Caccia israeliani colpiscono Beirut

Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno condotto un attacco aereo nel sobborgo meridionale di Dahieh a Beirut martedì. L’operazione costituisce la più grande escalation tra Israele e Hezbollah da quando è stata firmata una tregua a novembre.

In una dichiarazione rilasciata martedì su X, l’IDF ha affermato che i jet israeliani hanno preso di mira «un terrorista di Hezbollah» che «ha recentemente diretto gli agenti di Hamas e li ha aiutati nel tentativo di portare a termine un grave attacco» contro i civili israeliani.

«Il terrorista rappresentava una minaccia reale e immediata, e quindi le IDF e lo Shin Bet sono intervenuti per eliminare la minaccia», ha affermato l’IDF.

Come riportato da Renovatio 21, il premier israeliano Beniamino Netanyahu ha – nonostante una sentenza contraria del tribunbale – appena cambiato il vertice dello Shin Bet licenziando il suo capo Ronen Bar.

Il canale televisivo libanese Al Mayadeen ha riferito che l’attacco ha «raso al suolo» un edificio residenziale a più piani, uccidendo almeno tre persone e ferendone altre sette. Secondo fonti citate sarebbe stato ucciso «un membro regolare» di Hezbollah.

Il leader di Hezbollah Naim Qassem ha condannato i nuovi attacchi israeliani sabato. «Questa aggressione deve finire. Non possiamo permettere che continui», ha detto, come citato dall’AFP.

Venerdì, le unità IDF hanno effettuato i loro primi importanti attacchi aerei a Beirut dal novembre 2023. Il Netanyahu ha affermato che l’attacco era una rappresaglia per i razzi lanciati da Hezbollah dal Libano.

«Non permetteremo alcun fuoco sulle nostre comunità, nemmeno una pioggerellina», ha avvertito. «Attaccheremo ovunque in Libano contro qualsiasi minaccia a Israele e faremo in modo che tutti noi nel nord torniamo alle nostre case sani e salvi».

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Immagine di Minozig via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International