Eutanasia per motivi di salute mentale, il ministro olandese vuole eliminare le liste di attesa

Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

In un rapporto al parlamento olandese a fine settembre, il ministro della Salute olandese, Ernst Kuipers, ha discusso dei problemi con un arretrato di richieste di eutanasia da parte di persone con problemi di salute mentale, inclusa la demenza.

Dal 2010 il numero di casi di eutanasia per sofferenza mentale è aumentato. Nel 2021 ci sono stati 115 decessi, pari all’1,5% di tutti i decessi per eutanasia nei Paesi Bassi.

Nella maggior parte di questi casi (83 su 115), l’eutanasia è stata eseguita da un medico affiliato all’Eutanasia Expertise Center  (EE), piuttosto che dallo psichiatra curante.

Tuttavia, il numero di queste richieste ricevute da EE è aumentato così tanto che c’è una lista d’attesa di due anni, afferma il ministro.

Mentre la maggior parte degli psichiatri olandesi sostiene l’idea dell’eutanasia per la sofferenza psicologica, molti non vogliono farsi coinvolgere.

Kuipers dice che ciò accade perché gli psichiatri molto raramente hanno a che fare con una richiesta di eutanasia e hanno pochissima esperienza al riguardo. EE afferma che molti pazienti vengono indirizzati a loro perché lo psichiatra non si è ritenuto competente per effettuare la valutazione o eseguire l’eutanasia.

Kuipers conclude che è in questo contesto che deve essere realizzata la visione politica di fornire cure tempestive e adeguate alle persone che, a causa della loro sofferenza psicologica, richiedono l’eutanasia.

«Le persone con una persistente richiesta di eutanasia per motivi psicologici dovrebbero poter contare sull’aiuto al momento giusto, nel posto giusto e preferibilmente senza una (lunga) attesa», dice.

Michael Cook

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