Economia

«Prepararsi a uno shock economico e finanziario globale» stile Lehman: parla il Financial Times

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Il mondo dovrebbe «prepararsi a uno shock finanziario ed economico globale», scrive la testata Financial Times in un editoriale del 14 marzo.

 

«La caduta di Lehman mostra come potrebbe essere l’impatto imprevedibile delle sanzioni russe».

 

«Punire Putin per i suoi atti barbari in Ucraina attraverso rigide sanzioni – contro le compagnie russe, gli oligarchi e le esportazioni di energia – è necessario e più che giustificato su basi morali», sostiene FT.

 

Tuttavia, «c’è un certo riconoscimento che ci sarà un contraccolpo per il resto del mondo: prezzi più alti della benzina, per esempio, e un’ulteriore inflazione dei costi energetici interni. Ma non sono sicuro che il potenziale impatto per il mondo al di fuori della Russia sia stato pienamente riconosciuto. Ovviamente, ovviamente, «potrebbe provocare un’ulteriore aggressione militare da parte di Putin. Ma altre conseguenze finanziarie ed economiche vanno certamente ben oltre la pompa di benzina. Il costo vertiginoso di grano, grano, nichel e una miriade di altre materie prime sta minacciando l’accessibilità di tutto, dal pane quotidiano alla mitigazione dei disastri climatici».

 

Lungo, scrive FT, il percorso, potrebbero «eliminare gli operatori dei mercati finanziari, grandi e piccoli, tradizionali e marginali, testimoniando la sospensione del commercio di nichel presso la London Metal Exchange di proprietà di Hong Kong, tra le enormi perdite subite dalla cinese Tsingshan Holding».

 

Peggio ancora, «le obbligazioni russe potrebbero andare in default nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Le catene di approvvigionamento che coinvolgono le merci russe saranno interrotte».

 

Il modo in cui si svilupperà questa crisi «potrebbe rivelarsi più difficile da tracciare anche rispetto al crollo del 2008. Quindi, la maggior parte dei rischi era contenuta all’interno di un settore bancario che, almeno in teoria, era strettamente regolamentato. Le banche questa volta sembrano più solide, ma altrove sono aumentati rischi più oscuri, mettendo in pericolo le parti del sistema finanziario meno vigilate».

 

«Un mondo che è stato inondato di denaro gratuito nell’ambito delle politiche della banca centrale per arginare il pieno impatto finanziario del 2008 e la crisi del COVID sembra più che un po’ vulnerabile dato il modo in cui i prezzi delle attività sono stati gonfiati e come i livelli di debito sono saliti a nuovi record. Non fatevi illusioni: i russi non saranno gli unici a subire le sanzioni russe. Il mondo dovrebbe ricordare Lehman e prepararsi a uno shock finanziario ed economico globale».

 

 

 

 

Immagine di Jorge Royan via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)

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