Arte

Vetrate contemporanee di Notre Dame: l’artista è stato scelto

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I governi vanno e vengono, ma il progetto per le vetrate contemporanee di Notre-Dame de Paris per sostituire le vetrate di Viollet-le-Duc continua. Dopo le cerimonie di riapertura della cattedrale, un annuncio congiunto del Palazzo dell’Eliseo e dell’Arcivescovado di Parigi ha fornito il nome dell’artista scelto per creare le vetrate delle cappelle meridionali.

 

Nel comunicato stampa si legge che «al termine della seconda fase della consultazione (…) per la realizzazione di vetrate contemporanee per la cattedrale di Notre-Dame de Paris in sei cappelle della navata laterale sud della chiesa (…) il comitato artistico ha espresso la sua preferenza per la candidatura del gruppo Claire Tabouret e degli atelier del maestro vetraio Simon-Marq».

 

Claire Tabouret è un’artista rinomata con mostre in tutto il mondo e le cui opere sono rappresentate in importanti collezioni e musei. Per quanto riguarda il laboratorio Simon-Marq, «fu fondato a Reims nel 1640. Oggi, è dedicato al restauro di vecchie vetrate colorate, alla creazione di vetrate contemporanee e alla produzione di oggetti d’arte in serie limitata».

 

Il progetto è stato approvato per la sua «altissima qualità artistica e la sua integrazione architettonica – in particolare la sua adeguatezza con la vetrata raffigurante l’Albero di Jesse (1864), presente in una delle cappelle della stessa navata centrale – nonché per la sua conformità al programma figurativo scelto dalla diocesi di Parigi in relazione alla Pentecoste».

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Il progetto dovrebbe essere completato alla fine del 2026. Ma la Sites et Monuments Association, «sul fronte del patrimonio dal 1901», ha già annunciato che presenterà ricorso. Sta inoltre trasmettendo una petizione avviata dal sito web La Tribune de l’Art, inviata al Presidente della Repubblica e che ha raccolto finora quasi 250.000 firme.

 

Il ministero è stato contattato il 19 settembre per scoprire il costo esatto del progetto di sostituzione delle vetrate colorate e da quale budget sarà finanziato. Finora non è stata data alcuna risposta.

 

Quanto al finanziamento, la creazione delle vetrate di Claire Tabouret dovrebbe essere accreditata al bilancio per la creazione artistica, ma «la rimozione, il trattamento conservativo e lo stoccaggio delle vecchie vetrate saranno effettuati dal bilancio per i monumenti storici. In ogni caso, il Ministero della Cultura finanzierà integralmente questa deplorevole operazione», conclude Didier Rykner.

 

Lo stesso autore ha raccontato la sua visita alla restaurata Notre-Dame e, soffermandosi sulla questione in questione, ha scritto il 6 dicembre: «naturalmente, rimane la questione delle cappelle sulla navata sud e la rimozione delle loro vetrate. Ancora al loro posto, le vetrate di Alfred Gérente basate sui progetti di Eugène Viollet-le-Duc sono state pulite e tutti potranno vedere quanto sono belle».

 

«La loro qualità è impressionante. Che qualcuno possa dire che non dovrebbero essere considerate “opere d’arte” perché sono costituite da “disegni geometrici” lascia senza parole: il giornalista di Le Monde sta dicendo che Piet Mondrian non è un artista, e l’arte islamica non è arte?».

 

Articolo previamente apparso su FSSPX.news.

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Immagine di Ruben Holthuijs via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0

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