Geopolitica

Il governo israeliano si dirige «silenziosamente» verso l’annessione della Cisgiordania

Pubblicato

il

Gli israeliani stanno parlando di annessione della Cisgiordania, ma quando ciò avverrà e in quale forma, a quanto pare, resta ancora da stabilire. Lo riporta il giornale arabo Middle East Eye, che ha cita il sito di notizie israeliano Walla.

 

Secono Walla, 1° settembre che il Ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar aveva discusso dell’annessione con il Segretario di Stato americano Marco Rubio durante la sua visita a Washington la scorsa settimana.

 

Secondo il notiziario israeliano, il Sa’ar ha lasciato intendere che il suo governo si stia dirigendo silenziosamente verso «l’applicazione della sovranità» sul territorio palestinese nei prossimi mesi.

Sostieni Renovatio 21

La stampa dello Stato Ebraico ha riportato l’unanimità tra i vertici del Paese riguardo all’annessione della Cisgiordania. «Applicare la sovranità» è ora il termine tecnico che i sostenitori della linea dura israeliana preferiscono usare rispetto ad «annessione», ma il significato è lo stesso.

 

L’annessione di tutta o parte della Cisgiordania sarebbe stata discussa durante una riunione del gabinetto di sicurezza israeliano il 31 agosto, in parte come possibile risposta al riconoscimento di uno Stato palestinese che diversi governi hanno dichiarato di voler annunciare a fine settembre durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

 

La radio dell’esercito israeliano ha dichiarato la mattina del 1° settembre che il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir hanno spinto durante la riunione per la completa annessione della Cisgiordania, ha riportato il Times of Israel. È stato affermato, senza fornire una fonte, che Israele ritiene di avere una «tacita approvazione» da parte dell’amministrazione Trump per un’annessione limitata all’area della Valle del Giordano.

 

Nel 2020, Netanyahu credeva di avere il sostegno di Trump per annettere la Valle del Giordano e le aree degli insediamenti in Cisgiordania, ma il consigliere e genero di Trump, Jared Kushner, gli ha detto che non era così, scrive EIRN.

 

Come riportato da Renovatio 21, lo Smotrich aveva parlato a fine 2024 dell’annessione della Cisgiordania dopo l’elezione di Trump.

 

Poche ore fa Tucker Carlson ha ospitato nel suo podcast il funzionario del dipartimento di Stato USA Shahed Ghoreishi, licenziato pochi giorni fa per aver cancellato dal linguaggio di una comunicazione ufficiale degli Esteri USA l’espressione «Giudea e Samaria», cioè gli appellativi che Israele da alla Cisgiordania (chiamata generalmente in inglese «West Bank»).

 

Iscriviti al canale Telegram

L’origine della censura sarebbe un assistente dell’ambasciatore americano in Israele Mike Huckabee, un uomo che sarebbe il figliastro del conduttore TV di Fox News ultra-filoisraeliano (ed ebreo) Mark Levin, tale David Milstein, le cui posizioni sembrano avere peso all’interno dell’apparato della politica estera statunitense.

 

Carlson ha notato che l’uso di eteronimi come «Giudea e Samaria» in una comunicazione ufficiale del dipartimento di Stato significa schiacciare totalmente la politica estera americana su quella di un altro Paese, Israele, ingannando peraltro la massa cristiana americana con l’utilizzo di nomi derivati dalla Bibbia.

 

Come riportato da Renovatio 21, in Cisgiordania negli ultimi mesi non si sono placati gli attacchi dei coloni israeliani, anche contro i villaggi cristiani come Taybeh.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di Dennis Jarvis via Flickr pubblicata su licenza CC BY-SA 2.0

 

 

Più popolari

Exit mobile version