Protesta
Rivolte contro la corruzione nelle Filippine
Circa 50.000 persone hanno manifestato domenica a Manila, capitale delle Filippine, per denunciare la corruzione, in una protesta segnata da scontri tra dimostranti e polizia.
L’indignazione popolare deriva dalla gestione scorretta di migliaia di progetti per il controllo delle inondazioni, costati oltre 9,5 miliardi di dollari. A luglio, il presidente Ferdinand Marcos Jr. ha creato una commissione indipendente per indagare su quelle che ha definito «irregolarità» nella loro realizzazione.
Al Luneta Park, i manifestanti sventolavano bandiere nazionali e gridavano «Metteteli in carcere!», chiedendo giustizia contro funzionari e imprenditori coinvolti in presunti casi di corruzione.
Mass protests in the Philippines against a corruption scandal involving contracts for bogus flood defences. Clashes with riot police as some youth attempt to charge into the presidential palace. pic.twitter.com/5ouQmvcTcM
— Jorge Martin ☭ (@marxistJorge) September 21, 2025
Thousands of people in the Philippines took to the streets to protest corruption in flood-control projects worth over $9.5 billion. The country’s monsoon season, which has flooded towns and cities, has put the spotlight on allegations of mismanagement. pic.twitter.com/vyRPoqeeUz
— DW News (@dwnews) September 21, 2025
🇵🇭 Another protest that could lead to a coup in Philippines
Participants of the “Trillion Peso March” are smashing government buildings and streets and accusing officials of stealing money allocated to combat the consequences of floods.
— Lord Bebo (@MyLordBebo) September 21, 2025
Thousands Gather in Manila For ‘Trillion Peso March’ Against Corruption#TrillionPesoMarch #Manila #Philippines #AntiCorruption #Protest #PeoplePower #MarchForChange #BreakingNews pic.twitter.com/N2GWDZVBVm
— News18 (@CNNnews18) September 22, 2025
🚨🇵🇭BREAKING: Massive Unrest in the Philippines: Riot Police Clash With Protesters!
Manila in Flames as Students Rise Up Over $9.5 Billion Government Corruption Scandal. pic.twitter.com/LCGkd3WiVr
— Mario ZNA (@MarioBojic) September 21, 2025
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La protesta è degenerata in violenza quando alcuni dimostranti hanno lanciato pietre contro gli agenti e dato fuoco a pneumatici. La polizia ha risposto usando cannoni ad acqua per disperdere la folla.
Secondo il sindaco di Manila, diversi agenti sono rimasti feriti negli scontri e hanno richiesto cure ospedaliere. Più di una dozzina di manifestanti sono stati arrestati.
La protesta violenta non sembra dissimile da quella che si sta consumando da mesi in Serbia per il crollo di una pensilina a Novi Sad. A Belgrado vi è certezza che vi sia sotto un tentativo di cambio di regime da parte delle forze occidentali neanche tanto occulte.
Le Filippine sono oggi un crocevia politico di estrema importanza, considerando la loro prossimità alla Cina e il loro ruolo di storico alleato USA.
Il presidente «Bongbong» Marcos, figlio di Ferdinando Marcos, è stato alla Casa Bianca di recente. L’ex presidente, il notissimo Rodrigo Duterte, è stato invece arrestato e portato all’Aia per un processo alla Corte Penale Internazionale per crimini contro l’umanità inerenti alla sua guerra alla droga durante il suo mandato.
Come riportato da Renovatio 21, il Duterte è comunque riuscito a vincere, dal carcere olandese, le elezioni a sindaco della sua città natale Davao.
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Immagine screenshot da Twitter