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Il Parlamento ucraino sta per legalizzare la pornografia

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I Parlamentari della Verkhovna Rada – il Parlamento unicamerale dell’Ucraina – hanno annunciato ieri di aver raccolto abbastanza firme per un disegno di legge che depenalizzerebbe la produzione di materiale pornografico.

 

Il suo sponsor principale, Yaroslav Zheleznyak, ha sostenuto che le leggi attuali incoraggiano la corruzione e che la legalizzazione della pornografia potrebbe aiutare a raccogliere fondi per i militari.

 

La misura 9623 modificherebbe l’articolo 301 del codice penale ucraino, che Zheleznyak ha definito «niente meno che stupidità». Non cambia nulla che riguarda la pornografia infantile, il traffico di esseri umani o la prostituzione.

 

«Non stiamo nemmeno parlando di OnlyFans, ma del consumo di questi contenuti in generale», ha detto al Kiev Post, aggiungendo che mandare qualcuno in prigione fino a otto anni per aver inviato o ricevuto immagine di nudo è un’eredità sovietica.

 

Migliaia di ucraini sarebbero attivamente impiegati nella produzione di materiale pornografico. Secondo Zheleznyak, lo Stato ha ricevuto oltre 34 milioni di grivna (circa 840.000 euro) di tasse nella prima metà del 2023 da siti come OnlyFans, il cui proprietario di maggioranza è l’uomo d’affari ucraino-americano Leonid Radvinsky.

 

Anche un ente di beneficenza che utilizza i nudi per raccogliere fondi per l’esercito ucraino ha contribuito all’iniziativa. Chiamato «Teronlyfans», il gruppo premia coloro che fanno donazioni alle forze armate o ai rifugiati con foto per adulti.

 

«Questa è una buona rappresentazione del ruolo del corpo in guerra. In quanto cittadini ucraini, la nostra responsabilità principale è fornire ai nostri soldati tutto ciò di cui hanno bisogno», ha dichiarato al Kiev Post il dirigente di Teronlyfans Anastasia Kuchmenko.

 

Sebbene il gruppo si occupi di «contenuti erotici e non pornografici», Kuchmenko ammette che potrebbero essere perseguiti se il governo non chiudesse un occhio sulle loro attività.

 

Zheleznyak ha anche sostenuto che la polizia ucraina ha cose migliori da fare che dare la caccia alle ragazze delle webcam, citando statistiche che mostrano che 85.500 ore-uomo sono state dedicate a casi di pornografia nel 2021, che secondo lui equivaleva a un anno di lavoro quotidiano, senza ferie, per 41 investigatori.

 

I suoi emendamenti rilevano che oltre 700.000 persone hanno ricevuto citazioni in tribunale nel 2022 per accuse ai sensi dell’articolo 301.

 

Come riporta RT, sebbene la proposta abbia già le co-sponsorizzazioni necessarie per passare al voto, alcuni ucraini non ne erano entusiasti. Un commento sul canale Telegram di Zheleznyak ha affermato che la pornografia è peggiore dell’alcolismo e ha danneggiato gli ucraini dal mettere su famiglia, mentre un altro ha sottolineato che «le stesse persone che sono per la legalizzazione delle persone LGBT sono per la legalizzazione del porno» e che questo «porterà a grandi problemi e al degrado della nazione».

 

Il partito di Zheleznyak, Golos («Voce») che nella legislatura ha 20 seggi sui 450 totali, ha proposto di legalizzare le unioni civili tra persone dello stesso sesso a marzo. Il mandato scade a ottobre ma sarà probabilmente esteso poiché la legge marziale del presidente Zelens’kyj impedisce la convocazione di nuove elezioni.

 

Il medesimo partito, che si definisce «liberale» e «pro-europeo», ha presentato un disegno di legge per legalizzare le unioni civili omosessuali. Secondo la deputata Inna Sovsum, la mossa avrebbe soddisfatto gli «alleati occidentali» di Kiev, oltre a premiare il servizio dei soldati LGBTQ nel conflitto in corso con la Russia.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’esercito di Kiev ha da poco nominato un transessuale americano come suo portavoce.

 

Ricordiamo inoltre la legge n.5610 votata dalla Rada lo scorso anno: la normativa che esenta i trapianti dall’imposta sul valore aggiunto, e la legge n.5831, che elimina la necessità di autenticare il consenso scritto o di autenticare la firma di un donatore vivente per donare i propri organi.

 

Le elezioni sono rinviate, i partiti (tra cui il maggiore di opposizione) dissolti  dal potere esecutivo o giudiziario, Internet e i media sotto controllo, i sindacati sottomessi o aboliti, i dissidenti come Gonzalo Lira perseguitati e torturati. Ma il tempo per le leggi su porno e predazione degli organi c’è tutto.

 

La propaganda per cui il Paese sta cadendo vittima della più cupa occidentale forse non è esattamente propaganda – è una descrizione della pura realtà: è un programma in atto, ictu oculi.

 

 

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