Geopolitica

Le truppe israeliane investono un palestinese con un bulldozer

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Secondo un comunicato di Euro-Med Human Rights Monitor, una ONG con sede a Ginevra, le forze di difesa israeliane avrebbero sparato a un civile palestinese a Gaza per poi investirlo con un bulldozer in un filmato per le risate dei social media.

 

«In una dichiarazione rilasciata oggi, Euro-Med Human Rights Monitor ha espresso shock e orrore per le riprese video che mostrano un veicolo militare israeliano che calpesta deliberatamente il corpo di un civile palestinese morto nel tentativo di attraversare il “corridoio sicuro” di Israele a Gaza» scrive la ONG.

 

«Secondo le indagini del team di Euro-Med Monitor, l’uomo aveva tentato di fuggire dalla violenza israeliana attraverso il “corridoio sicuro” – Salah al-Din Street, la strada principale della Striscia di Gaza – che l’esercito israeliano avrebbe assegnato all’uso degli sfollati palestinesi che viaggiano verso sud da Gaza City e da altre aree settentrionali».

 

L’uomo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco prima di essere deliberatamente calpestato dal veicolo militare, ha riferito l’organizzazione per i diritti umani.

 

«Dall’inizio della guerra di Israele nella Striscia di Gaza il 7 ottobre, Euro-Med Monitor ha documentato numerose brutali violazioni israeliane, tra cui la mutilazione dei corpi dei palestinesi morti molestando i cadaveri davanti alla telecamera, trascinandoli, urinando su di loro e persino tagliando loro gli arti».

 

Il video è stato pubblicato su un popolare canale Telegram israeliano con quasi 130.000 follower. Su Twitter lo pubblicano account vicini ad Hamas.

 

 

 

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«Le norme del diritto internazionale stabiliscono la necessità di rispettare e proteggere i corpi dei morti durante i conflitti armati, in conformità con la Regola 115, che afferma che “I morti devono essere smaltiti in modo rispettoso e le loro tombe rispettate e adeguatamente mantenute”» scrive la ONG.

 

«La Quarta Convenzione di Ginevra sottolinea inoltre che “ciascuna parte in conflitto deve adottare tutte le misure possibili per evitare che i morti vengano spogliati. È vietata la mutilazione dei cadaveri”».

 

«Euro-Med Human Rights Monitor ha denunciato con tutto il cuore le vanterie dei soldati israeliani di mutilare i corpi dei morti e la loro pubblicazione di videoclip che documentano queste pratiche orribili. Il gruppo per i diritti umani con sede a Ginevra vede questi atti come un riflesso della gravità del sadismo dei soldati e della loro flagrante violazione delle regole di guerra e ha invitato la comunità internazionale a intervenire immediatamente».

 

In molti sono tornati con la memoria a venti anni fa esatti, quando la 23enne americana attivista pro-palestina Rache Corrie fu schiacciata da un bulldozer israeliano.

 

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L’omicidio della Corrie era stato celebrato in modo simile dagli israeliani che avevano organizzato festicciole per deridere la sua uccisione.

 

 

 

Come riportato da Renovatio 21, da Rafah l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha detto che «siamo caduti in un precipizio».

 

«Siamo caduti in un precipizio. Ciò non può continuare», ha dichiarato il Türk. «Anche nel contesto di un’occupazione che dura da 56 anni, la situazione attuale è la più pericolosa degli ultimi decenni, affrontata dalle persone a Gaza, in Israele, in Cisgiordania, ma anche a livello regionale».

 

Anche il presidente turco Erdogan ha parlato di crimini di guerra commessi dalle forze dello Stato Ebraico.

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Immagine screenshot da Twitter

 

 

 

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