, con diversi celiaci (zia di primo grado e cugini); un’altra mia zia allergica a tutti i farmaci come me, con lo sviluppo di una malattia autoimmune. Mia sorella ha sviluppato malattia auotimmune in seguito a uno shock anafilattico al Tazocin (un antibiotico).
La storia clinica familiare, dunque, come si evince, non deponeva a favore dei vaccini, ma io non lo sapevo e nessuno mi ha mai chiesto nulla. Forse con la corretta informazione avrei preso un’altra decisione!
La storia clinica familiare, dunque, come si evince, non deponeva a favore dei vaccini, ma io non lo sapevo e nessuno mi ha mai chiesto nulla. Forse con la corretta informazione avrei preso un’altra decisione!
L’ufficio sanitario ha compilato la segnalazione di reazione avversa ma l’ha classificata come non grave e non ha inserito la perdita di coscienza nel modulo della segnalazione: ho dovuto insistere molto per farla integrare.
Hanno integrato la perdita di coscienza, ma la reazione è stata comunque classificata come non grave.
Finché i vaccini non erano obbligatori, nei nostri colloqui privati l’ufficio sanitario conveniva con me che fosse più conveniente per la bambina non procedere con gli altri.
L’ufficio sanitario ha compilato la segnalazione di reazione avversa ma l’ha classificata come non grave e non ha inserito la perdita di coscienza nel modulo della segnalazione: ho dovuto insistere molto per farla integrare.
Dal momento che è stato istituito l’obbligo di legge, ha insistito a procedere specificando sempre sotto la responsabilità genitoriale e citando alcuni studi in base ai quali, nonostante la prima reazione, sarebbe stato comunque sicuro continuare con la pratica vaccinale.
I nostri scambi di parere sono tracciati perché avvenuti tramite mail. Ciò che mi sconcerta è il fatto che nessuno di loro, fosse uno, si sia preso la briga anche solo di guardare le linee guida dettate del Ministero della Salute, nei quali è sconsigliata la vaccinazione con vaccini con virus vivi attenuati nei soggetti che presentano il deficit di mia figlia.
L’ho dovuto fare io, quando ormai forse era troppo tardi.
Nessuno di loro, fosse uno, si è preso la briga anche solo di guardare le linee guida dettate del Ministero della Salute, nei quali è sconsigliata la vaccinazione con vaccini con virus vivi attenuati nei soggetti che presentano il deficit di mia figlia
Ad agosto è nato il nostro secondogenito che ha problemi dovuti ad un’allergia alle proteine del latte vaccino. È stato in ospedale una settimana quando aveva soli due mese, perché stava veramente male. Ovviamente il distretto di pediatria mi ha convocato, senza tener conto della storia di mia figlia, per vaccinarlo. Secondo voi?
E hanno pure insistito…
Questa volta però sono stata chiara: non vaccinerò, per nessun motivo al mondo!
Autismo
Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.
Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.
Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.
Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».
Oh. My. God.
President Trump calls out the VACCINE TERRORISTS…pic.twitter.com/dJLDTn9xbX
— Liz Churchill (@liz_churchill10) September 8, 2025
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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.
La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.
Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.
Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.
Poor Melania, they made her sit right next to disgusting Bill Gates as he talks about vaccines and gene editing…
Melania did not look pleased.. pic.twitter.com/J87raKn242
— Ray Bogan (@RayyBogan) September 5, 2025
Melania Trump is being accused of being rude and disrespectful to Bill Gates
People are upset by the look she gave him pic.twitter.com/5FCndtH5a6
— Terrence K. Williams (@w_terrence) September 5, 2025
L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.
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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.
In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.
Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Vaccini
La Florida verso l’eliminazione di tutti gli obblighi vaccinali pediatrici

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Autismo
La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.
Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.
Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.
«Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».
🚨 JUST IN: Robert F. Kennedy Jr. says the Trump administration is about to reveal the true causes of AUTISM and take REGULATORY ACTION on them. FINALLY.
“This is a crisis, there is not a single cause, there are many, aggregation of causes. We are now developing sufficient… pic.twitter.com/C5EOgjCEey
— Eric Daugherty (@EricLDaugh) August 28, 2025
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RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.
«La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.
Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.
«Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.
«Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.
Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.
Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.
«Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.
«È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».
«Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».
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In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.
Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.
A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.
Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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