Militaria
La Polonia schiera truppe ai confini con la Germania e la Lituania
Il presidente polacco Karol Nawrocki ha disposto il dispiegamento di truppe ai confini con Germania e Lituania, in risposta a un aumento dell’immigrazione clandestina che ha spinto Varsavia a reintrodurre i controlli alle frontiere.
Polonia, Germania e Lituania, tutte membri dell’Unione Europea, affrontano una crisi migratoria in corso almeno dal 2015, alimentata dai conflitti in Medio Oriente e Africa e, successivamente, dalla guerra in Ucraina.
In una risoluzione pubblicata venerdì, il Nawrocki ha annunciato che le misure entreranno in vigore il 5 ottobre e rimarranno attive fino al 4 aprile 2026.
A luglio, il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz aveva rivelato che 700 militari erano già stati schierati lungo il confine occidentale, con piani per inviare ulteriori 5.000 soldati a supporto delle guardie di frontiera.
Mercoledì, il ministero degli Interni polacco ha comunicato che i controlli temporanei alle frontiere saranno estesi fino al 4 aprile 2026, dopo essere stati reintrodotti a luglio.
Il ministro degli Interni Marcin Kierwinski ha dichiarato: «Prolunghiamo i controlli ai confini con Germania e Lituania per monitorare la rotta migratoria che, passando dagli Stati baltici attraverso la Polonia, conduce verso l’Europa occidentale».
Le autorità polacche stimano che, dall’inizio dell’anno, siano stati registrati quasi 25.000 tentativi di attraversamento illegale al confine con la Bielorussia. Inoltre, circa 500 stranieri e 60 presunti trafficanti di esseri umani sono stati fermati mentre cercavano di entrare dalla Lituania.
Polonia, Germania e Lituania appartengono all’area Schengen, che consente la libera circolazione senza controlli alle frontiere. Tuttavia, alla fine del 2023, la Germania ha fatto ricorso a una clausola che permette di ripristinare temporaneamente i controlli in situazioni di emergenza.
Varsavia ha accusato la polizia tedesca di aver «scaricato» migliaia di migranti al confine polacco.
Dal 2021, la Polonia ha ripetutamente puntato il dito contro la Bielorussia, accusandola di orchestrare deliberatamente il flusso di migranti verso i Paesi dell’UE su ordine della Russia. Sia Minsk che Mosca hanno sempre respinto tali accuse.
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Immagine di NATO North Atlantic Threaty via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic