Geopolitica
Rubio accusa Macron di aver rovinato i colloqui tra Hamas e Israele
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha attribuito la causa del fallimento dei colloqui di cessate il fuoco tra Israele e Hamas all’annuncio della Francia sul riconoscimento dello Stato palestinese.
Il gruppo palestinese è stato «incoraggiato» dalla decisione del presidente francese Emmanuel Macron, ha affermato Rubio in un’intervista rilasciata giovedì alla rete televisiva Eternal Word.
Macron ha annunciato che il suo Paese avrebbe riconosciuto la Palestina come Stato in una dichiarazione a sorpresa su X il mese scorso, aggiungendo che lo avrebbe fatto formalmente all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre a New York. La Francia sarebbe il primo Paese del G7 o membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a farlo.
Poco dopo, il Regno Unito e il Canada seguirono l’esempio di Parigi, suscitando critiche da parte degli Stati Uniti e di Israele. Successivamente, quindici Paesi hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, riaffermando il sostegno alla soluzione dei due Stati come unica via per porre fine alla guerra.
«I colloqui con Hamas sono falliti il giorno in cui Macron ha preso la decisione unilaterale di riconoscere lo Stato palestinese», ha affermato Rubio, aggiungendo che Hamas potrebbe essere «incoraggiata» dai piani per riconoscere la sovranità palestinese. «Se fossi Hamas, concluderei sostanzialmente: “Non facciamo un cessate il fuoco, potremmo essere ricompensati, potremmo proclamarlo una vittoria”», ha detto Rubio.
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La dichiarazione di Macron è arrivata nel contesto degli sforzi dell’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alle ostilità tra Israele e il gruppo militante. A fine luglio, Gerusalemme Ovest ha ritirato i suoi negoziatori dopo oltre due settimane di colloqui indiretti in Qatar. Israele ha affermato che la decisione è stata presa dopo essere stato insoddisfatto della risposta di Hamas alla sua proposta di cessate il fuoco.
L’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, ha affermato che la posizione del gruppo dimostrava «una mancanza di volontà di raggiungere un cessate il fuoco a Gaza».
Secondo alcune analisi, dietro la svolta del Macron filopalestinesi vi sarebbero gli interessi francesi in asse con l’Arabia Saudita.
Come riportato da Renovatio 21, Macron avrebbe ricevuto minacce di morte da un rabbino francofone risiedente nello Stato Ebraico.
Due anni fa Macron condannò il bombardamento israeliano dei bambini di Gaza, paragonando poi Hamas all”ISIS.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr