Economia

L’euro digitale sarà usato per il controllo: la Lagarde ammette

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In un video di uno scherzo realizzato tre settimane fa, la presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarda ammette che in maniera «limitata» l’euro digitale sarà utilizzato per controllare i pagamenti che i cittadini possono fare.

 

Nel filmato la Lagarde, che credeva di essere al telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, citava il desiderio di non fare affidamento su forniture di gas «di un Paese davvero ostile».

 

«Io non voglio che l’Europa sia dipendente dalla valuta di un Paese ostile: per esempio la moneta cinese, la moneta russa…»

 

La Lagarde continua dicendo di non volere nemmeno una valuta «amica» ma «attivata un’entità aziendale privata come Facebook o come Google», affermando di essere «personalmente convinta che dobbiamo andare avanti» con l’euro digitale.

 

I burloni avevano fatto simili scherzi con altri personaggi pubblici, tra cui l’autore di Harry Potter J.K. Rowling e l’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush.

 

Nella telefonata con la presidente BCE, quando il finto Zelens’kyj ha notato che «il problema è che i manifestanti europei non vogliono essere controllati» da una valuta digitale della banca centrale, Lagarde ha ammesso che «ci sarà il controllo, hai ragione. Hai perfettamente ragione», ma ha suggerito che sarebbe stata una «quantità di controllo limitata».

 

«Sai cosa… ora in Europa abbiamo questa soglia dei 1000 euro sopra i quali non puoi pagare in contante. Se lo fai, sei nel mercato grigio. Ti prendi il rischio. Se ti scoprono, vieni multato o vai in galera».

 

«L’euro digitale avrà una quantità limitata di controllo… ci sarà controllo, hai ragione, hai completamente ragione. Stiamo valutando se per importi molto piccoli, intorno ai 300, 400 euro, potremmo avere un meccanismo in cui vi è zero controllo. Ma potrebbe essere pericoloso».

 

La Lagarde osserva quindi che gli attacchi terroristici possono, e sono stati, interamente finanziati da piccole transazioni anonime.

 

La presidente continua citando l’entusiasmo del Nord Europa, «in Olanda, per esempio, per la venuta dell’e-Euro». «Se chiedi ad un giovane tedesco ti dice: sì, va bene» sostiene la Lagarda, citando un Paese che in realtà è ancora talmente affezionato al contante da escogitare piani segreti di distribuzione di danaro di carta casa per casa in caso di shock energetico massivo.

 

«Come ho detto, non voglio Meta, Google o Amazon vengano fuori con una valuta che si prende la sovranità dell’Europa» dichiara la Lagarde al falso Zelens’kyj.

 

«Io non voglio una moneta straniera divenire la moneta di scambio dentro l’Europa» puntualizza sicura il vertice di Francoforte, che tuttavia assicura che la decisione per il lancio dell’euro digitale sarà presa nell’ottobre 2023.

 

La BCE ha avviato un’indagine di due anni sull’euro digitale nel luglio 2021 e ha riferito sui suoi progressi, dicendo pubblicamente che comunque esso è «inevitabile».

 

Come riportato da Renovatio 21, la piattaforma su correrà la CBDC di Bruxelles – il bitcoin dell’eurosuperstato – è di fatto quella già utilizzata per il green pass, che risulta preparata ben prima del COVID.

 

L’uso di piattaforme di danaro programmabile gestite dallo Stato – con le CBDC – introduce un vero cambio di paradigma nell’intera nostra società.

 

Il danaro diverrà un sistema di controllo definitivo: sono anni che ne raccogliamo i segni, come la proposta del Fondo Monetario Internazionale propone di basare il credito bancario sui siti che vedete in internet. Pochi mesi fa, abbiamo sentito il CEO del colosso finanziario Blackrock dire che la crisi ucraina accelererà il processo di accelerazione della sparizione del contante, come secondo i desiderata nemmeno più celati di Davos.

 

Il danaro programmabile sottometterà tutta la vostra esistenza. Esperimenti di adesione alla grande piattaforma elettronico del controllo sociopolitico totale li abbiamo visti non solo nella Cina del totalitarismo digitale, ma anche in Ucraina e a Bologna.

 

Il green pass, per quanto possa sembrare controintuitivo, è stata la prova generale del passaggio al danaro elettronico, ad un meccanismo premiale con cui i diritti perdono la loro inalienabilità per divenire ricompense ai comportamenti grati al potere costituito.

 

Come suggerito da Renovatio 21, il crollo degli istituti bancari e dei banchi di criptovalute (più gli arresti e le strane morti degli imprenditori del bitcoin) possono essere come una preparazione al grande cambiamento del danaro programmabile inflitto all’intera popolazione occidentale, e oltre.

 

 

 

 

 

Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)

 

 

 

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