Scienza

La luna di Saturno detta «Morte Nera» potrebbe nascondere un oceano che ospita la vita

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Gli scienziati hanno affermato di aver scoperto «prove convincenti» di un «mondo oceanico invisibile» su Mimas, la luna ghiacciata di Saturno.

 

Finora, le lune Encelado di Saturno e Europa di Giove sono state considerate come primi candidati per ospitare la vita aliena. Entrambe queste lune ghiacciate mostrano segni di attività geologica, il che suggerisce che hanno una fonte di calore interna che consente l’esistenza di acqua liquida sotto la superficie. E l’acqua è conosciuta come il mezzo perfetto per la vita.

 

La luna Mimas – soprannominata a causa di un grande cratere su un lato «Death Star», in onore della «Morte Nera», l’inquietante stazione spaziale devastatrice di Guerre stellari  – non ha mostrato alcun segno di tale attività, essendo visto dagli astronomi come  «solo un blocco congelato di ghiaccio».

 

«Ironia della sorte, uno studio che voleva dimostrare una volta per tutte che la luna più interna di Saturno era geologicamente morta ha finito per giungere a una conclusione completamente opposta» scrive RT.

 

«Risulta che la superficie di Mimas ci stava ingannando»” e ci sono validi motivi per suggerire che la luna ospita un oceano interno liquido, ha detto la dottoressa Alyssa Rhoden, del Southwest Research Institute, in un comunicato stampa mercoledì.

 

Le minuscole oscillazioni o «libazioni» nella rotazione di Mimas rilevate dalla navicella spaziale Cassini della NASA possono essere spiegate dalle interazioni gravitazionali della luna con Saturno, che producono abbastanza calore per mantenere l’acqua liquefatta sotto il ghiaccio, secondo lo studio pubblicato all’inizio di questo mese sulla rivista Icarus.

 

Rhoden e il suo team hanno sviluppato modelli matematici dei processi di marea che riscaldano la luna che suggeriscono che il guscio di ghiaccio su Mimas potrebbe raggiungere tra 22,5 e 32 chilometri.

 

«La maggior parte delle volte quando creiamo questi modelli, dobbiamo metterli a punto per produrre ciò che osserviamo», ha affermato. «Questa volta le prove di un oceano interno sono appena uscite dagli scenari di stabilità dei gusci di ghiaccio più realistici e dalle libazioni osservate».

 

«Mimas è un obiettivo convincente per continuare le indagini», ha insistito Rhoden. Verificare il suo stato di luna oceanica aiuterebbe gli astronomi a comprendere meglio gli anelli di Saturno e «la prevalenza di lune oceaniche potenzialmente abitabili, in particolare su Urano», ha aggiunto.

 

Concludiamo con un noto ragionamento: se trovassero traccia di anche un microscopico essere unicellulare, magari morto milioni di anni fa, la scienza e il mondo moderno tutto urlerebbe al miracolo: questa è vita!

 

Al contrario, l’embrione umano nel ventre materno è un «grumo di cellule» che non può tecnicamente definirsi come «vita». Altrimenti, crediamo, gli ambientalisti, gli ecologisti, gli scienziati, gli esperti di diritti umani, i sinceri democratici con mascherina e tripla dose di mRNA in corpo lo difenderebbero.

 

Giusto?

 

 

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