Epidemie

Il dott. Malone: c’è un’ossessione dei Paesi del G20 per le future «pandemie»

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Il dottor Robert Malone, pionieri degli studi sui vaccini mRNA di cui oggi è acerrimo avversario, ha evidenziato un nuovo video reportage della ricercatrice australiana Maryanne Demasi sulla propaganda del terrore portata avanti dai paesi del G20 in merito alle «future pandemie» e sul coinvolgimento dell’Organizzazione mondiale della sanità nella lotta a queste presunte minacce.

 

Nel video report, condiviso dal Malone sulla sua pagina, Demasi analizza la recente tendenza dei Paesi del G20 a investire milioni di dollari nei cosiddetti programmi di «preparazione alla pandemia» e si chiede se questi investimenti siano giustificati dai dati.

 

La Demasi sottolinea che, nonostante il massiccio aumento dei finanziamenti, «la mortalità per malattie infettive è in calo da decenni, grazie ai progressi nell’igiene, nell’alimentazione, nei trattamenti medici e alla riduzione della povertà, anche con il COVID 2020, al 2021, la mortalità è rimasta al di sotto dei livelli del 2010».

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«L’OMS ha identificato nove malattie prioritarie per la ricerca e lo sviluppo, ma cinque di queste malattie non hanno mai causato più di 1.000 decessi registrati nella storia, a parte il COVID-19, le cui origini rimangono un argomento di dibattito, il resto delle malattie sono in gran parte confinate a regioni specifiche, principalmente in alcune parti dell’Africa», ha spiegato.

 

«L’OMS include nell’elenco anche un focolaio ipotetico che chiamano malattia X, un segnaposto per un focolaio sconosciuto che potrebbe emergere in futuro», ha continuato il ricercatore. «E sebbene abbia lo scopo di promuovere la vigilanza, la sua gravità è del tutto speculativa e può incoraggiare i modellisti a utilizzare scenari catastrofici per stimare i rischi futuri, inducendo i governi a prendere decisioni politiche basate sulla paura e su poche prove», ha avvertito.

 

Il video della Demasi evidenzia inoltre che, secondo i ricercatori dell’Università di Leeds, tra cui gli esperti politici professor Garrett Brown e dottor David Bell, questo massiccio dirottamento di fondi per prevenire epidemie ipotetiche o non minacciose potrebbe in realtà contribuire a peggiorare le condizioni di salute, sottraendo denaro che potrebbe essere utilizzato per affrontare minacce reali.

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Immagine della Presidenza della Repubblica Italiana via Wikimedia; fonte Quirinale.it

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