Pensiero
Le fotografie di quando il Cattolicesimo era bellezza
È difficile identificare quali siano stati i più grandi danni sociali che hanno sconvolto l’epoca moderna.
Certamente sono tanti, troppi, e metterli in fila per ordine di grandezza sarebbe un lavoro non semplice. Putin crede che la caduta dell’URSS sia stato il più grande cataclisma geo-politico dello scorso secolo.
Noi crediamo invece che la più grande catastrofe geopolitica, sociale e spirituale degli ultimi secoli sia stato il Concilio Ecumenico Vaticano II.
Noi crediamo invece che la più grande catastrofe geopolitica, sociale e spirituale degli ultimi secoli sia stato il Concilio Ecumenico Vaticano II.
Da quel momento in poi, la Chiesa visibile ha smesso di essere qualcosa di bello, di Sacro, di raggiante. Il katéchon — dal greco antico τὸ κατέχον ovvero «ciò che trattiene» o «colui che trattiene» — che andava contro il mondo, discostandosi dalle idee e dalle brutture del mondo, è finito per andare con il mondo o, anzi, essere ancora peggio di esso.
Naturalmente ci riferiamo al connotato esteriore della Chiesa Cattolica, composta da un clero ed un episcopato che si è calato le braghe e si è tolto di dosso ogni paramento sacro, in ogni senso possibile.
Renovatio 21 vuole pubblicare le foto che seguono per offrire ai propri lettori una visione di ciò che era la Chiesa prima che arrivasse lo tsunami del Concilio il quale, come potrete vedere, non ha debellato solo la teologia, la spiritualità, la sacralità, la liturgia, ma ha reso mondano anche l’aspetto esteriore del sacerdozio, dell’ordine religioso e persino dei fanciulli.
Da quel momento in poi, la Chiesa visibile ha smesso di essere qualcosa di bello, di Sacro, di raggiante
Nelle foto che seguono si respira un senso di ordine, di gioia, di bellezza e di siderale separazione dalle logiche del mondo, dai costumi e dalle idee di ciò che esce fuori dal reticolato cristiano.
Nelle foto che seguono si respira un senso di ordine, di gioia, di bellezza e di siderale separazione dalle logiche del mondo, dai costumi e dalle idee di ciò che esce fuori dal reticolato cristiano.
Le suore che vedete, agghindate con enormi veli ed enormi cappelli erano per la maggior parte appartenenti all’Ordine delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, dette anche «suore cappellone» per via della grossa «cornetta» che portavano in testa rassomigliante ad un cappello.
Il loro caritatevole servizio era a favore degli orfani e dei senzatetto, quando ancora l’assistenza sociale era cristiana poiché dal Cristianesimo stesso nasce l’idea della cura per i più deboli e i più indifesi. Dopo il Concilio, Papa Paolo VI ordinò che i loro abiti e i loro copricapi fossero semplificati ed ammodernati, quindi non più ispirati all’antico costume delle contadine di Piccardia, dove la congregazione nacque nel 1663.
Papa Paolo VI ordinò che i loro abiti e i loro copricapi fossero semplificati ed ammodernati
I primi grandi lazzaretti in cui venivano assistiti i moribondi erano gestiti da ordini di suore e da ordini di frati, molto spesso carmelitani o francescani
Non a caso, i primi grandi lazzaretti in cui venivano assistiti i moribondi erano gestiti da ordini di suore e da ordini di frati, molto spesso carmelitani o francescani. Nelle foto potrete vedere suore che si prendono cura degli anziani, con quella che è la più grande di tutte le medicine: la carità cristiana, la stessa che il Buon Samaritano utilizzò con il moribondo calpestato da tutti.
Si parla tanto di «cure palliative», senza però ricordare che il termine «palliativo» oggi tanto in voga deriva dall’episodio in cui San Martino si privò di un pezzo del suo mantello, del suo palio, appunto, per donarlo ad un poverello infreddolito
Oggi, aziendalizzato il sistema della cura sanitaria e dell’assistenza alla persona, estirpate le sue radici cristiane, il mondo della medicina avanza sempre di più, mentre le tecniche scientifiche si aggiornano ed evolvono continuamente, bypassando però il concetto del «prendersi cura» conosciuto ed iniziato dalle opere di carità cristiana e perseguendo, senza limiti di morale e di etica, il mito di Prometeo.
Si parla tanto di «cure palliative», senza però ricordare che il termine «palliativo» oggi tanto in voga deriva dall’episodio in cui San Martino si privò di un pezzo del suo mantello, del suo palio, appunto, per donarlo ad un poverello infreddolito riassumendo così la profondità della Cura in tutta la sua essenza.
Le scuole, gli asili e gli orfanotrofi venivano creati dalla Chiesa
Prima della «grande primavera» della Chiesa Cattolica le stesse scuole, gli asili e gli orfanotrofi venivano creati dalla Chiesa, che attraverso religiosi e religiosi si prendeva cura della crescita e dell’educazione dei bambini. Nelle foto sottostanti si possono infatti notare innumerevoli bambini e bambine, molti dei quali probabilmente orfani di guerra, accompagnati da frati o suore.
Potrete scorgere l’ordine e la bellezza di questi fanciulli, che di fatto sono i nostri nonni, quelli che hanno fatto la storia del nostro Paese. Notate le differenze nella cura dell’aspetto esteriore: i maschietti sono maschietti, e le femminucce sono femminucce, senza rischio di doversi confondere. Non vedrete bambine mezze nude o senza la gonna; non vedrete bambini in jeans o con la cresta ai capelli.
I maschietti sono maschietti, e le femminucce sono femminucce, senza rischio di doversi confondere
In una foto vediamo una suora che in un orfanotrofio insegna ai bambini a pregare prima di coricarsi a dormire.
Una suora che in un orfanotrofio insegna ai bambini a pregare prima di coricarsi a dormire
In un’altra vediamo una dozzina di bambine, tutte vestite di bianco con la veletta in testa (il «velo muliebre»), che hanno appena ricevuto la Prima Comunione.
Il sacerdote che prega in ginocchio insieme ad una famiglia, probabilmente per invocare la benedizione sopra di essa e sopra le mura domestiche
E ancora: il sacerdote che prega in ginocchio insieme ad una famiglia, probabilmente per invocare la benedizione sopra di essa e sopra le mura domestiche.
Vediamo le Processioni del Corpus Domini, dove Cristo veniva esposto e venerato dalle città più grandi ai paesini di montagna più piccoli, dal Papa al parroco di campagna, con i bambini e le bambine che lanciavano i petali per tutte le strade in cui veniva portato in Processione il Santissimo Sacramento.
Le Processioni del Corpus Domini, dove Cristo veniva esposto e venerato dalle città più grandi ai paesini di montagna più piccoli, dal Papa al parroco di campagna, con i bambini e le bambine che lanciavano i petali per tutte le strade in cui veniva portato in Processione il Santissimo Sacramento
Vediamo i bambini inginocchiati, con le mani giunte in preghiera (quello che da Bergoglio è considerato quasi gesto d’infamia, fino a chiedere ad un bambino chierichetto di non tenere le mani congiunte) intenti a ricevere la Santa Eucarestia: educati, composti, ben vestiti, ordinati, belli.
La Santa Messa, quella di sempre, preconciliare, ove Cristo — e non l’essere umano — era al centro del Culto, dove il sacerdote dava le spalle al popolo e non a Dio, per elevare il gregge verso il Sacrificio che solo chi è alter Christus può compiere, era la culla della cristiana società, dove i figli si nutrivano alle Grazie del Padre, che tutto educa e tutto risolve
La Santa Messa, quella di sempre, preconciliare, ove Cristo — e non l’essere umano — era al centro del Culto, dove il sacerdote dava le spalle al popolo e non a Dio, per elevare il gregge verso il Sacrificio che solo chi è alter Christus può compiere, era la culla della cristiana società, dove i figli si nutrivano alle Grazie del Padre, che tutto educa e tutto risolve.
Oggi non troverete più nulla (o quasi) di tutto questo.
La chiesa moderna ha distrutto tutto, ha cancellato tutto ciò che di sostanziale e di bello si poteva cancellare.
La chiesa moderna ha distrutto tutto, ha cancellato tutto ciò che di sostanziale e di bello si poteva cancellare.
La sostituzione dell’Acqua Benedetta dalle acquasantiere con gel igienizzante è il riassunto di tutta la decadenza alla quale siamo stati sottoposti: decadenza spirituale, decadenza sociale, decadenza financo umana.
Guardare queste foto, immedesimarsi nella società pre-conciliare ci servirà a capire quanto «antico» e «moderno» siano due concetti sostanzialmente deboli rispetto a quello che queste immagini realmente ci mostrano, ovverosia la necessità di instaurare ciò che sa di eterno, di immutabile e, quindi, di incommensurabilmente bello.
Cristiano Lugli
Guardare queste foto, immedesimarsi nella società pre-conciliare ci servirà a capire quanto «antico» e «moderno» siano due concetti sostanzialmente deboli rispetto a quello che queste immagini realmente ci mostrano, ovverosia la necessità di instaurare ciò che sa di eterno, di immutabile e, quindi, di incommensurabilmente bello