Economia

Dazi, Washington canta vittoria sulla UE

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L’UE e gli Stati Uniti hanno definito i dettagli del loro accordo commerciale quadro, secondo una dichiarazione congiunta rilasciata giovedì. Mentre Washington ha elogiato l’accordo, diversi leader dell’UE lo hanno criticato definendolo sbilanciato.

 

L’accordo prevede un dazio del 15% sulla maggior parte delle esportazioni dell’UE verso gli Stati Uniti. Bruxelles ha accettato di eliminare i dazi sui prodotti industriali americani e di garantire un accesso preferenziale al mercato per un’ampia gamma di prodotti ittici e agricoli.

 

Inoltre, l’UE ha accettato di acquistare 750 miliardi di dollari di energia dagli Stati Uniti e di investire 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi tre anni.

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«L’America First Trade Agenda ha garantito il partner commerciale più importante, creando una grande vittoria per i lavoratori americani, le industrie e la nostra sicurezza nazionale», ha affermato il Segretario al Commercio degli Stati Uniti Howard Lutnick in un post su X, commentando la conclusione dell’accordo.

 

 

«Le tariffe dovrebbero essere una delle parole preferite dagli americani», ha aggiunto il funzionario, descrivendo l’accordo come «reciproco, equo ed equilibrato».

 

Secondo il commissario europeo per il Commercio, Maros Sefcovic, l’accordo, raggiunto «dopo un impegno intenso e costruttivo», è «un primo passo importante che garantisce stabilità, prevedibilità e opportunità».

 

«Il sollievo sta arrivando in molti settori, tra cui l’industria automobilistica», ha affermato in un post su X.

 

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno finalizzato l’ampio accordo commerciale a luglio, concludendo mesi di intense negoziazioni tra Washington e Bruxelles.

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L’accordo ha suscitato forti reazioni da parte di diversi funzionari europei, attuali ed ex, che sostengono che favorisca in modo sproporzionato Washington. L’ex capo della politica estera dell’UE, Josep Borrell, ha affermato che l’accordo mina l’autonomia strategica dell’Unione, sottolineando la contraddizione tra la finanziarizzazione dell’industria della difesa europea e l’impegno ad acquistare importanti armi dagli Stati Uniti. Ha inoltre messo in dubbio la praticità dell’importazione di grandi quantità di gas americano.

 

Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso frustrazione per l’accordo, mentre Marine Le Pen lo ha definito un «fiasco». Il primo ministro ungherese Viktor Orban si è spinto oltre, accusando von der Leyen di aver oltrepassato i limiti della sua autorità e affermando che «Trump se l’è mangiata a colazione».

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

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