Pensiero
Mons. Viganò: Bergoglio e Davos hanno la stessa agenda
Renovatio 21 pubblica il testo dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò comparso su X. Il prelato lombardo ha parlato varie volte della cupola del WEF e del suo ruolo nell’ora presente. Sui rapporti evidenti tra Davos, dove pure si sono celebrati rituali amazzonici non così diversi da quelli promossi dal gesuita, e il papato bergogliano Renovatio 21 ha pubblicato più articoli.
Il Forum di Davos ha un piano di dissoluzione sociale ben preciso, di matrice esplicitamente anticristica, e quindi antiumana e anticattolica.
Per questo, insieme alla distruzione dell’economia, dell’agricoltura e dell’allevamento, il WEF persegue con accanita ostinazione anche la distruzione della famiglia e della Religione, considerate un ostacolo ai propri obiettivi.
L’ideologia woke, LGBTQ+ e gender sono lo strumento principale per indottrinare le future generazioni a un mondo senza maschi e senza femmine, senza padre né madre, senza Fede e senza Morale. I giovani non devono avere alcun ideale, alcuno scopo, se non il perseguimento delle più aberranti perversioni e l’appagamento di piaceri degradanti che il Sistema fornisce loro.
Il Forum di Davos ha un piano di dissoluzione sociale ben preciso, di matrice esplicitamente anticristica, e quindi antiumana e anticattolica. Per questo, insieme alla distruzione dell’economia, dell’agricoltura e dell’allevamento, il WEF persegue con accanita ostinazione anche… https://t.co/ZDlsJYE9kT
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) January 24, 2025
Ogni deviazione in materia di Fede e di Morale promossa da Jorge Mario Bergoglio corrisponde all’attuazione di un preciso programma dettato dall’agenda woke.
Questa è la prova che sul Soglio di Pietro non siede un Papa ma un emissario dell’élite globalista, che ha come missione la distruzione della Chiesa Cattolica, esattamente come quasi tutti i leader occidentali devono distruggere le Nazioni che governano. Tutti sono legati tra loro dall’appartenenza al World Economic Forum.
Sarah Kate Ellis è CEO del GLAAD, una potente lobby eversiva LGBTQ+ che interferisce nei governi e nelle istituzioni per imporre l’accettazione sociale del vizio e della perversione. Non a caso è ospite del Forum di Davos, al quale prendono parte governi e società globaliste, compresa la chiesa bergogliana.
BREAKING – President of the powerful pro-LGBT organization @glaad, @sarahkateellis says they are working with Pope Francis (@Pontifex) and she commended the Pope for advances made on LGBT issues, including allowing so-called “same-sex blessings” pic.twitter.com/yK9lXkKOi3
— Andreas Wailzer (@Andreas_Wailzer) January 23, 2025
Sentire la Ellis elogiare Bergoglio dovrebbe far gelare il sangue nelle vene di ogni Cattolico, ad iniziare dai Vescovi. È come se un’associazione di piromani si complimentasse con il capo dei pompieri per come impedisce di spegnere gli incendi. E invece i Vescovi continuano a fingere di non vedere e di non capire – chi per pavidità, chi per ricatto, chi per interesse – che Bergoglio è un usurpatore del Soglio Pontificio, considerandolo solo un po’ troppo progressista.
In questa loro folle viltà, in questo loro tradimento essi si rendono complici dei peggiori nemici della Chiesa di Cristo.
Per porre fine alla tirannide del WEF, l’Amministrazione Trump – inaugurata sotto i migliori auspici – dovrà colpire in modo incisivo ed efficace tutte le sue ramificazioni nelle istituzioni pubbliche, compresa la chiesa bergogliana.
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Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic