Bioetica
«Sto uccidendo bambini»: oscena protesta abortista alla cattedrale di Nuova York, mentre uomini proteggono San Patrizio recitando il rosario
Attivisti pro-aborto si sono radunati fuori dalla storica cattedrale di San Patrizio di New York City sabato per denunciare le restrizioni all’aborto e molestare i cattolici che partecipano alla processione mensile del rosario pro-vita della chiesa. Lo riporta Lifesitenews.
In un video diventato virale, una sostenitrice dell’aborto ha urlato che stava «uccidendo i bambini» e ha continuato a simulare l’aborto usando bambole. La manifestante poi pare oscuramente indossare una maschera che ritrae il presidente della Federazione Russa Vladimiro Putin, ma non siamo sicuri della significazione.
“I’m killing the babies”
A protester held a bundle of baby dolls as she led a protest at the doors of the Basilica of St Patrick’s Old Cathedral in Manhattan, NYC. She was blocked from going inside by a group of praying men. Vid posted by @ScooterCasterNY:pic.twitter.com/uIaFXBJpxR
— Andy Ngô 🏳️🌈 (@MrAndyNgo) May 7, 2022
«Sto uccidendo questi fottuti bebè» urla la signora discinta strozzando due bambolotti.
Video e foto mostrano i pro-vita in piedi sui gradini della chiesa che pregano il rosario in latino mentre i contro-manifestanti attaccano con slogan e oscenità. Uno dei cori più gettonati «Thank God for abortion», grazie Dio per l’aborto: da notare c’è sempre che tutti coloro che lo hanno intonato sono, invece, nati.
Padre Brian Graebe della Cattedrale di San Patrizio ha dichiarato a Fox News lunedì che la protesta di sabato è stata «completamente diversa» dal solito. Secondo Graebe, solo un piccolo numero di contro-manifestanti di solito si presenta per opporsi ai pro-vita durante la prima messa del sabato di San Patrizio e la processione del rosario.
Questa volta, tuttavia, arrivarono quasi 100 pro-aborti in quella che definì «la celebrazione della morte».
Il sacerdote ha spiegato che ci sono state «una serie di minacce di bombardare la chiesa, bruciarla» negli ultimi giorni, dopo la fuga senza precedenti della bozza del parere della maggioranza della Corte Suprema per l’annullamento della Roe v. Wade con conseguente defederalizzazione dell’aborto, non più considerato quindi un diritto derivante dalla Costituzione, ma un tema su cui dovranno votare democraticamente gli elettori dei singolo Stati.
Durante l’intervista di Monday Fox News, padre Graebe ha detto che, alla luce della crescente tensione che circonda l’aborto, le forze dell’ordine gli hanno consigliato di non tenere la processione mensile del rosario.
Nonostante i loro avvertimenti, Graebe ha rifiutato di farlo.
«Lo facciamo da oltre un decennio, ogni mese con pioggia o sole», ha detto. «E abbiamo certamente intenzione di continuare a farlo».
Immagine screenshot da Twitter.