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Il trapianto di utero pagato ai trans dallo Stato: la proposta dell’ordine dei medici americani

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L’American Medical Association (AMA) – una sorta di ordine dei medici USA – ha suggerito che i contribuenti statunitensi dovrebbero pagare il conto per i trapianti di utero per i transessuali

 

L’organizzazione ha spiegato che questo intervento chirurgico, che può costare centinaia di migliaia di dollari per caso, aiuterebbe a migliorare la salute e il benessere dei maschi biologici che si identificano come femmine.

 

Nell’edizione di giugno del Journal of Ethics pubblicata questa settimana, gli autori hanno affermato che numerosi trapianti di utero riusciti tra le donne probabilmente susciterebbero interesse anche tra le persone transgender.

 

Tuttavia, c’è un ostacolo significativo sulla loro strada, avverte il pezzo: il prezzo elevato, compreso tra 100.000 e 300.000 dollari.

 

L’articolo sostiene che tale intervento chirurgico dovrebbe essere almeno in parte sovvenzionato dal governo – come lo sono altri trapianti – poiché è «essenziale per il benessere».

 

«Le donne trans che vogliono concepire bambini possono plausibilmente giustificare il sussidio di UTx su una serie di motivi», hanno ipotizzato gli autori, aggiungendo che la loro incapacità di partorire «può far loro sperimentare una dissonanza psicologica in un modo che mina la loro salute e il loro benessere».

 

L’articolo osservava che, a parte i transessuali maschi biologici, anche alcune trans femmine biologiche potrebbero voler sottoporsi a un trapianto di utero per «avere la gravidanza di bambini». Gli autori hanno sottolineato, tuttavia, che tali casi dovrebbero essere trattati come di secondaria importanza.

 

«Anche se ci sono limiti ai sussidi, si potrebbe affermare che nessun ostacolo morale si frappone nel giustificare i sussidi per UTx per alcuni transessuali e transessuali», concludono gli autori.

 

Secondo il sito web wombtransplantuk.org, al 1° giugno 2023, in tutto il mondo sono stati eseguiti circa 100 trapianti di utero, con la nascita di circa 50 bambini sani.

 

Come riportato da Renovatio 21, quella del trapianto uterino è da anni una battaglia del mondo omotransessualista. Tale tipo di operazione, iniziato su soggetti femminili circa un lustro fa, non è ancora stato pienamente realizzato nella sua declinazione transessuale, nonostante i tentativi di qualche ambizioso chirurgo, come avvenuto in India con il caso del dottor Narendra Kaushik.

 

Un attivista trans il mese scorso ha sconvolto la rete dichiarando che vuole farsi impiantare un utero per essere il primo trans ad abortire un bambino.

 

L’utero è, tuttavia, un organo che sta per essere reso obsoleto dall’ectogenesi, ossia dalla realizzazione di uteri artificiali dove l’essere umano sarà fatto nascere al di fuori del corpo umano. Ciò eliminerà anche la frusta polemica sull’utero in affitto, specchietto per le allodole per cattolici ebeti che non si rendono conto che mentre li fanno protestare contro le surrogate la Chiesa e lo Stato stanno normalizzando definitivamente la riproduzione artificiale con provette ed altro.

 

Con buona pace delle femministe, che ne facevano la cifra della loro differenza, con l’ectogenesi – che secondo il boss ucraino della surrogata avverrà nel giro di cinque anni – l’utero diventerà quindi un accessorio, uno strumento sostituibile e scambiabile con cui chiunque (maschi, femmine, etc.) potrà provare «l’emozione» di essere incinto, senza magari poi essere obbligati a veder nascere il bimbo.

 

Siamo dinanzi, come preparato da decenni di lavaggio del cervello sui trapianti (cioè sulla predazione per squartamento a cuor battente) alla mercificazione definitiva dell’essere umano fin dentro i suoi organi umani, perfino i più sacri e misteriosi. L’utilitarismo rende il corpo scomponibile, e gli organi possono servire al massimo a «provare emozioni», in linea con l’evoluzione che avrà la società edonista e sensista, dove niente ha senso se non le sensazioni, le emozioni, il piacere, anche il più perverso.

 

La gravidanza come una vacanza? Per moltissime donne è già così. Per i trans lo sarà a breve.

 

 

 

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