Economia

La Von der Leyen ammette: bollette energetiche UE aumentate del 300%

Pubblicato

il

Gli Stati membri dell’UE hanno visto le loro bollette energetiche salire di almeno il 300% la scorsa estate dopo la drastica riduzione delle forniture di gas russo. A dichiararlo è stato il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

 

Secondo la Von der Leyen, il blocco europeo sarebbe riuscito a compensare la carenza di gas naturale russo acquistando di più da fornitori alternativi, nonché aumentando l’efficienza energetica riducendo i consumi del 20%.

 

«La Russia ha tagliato la sua fornitura di gas all’Europa dell’80% in otto mesi, facendo impennare i prezzi dell’energia in Europa», ha detto von der Leyen rivolgendosi a una sessione congiunta del Parlamento canadese. «La scorsa estate, le nostre bollette energetiche sono aumentate del 300%».

 

L’alto funzionario ha affermato che i funzionari russi hanno tentato di ricattare Bruxelles riducendo le forniture poiché le nazioni dell’UE erano fortemente dipendenti dal gas russo.

 

Ha sottolineato «un ruolo importante» svolto dal Canada per aiutare ad affrontare la crisi energetica aumentando la sua produzione di gas naturale liquefatto (GNL).

 

Come riporta il sito russo RT, la Von der Leyen ha precedentemente accusato Mosca di ricattare i paesi dell’UE, dopo che il gigante energetico statale russo Gazprom ha interrotto le forniture di gas a Polonia e Bulgaria nell’aprile 2022.

 

In risposta, il Cremlino ha assicurato a tutti che il partito russo «era ed è rimasto un fornitore affidabile di risorse energetiche per i suoi consumatori ed è sempre stato impegnato nei suoi obblighi contrattuali». Mosca ha insistito sul fatto che sia la Bulgaria che la Polonia sono state tagliate fuori dalle forniture russe solo dopo aver rifiutato lo schema del gas in cambio di rubli.

 

Questo schema è stato introdotto dal governo russo in risposta alle sanzioni imposte a Mosca per l’operazione militare in Ucraina. Mosca aveva chiesto che le Nazioni che avevano imposto le sanzioni paghino il gas naturale in rubli. Lo schema richiede agli importatori di aprire conti in Gazprombank. Possono quindi depositare fondi nella valuta che preferiscono, che la banca converte in rubli e trasferisce al fornitore.

 

Ad un evento moscovita riguardante l’energia, il presidente Putin aveva garantito ai partner europei che la Russia è ancora pronta a collaborare con i partner; con evidenza, ciò non avviene a causa della volontà europea, in larga parte spinta da Washington, che porta i Paesi europei a fornire a Kiev armi e danari.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Von der Leyen si è distnta per l’ordine «impartito» al suo stesso Paese di origine di dare a Zelens’kyj «tutte le armi necessarie», nonché per il progetto di sequestrare alla Russia 300 miliardi di dollari, un’operazione definita dal Financial Times come il primo vero atto di «guerra economica» della storia umana, a cui peraltro ha dato il suo contributo anche l’allora premier italiano Mario Draghi.

 

Il presidente della Commissione Von der Leyen è recentemente alla prese con altre controversie: dapprima per un possibile conflitto di interessi con il marito, che lavora presso un’azienda di terapia genica, partecipante ad una cordata di aziende-università che dovrebbe intercettare fondi europei (ora si sarebbe sfilato), poi per i messaggini che si sarebbe scambiata con Albert Bourla, CEO di Pfizer, spariti nel nulla proprio quando le si chiede conto degli accordi per l’iniezione massiva di mRNA nei corpi di centinaia di milioni di europei.

 

È stato detto che la Von der Leyen, quando era ministro della Difesa tedesco, era incappata in accuse dopo aver «ripulito» il suo cellulare che doveva divenire prova importante all’interno di uno scandalo di appalti militari.

 

Renovatio 21 ci tiene a ricordare, come sempre, che la Von der Leyen, secondo alcune ricostruzioni, è lì dov’è grazie ai voti degli eurodeputati grillini, che l’hanno votata contro una manovra di Matteo Salvini (all’epoca, loro alleato…) che puntava a bocciare l’ascesa di Ursula al più alto scranno del potere UE.

 

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version