Militaria
La Russia lancia con successo un missile balistico intercontinentale da un sottomarino
Il Ministero della Difesa russo ha rilasciato ieri una dichiarazione riguardo ad un nuovo sommergibile nucleare in attività. Lo riporta TASS.
«Il nuovo incrociatore lanciamissili sottomarini strategici a propulsione nucleare Imperator Alexander III ha lanciato con successo il missile balistico intercontinentale Bulava lanciato dal sottomarino dal Mar Bianco al campo di combattimento di Kura nell’area Penisola della Kamčatka. Il lancio del missile era normale dalla posizione subacquea», ha detto il Ministero.
«Le testate missilistiche sono arrivate nell’area designata all’ora stabilita. Il lancio dei missili balistici è l’elemento finale dei processi statali, dopo la decisione verrà presa una volta accettata l’incrociatore da parte della Marina», ha aggiunto il ministero.
Fox News ha aggiunto che il missile balistico intercontinentale Bulava è progettato per trasportare fino a sei testate nucleari e che la marina russa ha attualmente in servizio tre sottomarini di classe Borei; un altro sta terminando i test e altri tre sono in costruzione.
The Project 955A Borei-A strategic missile submarine Imperator Alexander III carried out a test launch of the Bulava sea-based ballistic missile. pic.twitter.com/Vsr7ZwS71m
— ayden (@squatsons) November 5, 2023
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L’evento si iscrive nel quadro di tintinnio di sciabole globali in corso.
Un sottomarino di classe Ohio è apparso ora nel Mediterraneo orientale, di fronte alle acque della Siria, dove la Russia come noto mantiene una base navale. La presenza del sommergibile è stata annunziata dal Pentagono, un evento rarissimo, perché l’ubicazione di tale vascello, che solca i mari del mondo senza essere rilevato, è mantenuta sempre sotto strettissimo segreto.
Il sommergibile americano è adibito a lanci nucleari.
Come riportato da Renovatio 21, un altro componente della flotta americana dei sottomarini di classe Ohio era apparso la scorsa estate nel porto di Busan, in Sud Corea, mandando alle stelle la tensione con Pyongyang. La Corea, ricordiamo, non è lontana dalla Kamčatka dove l’Imperator Alexander III ha svolto i suoi test.
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Immagine screenshot da YouTube
Militaria
La Germania riceve un sistema missilistico israeliano
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Militaria
Il Pentagono ha «interrotto» le comunicazioni con la Germania: parla il capo dell’esercito
I rapporti tra il Pentagono e il Ministero della Difesa tedesco si sono contraffatti in misura netta. Lo riporta l’Atlantic, riportando le parole del tenente generale Christian Freuding.
Dopo lustri in cui poteva interloquire con i vertici della difesa americana «a qualsiasi ora», Freuding – ex responsabile del reparto ucraino al dicastero della Difesa di Berlino e prossimo capo di stato maggiore dell’esercito – ha denunciato che i flussi comunicativi sono stati «sezionati, proprio sezionati».
A titolo di esempio, ha evocato l’interruzione abrupta delle forniture d’armamenti all’Ucraina da parte dell’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump all’inizio dell’anno, di cui Berlino non ebbe alcun cenno preventivo. L’ufficiale ha ammesso di dover ricorrere ai canali diplomatici a Washington per «individuare un interlocutore al Pentagono» e carpire elementi basilari sulle linee politiche americane.
Le sue riflessioni irrompono mentre Washington ha intrapreso un ridimensionamento del proprio impegno diretto nella crisi ucraina e in Europa complessivamente, invitando i partner Nato a sobbarcarsi un peso maggiore nella propria tutela.
Pur esprimendo inquietudine per il rendimento delle operazioni americane sul Vecchio Continente, la Germania ha proseguito nel rafforzamento delle proprie truppe, dilatando la manifattura bellica, imprimendo accelerazioni agli approvvigionamenti e deliberando crediti ventennali per fomentare l’armamento.
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Gli apparati tedeschi persistono nell’obiettivo di elevare la Bundeswehr alla compagine convenzionale più temibile d’Europa entro il 2029, richiamando le sirene del ministro della Difesa Boris Pistorius e di altri gerarchi, i quali profetizzano un assalto russo alla NATO nei prossimi anni.
Secondo l’espansione delle forze armate tedesche potrebbe costare 377 miliardi di euro. Un altro computo vedrebbe un investimento di 10 miliardi in droni.
Come riportato da Renovatio 21, il cancelliere Federico Merz ha dichiarato due mesi fa che la Germania «è già in conflitto» con la Russia. Secondo stime del capo del servizio medico della Bundeswehr, in caso di conflitto con la Russia si prevede la cifra di 1000 feriti al giorno.
La Germania è diventata il secondo maggiore fornitore di armi all’Ucraina dopo gli Stati Uniti, consegnando i carri armati Leopard, impiegati nella fallita incursione di Kiev nella regione russa di Kursk. Merz aveva autorizzato anche l’impiego di armi tedeschi per colpire la Russia in profondità, mentre il suo ministro della Difesa Boris Pistorius aveva dichiarato che le truppe germaniche sono pronte ad uccidere i russi.
L’incremento avviene mentre la Germania attraversa quello che gli economisti hanno descritto come un declino «drammatico», caratterizzato da crescita stagnante e da un’industria in progressivo indebolimento.
Come riportato da Renovatio 21, mentre la polizei reprime e picchia quanti protestano contro la rimilitarizzazione, la leva militare obbligatoria sta tornando in Germania sotto forme grottesche come la lotteria della naja, con strategie per utilizzare gli adolescenti per colmare la mancanze di reclute.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Militaria
L’esercito britannico ha commesso crimini di guerra in Afghanistan
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