64enne svizzero si dichiara donna per andare in pensione un anno prima

Un 64enne cittadino della città svizzera di Lucerna si è dichiarato donna per incassare la pensione un anno prima.

Nel cantone di Lucerna, infatti, le donne possono andare in pensione un anno prima degli uomini, cioè a 64 anni invece che a 65. Le pensioni nel cantone sono piuttosto alte: dipendentemente da fattori come età e genere, possono variare dai 13 mila ai 24 mila euro.

L’uomo ha quindi investito 75 franchi svizzeri (circa 72 euro) in burocrazia anagrafica, sfruttando una nuova legge svizzera che permette ai cittadini elvetici di cambiare sesso senza dover procurare alle autorità alcuna documentazione medica. In pratica, se ti alzi al mattino e decidi che vuoi essere donna, basta andare all’ufficio pubblico preposto, e sei «ufficialmente» una donna.

Così ha fatto il signore – o signora – in questione. Il quale, raggiunti i 66 anni, potrà semplicemente andare all’anagrafe e cambiare di nuovo sesso e continuare magari a godere di una pensione più elevata.

I giornali svizzeri hanno cominciato ad interrogarsi su quali effetti potrebbe avere questa legge, che potrebbe essere sfruttata in vari modi. Tuttavia, paiono non vedere che la sua follia è già sotto gli occhi del mondo con l’esempio dello sport, dove uomini dotati di corpi nati e cresciuti con corpi maschili competono con donne.

«Gli atleti trans uccideranno lo sport femminile» aveva detto un anno fa il presidente Trump. Ora sappiamo che il transessualismo può creare anche qualche inghippo al sistema pensionistico.

Trump non è l’unico presidente che si è espresso sul tema.

«Mi attengo all’approccio tradizionale secondo cui una donna è una donna, un uomo è un uomo, una mamma è una mamma e un papà è un papà» aveva detto al Club Valdai poche settimane fa il presidente Putin in un attacco frontale alla teoria del gender.

E un pensionato è un pensionato, aggiungiamo noi. Perfino in Isvizzera.