Epidemie

Trump chiede alla Cina «risarcimenti» mondiali per il COVID

Pubblicato

il

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato di aver avuto ragione sulla sua prima ipotesi secondo cui il COVID-19 è emerso da un laboratorio cinese, affermando che Pechino deve compensare il resto del mondo per aver «scatenato» il virus e «permesso» che si diffondesse a livello globale.

 

La perentoria richiesta di Trump è contenuta in un editoriale che il 45° presidente americano ha vergato per il quotidiano britannico Daily Mail.

 

«Tre anni fa, ho dichiarato che quasi certamente il COVID-19 proveniva dal laboratorio cinese di Wuhan. Ora, il mondo sta finalmente ammettendo la verità. L’insabbiamento delle origini del COVID-19 è uno dei più grandi scandali nella storia del mondo. Milioni di persone in tutto il pianeta sono morte a causa del virus cinese» scrive Trump.

 

«Il costo dell’epidemia e della menzogna sulle sue origini è incalcolabile, alcuni dicono che supera i 50 trilioni di dollari» tuona il biondo del Queens.

 

Lo scritto di Trump arriva nel momento in cui è emerso che il Dipartimento dell’Energia USA, che ha supervisione sui biolaboratori americani, ha ammesso che l’origine probabile è l’istituto virologico di Wuhano. Al contempo, il direttore dell’FBI Christopher Wray ha fatto uguali dichiarazioni in questo senso.

 

«Ora è il momento di ritenere la Cina – e le forze corrotte che hanno facilitato questa colossale soppressione dei fatti – responsabili del danno che hanno inflitto a tutta l’umanità» dice The Donald.

 

Di fatto, la storia di Trump è pressoché identica a quella di molti di noi – per esempio, la nostra, quella di Renovatio 21, bandita dai social e accusata dai fact checker per aver riportato notizie sull’origine del virus.

 

«Quando ho suggerito per la prima volta all’inizio del 2020 che il virus potrebbe provenire da un laboratorio, sono stato definito “razzista”, una “teoria del complotto”» continua l’ex inquilino della Casa Bianca, ricordando come fu tacciato di fare «un’affermazione per la quale “non ci sono prove”».

 

«L’intero establishment globalista – dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ai media, ad Anthony Fauci e alle autorità sanitarie pubbliche, ai giganti tecnologici corrotti della Silicon Valley, a Joe Biden – ha lavorato incessantemente per mettere a tacere, censurare e chiudere qualsiasi suggerimento che il la cosiddetta “teoria della fuga di laboratorio” potrebbe essere vera».

 

Viene voglia di ringraziare Trump per il fatto di non dimenticare quello che è accaduto a tutti noi, e, in generale, alla libertà di esprimersi, e alla verità.

 

«Gli scienziati che chiedevano trasparenza e indagini sono stati attaccati. Facebook e Twitter hanno etichettato i post relativi alla teoria come “disinformazione”. I media hanno ridicolizzato senza pietà l’idea».

 

L’analisi politica da fare è breve e semplice: «quando Joe Biden è entrato in carica, ha chiuso l’indagine che la mia amministrazione aveva avviato sulle vere origini del virus cinese» dice il candidato presidente 2024. «Conosciamo tutti il ​​vero motivo di queste campagne di censura. La “fuga dal laboratorio” non è servita ai loro programmi politici. Così hanno fatto il lavoro sporco del Partito Comunista Cinese e hanno imposto efficacemente la propaganda cinese al mondo occidentale».

 

Per Trump, come per tanti di noi, tutto questo non è acqua passata.

 

«Ora ci deve essere una resa dei conti. I sinistri regimi di censura negli Stati Uniti e in tutto l’Occidente devono essere smantellati e distrutti. Questo scandalo è il miglior promemoria possibile del motivo per cui dobbiamo avere la libertà di parola. Anche l’Organizzazione mondiale della sanità deve essere chiamata a rispondere» dice colui che da presidente aveva tolto i fondi americani all’OMS, il cui primo donatore, con il privato cittadino Bill Gates e i suoi enti e le sue fondazioni, era proprio l’amministrazione USA.

 

«L’OMS, che ha effettivamente eseguito gli ordini della Cina, ha approvato pienamente la teoria della “origine naturale”, non è riuscita a condurre un’indagine approfondita sulla possibilità che il virus provenisse da un laboratorio e ha coperto la Cina ad ogni turno. L’OMS ha fatto forti raccomandazioni contro il mio primo divieto di viaggio in Cina, che si è dimostrato corretto al 100%. Grazie a ciò, abbiamo salvato centinaia di migliaia di vite negli Stati Uniti».

