Geopolitica
La Russia critica duramente Israele e gli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza dell’ONU
Il Rappresentante Permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vassilij Nebenzia, è stato estremamente schietto nel condannare Israele e gli Stati Uniti per il disastro umanitario a Gaza e il deterioramento della situazione in Cisgiordania.
Dalla fine di maggio, ha affermato Nebenzia, 798 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano di ottenere assistenza umanitaria. La Fondazione «Umanitaria» di Gaza, invece di risolvere compiti umanitari, rappresenta un insulto agli sforzi umanitari.
«Siamo certi che il Segretariato delle Nazioni Unite abbia preso la decisione giusta e responsabile di non partecipare a questa azione punitiva che viene condotta sotto le mentite spoglie di un’operazione umanitaria».
«Una cosa è chiara: se Israele facilitasse, anziché ostacolare, la consegna degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite, ci sarebbe almeno un barlume di speranza che la crisi umanitaria possa essere alleviata», ha affermato il diplomatico russo. «Oggi, tuttavia, non nutriamo alcuna speranza e la punizione collettiva di massa dei palestinesi in violazione delle norme fondamentali del diritto internazionale umanitario continua sotto i nostri occhi».
«Questa situazione richiede la più forte risposta internazionale. Proteggere e provvedere ai civili nei territori palestinesi occupati è dovere di Israele in quanto potenza occupante, e non spetta ai leader israeliani decidere se sia giusto o meno».
Sostieni Renovatio 21
Il piano di trasferire prima 600.000 palestinesi, e poi altri, in quello che è essenzialmente un campo di concentramento, come valutato dall’ex primo ministro Ehud Olmert, è inaccettabile, ha affermato il diplomatico di Mosca.
«Secondo le informazioni in nostro possesso, provenienti anche da fonti ufficiali israeliane, Gerusalemme sta elaborando un nuovo piano per trasferire 600.000 palestinesi in una cosiddetta “città umanitaria” a Rafah, a Sud del corridoio militare Morag. L’obiettivo è quello di concentrare lì l’intera popolazione di 2 milioni di persone dell’enclave nel futuro dopo aver sottoposto i civili a controlli sui legami con Hamas».
«Il Commissario Generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini ha già descritto il piano come “la creazione di fatto di un campo di concentramento di massa” (…) l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert condivide questa valutazione (…) Questo è l’unico modo per spezzare il circolo vizioso della violenza e riavviare il processo di pace in Medio Oriente sulla base della soluzione dei due Stati, il cui obiettivo finale è la creazione di uno Stato palestinese indipendente entro i confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale, che coesista in pace e sicurezza con Israele», ha continuato il Nebenzia.
«In questo contesto, noi [Russia] accogliamo con favore l’intenzione dell’Arabia Saudita e della Francia di tenere una conferenza internazionale ad alto livello a sostegno della formula dei due Stati, che si terrà alla fine di questi mesi (28-30 luglio) a Nuova York».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube