Stragi
La Germania difende il massacro israeliano nella scuola di Gaza
L’attacco aereo delle Forze di Difesa Israeliane IDF alla scuola di Tabeen a Gaza, in cui sarebbero morti 100 palestinesi, è stato una legittima autodifesa perché Hamas usa i civili come scudi umani, ha affermato il governo tedesco.
L’attacco di sabato alla struttura, che fungeva da rifugio per gli sfollati, è stato descritto come il più mortale dall’inizio dell’attuale conflitto.
«Israele ha il diritto di difendersi. La realtà è che Hamas usa scuole, ospedali e asili come centri di comando e che anche la gente della Striscia di Gaza viene abusata contro la propria volontà come scudi protettivi», ha detto ai giornalisti a Berlino lunedì Wolfgango Buechner, vice portavoce del governo tedesco.
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Buechner ha anche esortato i giornalisti a «stare molto attenti a non basarsi su resoconti unilaterali diffusi da Hamas e a non credere a tutto ciò che viene diffuso da questa parte».
L’attacco aereo di sabato mattina è avvenuto durante le preghiere prima dell’alba. Il ministero della Salute di Gaza ha inizialmente segnalato 60 morti e 47 feriti. Al Jazeera ha poi segnalato più di 100 morti e decine di feriti.
«Nel terribile episodio successivo, parti del corpo erano sparse tra le macerie e corpi carbonizzati e insanguinati giacevano accasciati tra le macerie del complesso a due piani», secondo l’Agence France-Presse.
È seguita quindi una condanna internazionale dell’attacco.
L’alto rappresentante dell’UE per la politica estera, Josep Borrell, ha scritto su X di essere «inorridito dalle immagini di una scuola rifugio a Gaza colpita da un attacco israeliano, con decine di vittime palestinesi».
La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha condannato l’attacco, affermando che «non c’è e non può esserci alcuna giustificazione per tali azioni».
L’esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira la scuola perché Hamas la usava come quartier generale, da cui «pianificava e promuoveva operazioni terroristiche contro le forze dell’IDF e i cittadini dello Stato di Israele».
Il gruppo palestinese ha definito le affermazioni israeliane una bugia e un falso pretesto utilizzato per «prendere di mira civili, scuole, ospedali e tende per rifugiati».
Un inviato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha descritto le azioni israeliane come un «genocidio», mentre diversi paesi sono intervenuti presso la Corte penale internazionale per fermare lo Stato Ebraico. Tuttavia, la Germania ha apertamente sostenuto Netanyahu.
Come riportato da Renovatio 21, un anno fa, durante la conferenza stampa congiunta a Berlino, il presidente turco Erdogan aveva messo in imbarazzo al cancelliere tedesco Olaf Scholz affermando che la Germania non è in grado di criticare Israele a causa dell’Olocausto.
«Parlo liberamente perché non dobbiamo nulla a Israele. Se fossimo in debito, non potremmo parlare così liberamente», ha detto. «Chi è indebitato non può parlare liberamente. Non abbiamo vissuto l’Olocausto e non ci troviamo in una situazione del genere».
????????????????????‼️ FULL ADDRESS: Erdogan and Scholz!
Erdogan: “We have no debt to Israel.
Those with debts cannot speak freely!
We did not go through the Holocaust.” pic.twitter.com/JRUXwPhQKI
— Lord Bebo (@MyLordBebo) November 18, 2023
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Immagine screenshot via YouTube