 

«Per questo motivo, in qualità di Presidente, dopo che le mie dettagliate richieste di riforme specifiche sono state ignorate, ho interrotto il rapporto dell’America con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Gli Stati Uniti pagavano all’OMS 450 milioni di dollari all’anno quando ho abbandonato, per 300 milioni di persone. La Cina pagava 40 milioni di dollari per 1,4 miliardi di persone. Volevano fortemente che tornassi da loro. Mi hanno offerto di tornare per la cifra che paga la Cina. Ho detto: “un giorno potrei farlo, ma dovete essere ammoniti».

 

Ovviamente, lo sforzo di Trump è stato annullato non appena eletto, con misteriosi 80 milioni di voti, il senile Joe Biden, il cui clan, ricordiamo qui, è fortemente sospettato di conflitti di interessi con la Cina, taluni pure sbandierati dagli stessi cinesi.

 

«Non solo Joe Biden è rientrato nell’OMS senza ottenere alcuna riforma significativa, ma lo ha fatto a prezzo pieno, restituendo le centinaia di milioni di dollari che i contribuenti americani inviano ogni anno a un’organizzazione che ha gravemente ingannato il mondo al servizio della Cina comunista» continua a tuonare il Trump.

 

Il rischio ora è più grande, visto che siamo a pochi passi dalla stipula del Trattato globale sulla pandemia preparato dall’OMS che farà perdere ad ogni Nazioni, inclusi gli USA, larghe porzioni della loro residua sovranità.

 

«Ora, Joe Biden sta negoziando per firmare un trattato che conferisca all’OMS ampi poteri ogni volta che i burocrati stranieri decidono di dichiarare una pandemia. In caso di vera emergenza, il trattato prevede che spediamo fino al 20% delle nostre forniture mediche e farmaci all’OMS per la distribuzione in altri Paesi. Questo oltraggioso schema globalista metterebbe l’America e altri firmatari sulla strada per cedere la nostra sovranità ai capricci dei burocrati della sanità pubblica stranieri, le stesse persone che hanno sbagliato completamente e totalmente il COVID-19».

 

Non solo. Torna il discorso della libertà di parola sottomesso ai diktat sanitari del Deep State transnazionale.

 

«La bozza del trattato spinge anche la censura dei discorsi disapprovati su questioni di salute pubblica, proprio come hanno censurato i fatti sul laboratorio di Wuhan. Questa è follia. L’America e le altre nazioni libere non dovrebbero prendervi parte» grida l’ex presidente.

 

«Quando presterò giuramento come 47° presidente degli Stati Uniti, ritirerò ancora una volta gli Stati Uniti dall’OMS, per proteggere la nostra salute e difendere la nostra libertà e indipendenza» annuncia.

 

«Ora che le prove della colpevolezza cinese sono chiare a tutti, dobbiamo ritenere la Cina finanziariamente responsabile per aver scatenato questa piaga nel mondo» continua l’accusa di Trump. «Joe Biden non lo farà. Biden è incredibilmente debole con la Cina, forse perché la sua famiglia ha ricevuto milioni di dollari da entità legate al Partito Comunista Cinese».

 

«Tuttavia, la necessità di responsabilità rimane. Gli inganni e le bugie della Cina nella prima frase critica dell’epidemia sono ben documentati. Ad esempio, hanno a lungo insistito sul fatto che il virus non potesse diffondersi da uomo a uomo. Hanno acquistato grandi quantità di DPI da tutto il pianeta, mentendo ad altri Paesi sulle caratteristiche del virus e sulla gravità dell’epidemia. Le loro bugie e il loro inganno hanno ucciso ogni possibilità di fermare questa catastrofe mortale globale all’inizio» continua Trump.

 

«Aggiungete a ciò la probabilità che il virus sia emerso da un laboratorio del governo cinese, e potrebbe anche essere stato progettato da scienziati del governo cinese, ed è chiaro che le nazioni del mondo non devono solo scuse massicce; sono dovuti ingenti danni».

 

«Per riscuotere questo risarcimento, nulla dovrebbe essere fuori discussione: tariffe, tasse e un vertice globale sulle riparazioni. Il mondo deve garantire che una tale tragedia non accada mai più!»

 

Come riportato da Renovatio 21, le tremende parole di Trump contro la Cina arrivano dopo che in un messaggio video si dichiarava in grado di risolvere in poche ore la crisi ucraina, facendo i nomi dei funzionari guerrafondai che tengono ostaggio la politica estera di Washington.

 

Sia nell’uno che nell’altro caso, dobbiamo dire, gli crediamo. Trump potrebbe essere ancora l’arma più potente contro il malvagio Stato Profondo che fa soffrire la popolazione globale. Per questo la sua rielezione sarà molto, molto ardua.

 

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version