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Pizzaballa: Satana cerca il controllo della Terra Santa

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Il cardinale Raymond Burke ha ribadito la condanna di Papa Leone XIII per la situazione a Gaza, affermando che è «ingiusto» che i cristiani siano «costretti a lasciare la loro patria». Lo riporta LifeSiteNews.

 

«Il lavoro svolto nella Striscia di Gaza dal cardinale Pierbattista Pizzaballa è inestimabile, poiché egli testimonia la fede in modo concreto, indicando alle persone coinvolte le possibili soluzioni offerte dalla fede», ha affermato recentemente Burke.

 

Il cardinale Pizzaballa è in Terra Santa da 30 anni, prima come studente, poi come Custode di Terra Santa per 12 anni, quindi come Amministratore Apostolico del Patriarcato Latino per quattro anni e ora Patriarca Latino di Gerusalemme dal 2020.

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Da quando è stato nominato cardinale da papa Francesco nel settembre 2023, in concomitanza con la ripresa delle ostilità tra Israele e Hamas, la sua voce è diventata una presenza fissa sulla scena internazionale, invocando la pace.

 

La sua ormai famosa offerta di essere scambiato con gli ostaggi israeliani detenuti da Hamas è stata sostenuta dalla sua posizione a favore della pace nella regione in generale, sostenendo al contempo i diritti dei cattolici e dei cristiani nella regione.

 

«Come pastore della mia comunità devo fare tutto il possibile per salvare la mia gente e fermare questa guerra senza senso», ha detto Pizzaballa, quando il nostro corrispondente gli ha chiesto cosa lo avesse spinto a offrirsi come sostituto.

 

«È inaccettabile che ogni generazione debba rivivere le stesse ostilità, con terribili attacchi contro i civili e atroci sofferenze per famiglie e bambini. Ciò che sta accadendo a Gaza è inaccettabile» ha commentato il cardinale americano riprendendo i temi del patriarca.

 

Negli ultimi giorni erano emersi messaggi contrastanti riguardo a un ordine di evacuazione obbligatorio per la parrocchia cattolica di Gaza. L’ ultima comunicazione del parroco, il 19 agosto, affermava che non era ancora arrivato alcun ordine, ma il 20 agosto il Patriarcato Latino aveva dichiarato che la situazione era «in rapida evoluzione», con diverse aree della città vicine alla chiesa che avevano ricevuto ordini di evacuazione dalle forze israeliane.

 

«Il papa ha detto no all’espulsione forzata di un popolo dalla sua terra e alla punizione collettiva» ha dichiarato il cardinale Burke. «Come cristiani, dobbiamo essere angosciati dalla presenza sempre più ridotta dei cristiani in Terra Santa. Sono costretti a lasciare la loro patria: è ingiusto e doloroso».

 

Nella prima settimana del suo pontificato, Leone XVI ha lanciato un appello ai cristiani del Medio Oriente affinché rimanessero nelle loro terre natali.

 

«Ringrazio Dio per quei cristiani – orientali e latini – che, soprattutto in Medio Oriente, perseverano e rimangono nelle loro terre d’origine, resistendo alla tentazione di abbandonarle», ha detto durante un’udienza per il Giubileo delle Chiese Orientali. «Bisogna dare ai cristiani la possibilità, e non solo a parole, di rimanere nelle loro terre d’origine con tutti i diritti necessari per un’esistenza sicura. Per favore, impegniamoci per questo!»

 

Leone ha ribadito più volte i suoi appelli per la pace in Ucraina e a Gaza, così come ha fatto Pizzaballa.

 

Rivolgendosi ai media dopo la sua visita a Gaza a fine luglio – dopo un attacco israeliano alla chiesa cattolica locale – Pizzaballa ha raddoppiato la forza delle sue dichiarazioni. «È ora di porre fine a questa assurdità, di porre fine alla guerra e di dare priorità assoluta al bene comune delle persone».

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Poi, durante l’omelia per l’Assunzione, il cardinale ha suggerito che Satana cerca in particolar modo di ottenere il controllo sulla Terra Santa.

 

«Dovremo lottare a lungo con le conseguenze di questa guerra sulla vita delle persone. Sembra davvero che la nostra Terra Santa, che ospita la più alta rivelazione e manifestazione di Dio, sia anche il luogo della più alta manifestazione del potere di Satana. E forse proprio perché è il luogo in cui si trova il cuore della storia della salvezza, è anche il luogo in cui “l’Antico Avversario” cerca di affermarsi più che altrove».

 

Pizzaballa ha già dichiarato di nutrire la speranza di una soluzione pacifica nella regione, sebbene con poche aspettative terrene. Nel 2023 ha riconsacrato la regione a Nostra Signora Regina di Palestina, la cui festa si celebra il 25 ottobre, e che è la patrona della diocesi.

 

Il cardinale ha esortato ad abbandonare l’uso delle armi, scrivendo che «il nostro discorso non deve riguardare la morte e le porte chiuse. Al contrario, le nostre parole devono essere creative, vivificanti, devono offrire prospettive e aprire orizzonti».

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Immagine di Catholic Church of England and Wales via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0

 

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